Seppi: "Battere Nadal nel giorno del mio compleanno.."

Inserito il 14 marzo 2008 22:17 da Rudolf Meraner in Interviste
Rudolf Meraner ha intervistato Andreas Seppi subito prima che l'alto-atesino partisse per Indian Wells.

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Cosa hai pensato quando hai visto il sorteggio di Rotterdam: Hewitt al primo turno e poi eventualmente Nadal?

Sapevo che a Rotterdam c’erano i più forti. Se non prendi uno dei top 10 al primo turno lo incontri al secondo. Per me andava bene giocare contro Hewitt e volevo vincere a tutti i costi per poi poter giocare contro Nadal. Alla fine è andata meglio del previsto perché ho vinto contro tutti e due!

Come erano le tue sensazioni durante il match con Nadal?
Sicuramente è stata una delle partite migliori che ho giocato quest’anno. Contro Nadal non hai niente da perdere, puoi giocare tranquillamente. Poi il suo gioco mi piace perché le sue palle arrivano piuttosto alte, così le posso prendere con anticipo dall’alto, con forza. Questo l’avevo già notato quando l’ho incontrato a Torre del Greco; lì ci avevo perso però a Rotterdam, sul veloce, sapevo di avere delle possibilità di vittoria giocando bene. Sono sceso in campo convinto di potere fare mio il match perché mi sentivo bene e le sensazioni erano buone e alla fine è andata come previsto. Nel primo set avevo qualche difficoltà, però nel secondo e nel terzo ero io a comandare il gioco. Per questo credo di aver vinto meritatamente.

Com’è stato a fine match, dopo avere vinto contro il numero 2 del mondo?
È stata una cosa fantastica! Inoltre era il mio compleanno, perciò è stato uno dei regali più belli che mi potevo fare. Battere Nadal non è da tutti i giorni, perde soltanto quattro o cinque partite in un anno, perciò è stata una grandissima soddisfazione da parte mia.

Quale importanza ha una vittoria simile? È paragonabile a vincere  un torneo?
Certamente se batti Hewitt e Nadal in un torneo è una cosa impressionante, anche se erano soltanto primo e secondo turno. Non importa molto se batti Nadal al secondo turno o in finale, hai sempre battuto il numero 2 del mondo!

Poi dopo Nadal …?
Il giorno dopo contro Soderling non ho avuto chances; lui ha servito molto bene, ha giocato benissimo, quel giorno non potevo farci nulla. Poi Zagabria, meglio dimenticarla subito. Ero stanco, soprattutto mentalmente, lo stress dei tanti tornei e dei viaggi era tanto. Per questo ho preferito saltare Dubai e prepararmi bene per i tornei americani.

A Bergamo hai vinto il tuo primo titolo in un torneo challenger. Anche questa per te è stata una nuova esperienza, come l’ hai vissuta?
Bergamo è certamente uno dei migliori challenger che si giocano nell’arco dell’anno. Sia come campo di partecipanti, sia come pubblico, atmosfera ed organizzazione. Anche a livello ATP vedi pochi tornei dove tutto funziona come a Bergamo. Per esempio a Zagabria o a Marsiglia ti può capitare che giochi davanti a cinquanta persone. A Bergamo giochi tutti i giorni davanti a duemila o tremila persone, per questo è uno dei tornei più belli. Poi naturalmente è stato bellissimo perché ho vinto il torneo. È stata una settimana perfetta per me.

Adesso che hai vinto il primo titolo in un torneo challenger, quando vincerai il primo titolo ATP?
Spero di non dovere aspettare così a lungo come ho aspettato la vittoria in un torneo challenger. È uno degli obiettivi di quest’anno di vincere un torneo ATP.

Quali sono gli obiettivi per la tournee americana?
Mi sono preparato bene qui a Caldaro. Sono due tornei importanti su campi veloci. Se gioco come ho giocato finora e se ho un po’ di fortuna nei sorteggi posso sicuramente fare bene.

E si può dire che speri di non giocare il torneo di Sunrise?
Si, esatto, anche se ho giocato bene gli ultimi due anni a Sunrise vorrei essere ancora ad Indian Wells in quella settimana.

Cosa significa per te questo duello a distanza con Karin, che di nuovo ti ha sorpassato?
Ma, è più che altro uno scherzo, anche se quello che è davanti può scegliere il campo d’allenamento quando stiamo qui a Caldaro. Sono sempre molto soddisfatto quando lei fa dei risultati importanti come ad Anversa. Poi mi manda degli SMS del tipo: “Hai visto, sono prima di te“ così scherziamo su questo. Ma questo duello è anche uno stimolo. Adesso mi devo impegnare per sorpassarla di nuovo.

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