GLI USA HANNO MCENROE, NOI TOMMASI!

Inserito il 18 marzo 2006 00:55 da Alessandro Bianchi in Angolo del Coach
La sottile differenza tra il titolo di questo pezzo e la frase pronunciata dal commentatore sportivo Rino Tommasi commentando Indian Wells:  ”I Francesi hanno Gasquet …noi Fognini… risiede tutta  nella risata finale con cui il commentatore condisce le affermazioni secondo lui particolarmente acute  e ironiche.



Rino Tommasi ad ogni occasione in cui giocano Djokovic,Murray e Gasquet o comunuqe dei giovani campioni non perde occasione per sottolineare la differenza attuale tra questi e il nostro aspirante giovane campione.

Se l’affermazione non fosse condita dalla risatina sarcastica e ironica ne avrebbe tutto il diritto del mondo secondo me per evidenti motivi.

A me non viene da ridere pensando che gli altri hanno Mecenroe, Pioline, Boetsch o Arancia Sanchez  che commnentano le partite peri vari canali nazionali.

Mi viene malinconia.

Gli altri paesi quando guardano un match di tennis hanno la garanzia che gli venga spiegato il match tatticamente ed emozionalmente.

Hanno la possibilità di capire le difficoltà di quello che succede nella partita trasmessa e molto spesso chi parla trasmette entusiasmo per quello che sta vedendo e i giocatori vengono esaltati per quello che sanno fare e spronati a migliorare questo o quest’altro aspetto del loro gioco.

La conseguenza è che che ciò che trapassa lo schermo e arriva al piccolo ma attentissimo mondo del tennis che segue le partite in televisione è un messaggio di entusiasmo e  divertimento per quello che si sta vedendo.

La conseguenza diretta è che il pubblico segue, si appassiona, capisce il tennis in tv.

La mia sensazione è che le telecronache del telecronista Tommasi facciano passare la voglia di seguire il tennis in tv.

Con la sua ironia sugli sforzi dei tennisti,in particolare quelli italiani ,che rappresentano comunque il 100% del mercato-pubblico a cui Tommasi si riferisce e che a sua differenza sarebbero anche interessati alle loro vicende oltre che a quelle dei mostri sacri. Ne arriva un messaggio negativo,sarcastico e quasi di presa in giro.

I commenti arrivano fino all’autocelebrazione del commentatore che accecato da un ego gigantesco si dimentica che se la gente non si appassiona anche agli italiani non ci saranno giornali per cui scrivere ne televisioni su cui commentare quindi scade nell’autolesionismo.
Oltretutto immaginate se voi foste una azienda: sponsorizzereste uno che viene deriso nei suoi sforzi in televisione? quello che viene detto e ripetuto in tv diventa verità...anche se fosse una bugia citavano i politici e ecco che la gente parla come il nostro commentatore in maniera negativa di questo o quell’altro giocatore italiano per partito preso.
Questo gioco autolesionsitico e al massacro del giornalista Tommasi lo reputo fortemente negativo per il mondo del tennis e tutto l’ambiente dovrebbe lamentarsene fino a arrivare alle redazioni dei canali sky e eurosport che trasmettono tennis.
Non ci diamo la zappa sui piedi da soli, soprattutto per motivi di ego, non giustificati tra l’altro.

Una generazione di nuovi commentatori si fa sotto e allora auspico che una nota positiva che alimenta l’interesse che valorizza e quasi costruisce l’immagine dei giocatori italiani venga proposta in stile quasi NHL o NBA che sono maestre nel creare all’interno dei loro campionati degli idoli in alcuni giocatori per alcune loro caratteristiche positive anche se non campionissimi.

Al telecronista Tommasi dico  di prendere queste righe come una critica costruttiva e non come un attacco personale,cosi come lui dice sempre quando gli viene reso conto delle risatine e delle affermazioni costantemente negative.


La differenza sta tutta nella risatina, una piccola ma sostanziale differenza che si chiama rispetto.

LEONARDO CAPERCHI






Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo di Leonardo Caperchi che ha trovato difficoltà di pubblicazione da parte di altri editori: si tratta di una presa di posizione nei confronti del giornalista Rino Tommasi per i commenti a suo dire sarcastici nei confronti dei giovani tennisti italiani e in definitiva del movimento tennistico italiano tutto.
Chiaramente saremo lieti di ospitare qualsiasi intervento di replica da parte di altri addetti ai lavori, e soprattutto, ove volesse,  del diretto interessato.
Siamo convinti infatti che il dibattito costruttivo non possa che far bene al movimento tennistico italiano.

L'indirizzo dove far pervenire eventuali contributi al dibattito è 
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