Intervista esclusiva a Simone Vagnozzi

Inserito il 9 aprile 2008 21:32 da Rudolf Meraner in Interviste
In una pausa tra i vari tornei in programma, siamo riusciti a contattare Simone Vagnozzi per un primo bilancio di questa stagione.

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Hai giocato tornei nell’America del Sud, in Marocco e adesso in Italia: Barletta e Napoli. Quasi sempre sei partito dalle qualificazioni, che spesso non hai superato. Come hai visto queste partite?
In Sudamerica le qualificazioni per i tornei ATP erano di livello altissimo. Poi ho giocato un Challenger e sono arrivato ai quarti. Non ho giocato male, il problema è che tutti i tornei sono duri e quindi non è facile. A Barletta e a Napoli ho perso sempre all’ultimo turno di qualificazione, quindi ho vinto delle partite. Non posso dire di essere contento, ma il valore dei partecipanti era alto. Non è facile, tutti sono agguerriti. Ho fatte delle buone partite, altre meno. Non è tutto da buttare.

Quali saranno i prossimi impegni?
Adesso devo decidere se andare a Chiasso, se entro in tabellone, oppure andare a giocare le qualificazione ad Estoril. Poi dipende da dove entro in tabellone.

In linea di massima più challenger o qualificazioni di tornei ATP?
Adesso più tornei challenger, poi, quando ci saranno più tornei ATP sulla terra, forse farò più qualificazioni a livello ATP.

In Sudamerica sei andato con Aldi e Naso. Come ti sei trovato?
Io li conosco da molto tempo, ci siamo trovati bene. Siamo stati per cinque settimane li, il clima era ottimo, sono bei tornei. Quindi tutto apposto.

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