Andreas Seppi senza paura: eliminato Roger Federer!!!

Inserito il 23 gennaio 2015 08:24 da Davide Paganin in ATP Tour
SEPPI VITTORIAL'altoatesino compie l'impresa di una carriera, estromettendo il numero 2 del mondo in quattro set. Seconda volta agli ottavi di Melbourne.




Ci sono le giornate che possono cambiare una carriera.

Esatto, possono. Ma non sempre finisce con un lieto fine.
 
Questo poteva succedere ancora tre anni fa. Andreas Seppi, arrivato per la prima volta agli ottavi di finale in un torneo del Grande Slam dopo aver eliminato Fernando Verdasco in cinque set, si ritrova davanti un ostacolo invalicabile, Novak Djokovic. Pronostico chiuso, si prospetta una passerella sul prestigioso palcoscenico del Roland Garros. Doveva essere lì solo di passaggio, la sua vittoria non era neache presa in considerazione. Poi l'azzurro vince il primo set, giocando tutti i punti con un insolito vigore ed una sicurezza mai mostrata prima di allora. Cose che capitano, i big ogni tanto si distraggono e lasciano un set per strada. Ma guarda un po'... Seppi vince anche il secondo, senza accennare a voler calare il proprio rendimento. Il dritto fa i buchi per terra, lasciando spiazzata la difesa estrema di Djokovic, che forse non è più così favorito come sembrava. 
Poi il calo. Il solito, inevitabile calo di tensione. Normale per chi non è abituato a tenere certi livelli, normale se non sei un giocatore stabile nella top-10. Andreas sarebbe arrivato a due game dalla vittoria sul 5-5 del quarto set, ma alla fine si sarebbe spento inesorabilemente con l'avanzare della sfiancante battaglia.

Peccato, è stato bello crederci. 
La frase tipica che rieccheggia nei tifosi dopo un epilogo simile. Davvero un peccato, non capiterà mai più una chance del genere.


Ogni tanto è bello sbagliarsi.
 

Mentre in Italia sono le 5.00 di mattina, dall'altra parte del mondo va in scena il terzo turno degli Australian Open. Dopo l'ennesima battaglia con Istomin nel primo turno e la vendetta su Jeremy Chardy nel secondo, Seppi si ritrova davanti l'avversario più duro della propria carriera, il dominatore di un'era: Roger Federer. Colui che lo aveva sconfitto per ben dieci volte consecutive, lasciando per strada solo un set nei quarti dell'ATP di Doha 2012. Il campione svizzero viene da un momento euforico, ha appena ottenuto la vittoria numero 1000 ed il titolo numero 83 in carriera all'ATP di Brisbane. Seppi non ha chance, Federer è dato appena @1.03 dai bookmakers: se ti giochi 1 euro, ti porti a casa tre miseri centesimi per la vittoria di Roger.

Si aprono le danze, "Roger Federer to serve". Subito si parte forte: il numero 2 del mondo fa vedere la classe dei suoi colpi, ma non riesce a procurarsi palle break, vista l'autorità dell'avversario oggi al servizio e con i colpi da fondo campo. Si arriva al 4 pari. Classico momento in cui il campione piazza lo spint decisivo, mentre lo sfidante si scioglie mollando la tensione e commettendo errori in serie. E' proprio quello che succede: Federer commette quattro errori gratuiti, così Seppi va a servire per portarsi a casa il primo set sul 5-4. Ma non finisce qui. Arrivano quattro occasioni per Federer di rientrare in corsa, sulle quali però il nostro non trema e si impone con autorità. Alla fine arriva l'atteso set point. Il primo, quello decisivo. 6-4 Seppi.

La quota di Federer comincia ad alzarsi, soprattutto visto che Seppi va avanti di un break anche nel secondo set. Arriva momentaneamente vicina a quella dell'avversario, che però risulta ancora sfavorito nel pronostico. E puntuale arriva al controbreak, tutto sembra tornare alla normalità. Ancora si arriva sul 4-4, Andreas non molla e tiene con fiducia i propri turni di servizio. Responsabilità tutta di nuovo nella racchetta di Federer, che nuovamente sembra lui quello a tremare nel momento decisivo: manca la palla del 5-4, poi soccombe di fronte ad un assurdo strapotere dell'altoatesino. Passanti puliti e ben calibrati, vincenti di dritto, attacchi in back e discese a rete; l'eroe di Caldaro si reinventa completamente. Arriva ancora il break. Va a servire per salire 2 set a 0. Ma ancora una volta Roger reagisce, si procura la palla break e questa volta la sorte è dalla sua parte. Nonostante sia sempre Seppi a dominare il campo con il dritto, di fronte ad un Federer che si limita a tenere lo scambio in difesa con il back di rovescio, alla fine la pallina incoccia con il nastro, spegnendosi nella metà campo occupata da Andreas.
Tutto da rifare, si va al tiebreak. Tiebreak che sembra ristabilire le gerarchie, visto che Federer corre via sul 4-1. Sembra prospettarsi l'ennesimo 2-7 da incassare al tredicesimo game per il tennista italiano. Ma ancora una volta, si rompono gli schemi: Dal 5-3, il favorito del pubblico non mette a segno più un 15, sigillato a fondo campo da un Seppi che torna a macinare vincenti su vincenti, a partire dalla risposta di rovescio. 7-5 Seppi.

6-4 7-6(5). 2 set a 0. Di nuovo.

Parte il terzo Round. Questa volta la reazione di Federer è prepotente. Si piazza dentro al campo e detta legge con il dritto. Il break arriva subito, dal 2-1 Seppi è costretto a rincorrere. Riesce ancora una volta a rimanere agganciato all'avversario, che questa volte arriva per primo alla battuta sul 5-4 per chiudere i conti del parziale. Niente, questa volta non si materializza nessuna oppurtunità. 6-4 quasi indolore.

