L'angolo di Pistolesi: Risposta a Rino Tommasi

Inserito il 14 marzo 2007 12:23 da Alex De Petris in Angolo del Coach
Torna la rubrica di Claudio Pistolesi, che scrive un articolo in risposta a Rino Tommasi.

Trovarmi qui a rispondere ad uno dei più grandi esperti di tennis del mondo come Rino Tommasi, visto che ho saputo di essere stato chiamato in causa da un suo commento televisivo congiuntamente al giocatore da me allenato Simone Bolelli, è un grande piacere, perchè se Tommasi parla di te qualcosa di certo vali. Ricordo venti anni fa le mie arrabbiature che mi spingevano a cercare per tutto l'impianto degli us open il grande Rino al quale volevo minacciosamente chiedere spiegazioni su suoi commenti che mi riguardavano. Ma con la maturità ho capito la chiave di lettura delle sue critiche e vi assicuro che oggi i suoi articoli sono un punto di riferimento per l'assunzione di una mentalita' internazionale da trasmettere ai miei allievi nel compimento del mio mestiere di coach.

Del resto è una questione di livelli. Prima di essere apprezzati completamente da Rino bisogna fare i risultati di Federer e di Nadal messi insieme e questo non può che essere uno stimolo per chi , come me, stima molto il grande giornalista. Mi trovo in Florida e mi viene detto che Bolelli sarebbe in conflitto con la federazione pur non avendo dimostrato nulla. Su questo argomento Rino è stato di certo tradito dalle sue fonti sulla prima parte di queste affermazioni.

E' assolutamente falso che ci sia alcun tipo di conflitto tra Bolelli e la federazione. Prova ne sia che il capitano Barazzutti e il responsabile dell'organizzazione federale Sergio Palmieri sono stati informati ampiamente persino per iscritto che in caso di convocazione in Nazionale, se Simone lo meriterà (il che effettivamente è per ora tutto da dimostrare) , sarebbe un onore per lui , ed anche per me, la famiglia e i suoi manager. Trovo che più prova di cosi' non ci possa essere. Per il resto dell'attività , quella più importante in termini di tempo, poichè la Davis c'e' 2 o 3 settimane all'anno non vedo prorio come possa riguardare rapporti diretti con la federazione pur mantenendo un buon rapporto con quest ultima.

Tutto ciò in cui Simone ed io, con un grande rapporto di stima e amicizia tra noi la famiglia e i manager, siamo focalizzati è la crescita tecnica, fisica e di consapevolezza dei mezzi di Simone sui quali non esistono dubbi essere di alto livello. Proprio da Rino ho imparato l'importanza di dover credere in se stessi, di forgiare il "temperamento " parola cara a Rino, anche sopportando sconfitte e ostacoli che nel tennis professionistico di oggi, anche per un giovane con un buonissimo potenziale.

Rino ha anche scritto che io non ho dimostarto tanto come giocatore ma come coach si. Lo considero il miglior complimento mai ricevuto nella mia vita professionale e di questo lo ringrazio. Veramente una grande soddisfazione.


Un abbraccio Rino e ci vediamo a Miami !


Claudio Pistolesi