Proprio quando sembra aver ripreso il controllo della situazione, il campione di Basilea si ferma di colpo. Smette di spingere, torna a giocare ossessivamente il back di rovescio, cercando, quasi sperando negli errori dell'aversario. Quest'ultimo invece ne approfitta per riprendere fiducia, torna a piastrellare il campo con il dritto, a tenere in autorità assoulta tutti i propri turni di battuta. Nessuna occasione, nessuna palla break. Di nuovo si arriva l 5-4 Seppi, questa volta Federer serve per tenere in piedi il match: è a quattro punti dal baratro. Nel decimo gioco mette in campo solo seconde, ma Andreas sembra aver abbassato le proprie pretese e caccia malamente fuori tutte le risposte. Roger tiene a zero, 5 pari. Se non cogli le occasioni contro un campione, di solito quello poi ti punisce sonoramente. Invece ancora una volta il numero 2 d'Italia non lascia trapelare insicurezze mentre serve, sale agilmente sul 6-5.

Ancora tutta la pressione su Roger, che questa volta sembra accusare il colpo. Nel primo punto il nastro ritorna a Seppi un punto importantissimo rubato in precedenza, mandandolo a 0-15 ed a tre punti da quella che sarebbe una straordinaria vittoria. Sul 15-15 un caso senza precedenti: Federer commette un disastro, doppio fallo. Cose quasi illecite da aspettarsi in un momento così importante da un campione del genere. Ma ancora una volta Andreas spreca, sicchè un quasi incredulo svizzero riesce miracolosamente ad agguantare il secondo tiebreak dell'incontro. 

Stavolta arriva la punizione, quella più severa
. Federer va subito avanti di un minibreak, ecco fatto. E invece no: ancora una volta Seppi trova una grande risposta, rimettendosi subito in scia. Roger, quasi scarico fisicamente, torna a remare da fondo campo, mettendo insidie nella trama di gioco con il suo back di rovescio, tessendo una rete nella quale puntualmente cade l'avversario, 3-1. Al secondo tentativo di attacco in back, Andreas non si fa ingannare nuovamente e stavolta piazza un millimetrico passante lungolinea di rovescio. 3-2 Federer, al servizio. Seconda di servizio: doppio fallo, di nuovo. Un incredibile segnale di cedimento, da cogliere al volo. Ma la trappola con il back torna ad incastrare le pretese del nostro, che si ritrova ancora una volta indietro di un minibreak.
Ma è finito il tempo di perdere i punti importanti, ora bisogna giocare da campioni per vincere. Questa volta è Seppi a cercare il rovescio di Federer, che pressato una volta tanto cerca di cambiare con il rovescio in top, mandandolo malamente fuori dal campo, 5-5. Altro scambio acceso che parte e s'infiamma. Non bisogna più rimanere sulla difensiva, il punto va conquistato. Seppi trova una palla attaccabile dal centro del campo, lasciando partire il dritto ad uscire. Federer chiama il Challenge, ma solo per vedere che il colpo vincente è caduto pienamente sulla riga.
6-5, match point. Il primo, con il servizio a disposizione. Federer ha deciso di non rimanere indietro ad aspettare: lascia partire un tracciante di dritto lungolinea. Andreas è lontano, corre quasi disperatamente, la palla sembra destinata ad incocciare contro il muro di fianco al giudice di linea. Riesce, non si sa come, ad agganciarla. Parte alta, sopra il corridodio, destinata ad andare fuori. Tant'è che Federer la lascia passare senza interferire. Ma quando cade, il lato della linea è quello buono. 

"Game, set & match Seppi. 6-4, 7-6 4-6 7-6".

Braccia al cielo. Questa volta è finita. Nessuna rimonta amara da ricordare, nessuna delusione. Solo la gioia. Dopo dieci sconfitte consecutive, finalmente anche il numero 2 del mondo è caduto sotto i colpi di Andreas Seppi.


In realtà è la seconda volta che succede. Ormai 7 anni fa, nel lontano Febbraio 2008, un ventitreenne Seppi si affacciava per la prima volta tra i top-50, eliminando nel secondo turno dell'ATP di Rotterdam l'allora numero 2 del mondo Rafael Nadal. Una vittoria di tutt'altro sapore quella odierna però, non solo perchè arrivata in un match di tre set su cinque. Seppi è riuscito ad interrompere una storica ed ineguagliabile scia record agli Australian Open: quella delle 11 semifinali consecutive di Roger Federer. Ma soprattutto ha vinto un match d'autorità, mettendo a segno ben 50 vincenti di fronte ad un saldo di 40 errori, prendendosi anche il 63% dei punti a rete. 

Il signor Roger Federer era stato anche avvisato: quando Istomin e Seppi si ritrovano a giocare in uno Slam, il vincitore va sempre agli ottavi di finale. Regola che si conferma per la quinta volta, indipendentemente da chi si metta in mezzo alla strada.
Ora c'è uno tra Malek Jaziri e Nick Kyrgios, proprio quel classe '95 capace già di fare quarti a Wimbledon battendo Rafael Nadal e già capace di eliminare il nostro al secondo turno degli ultimi US Open. Il tifo sarà tutto per lui ovviamente, nella bolgia del teatro Australiano.

Ma a lui ci penseremo al momento giusto, ora prenditi i microfoni ed i meritati applausi al centro del campo. 


Tre anni dopo è arrivata la tua giornata Andreas, nella tua carriera oggi potrai raccontare un lieto fine.





 

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