Ed ora i Challenger...Tomas Tenconi

Inserito il 26 agosto 2008 23:29 da Giuseppe Anselmo in Interviste
Le ultime settimane ci hanno fatto vedere un grande Tenconi...eccolo ai microfoni di TennisTeen.

TennisTeen - Image


Ciao Tomas,  nelle ultime settimane hai vinto 4 Futures ed anche ad Este sembri esser su un altro livello
Mi sento bene, questo è stato un anno diverso per me, in cui ho ripreso dopo una lunga sosta. Sono stato praticamente fermo per 2 anni a cercare di rimettermi in forma dopo i parecchi infortuni e ho iniziato l’anno a  Febbraio, con Guilermo Perez-Roldan che mi ha fatto lavorare su diversi aspetti, per me fondamentali, ed anche nuovi. Sto cercando di divertirmi il massimo che posso in campo, cercando di seguire degli schemi che mi consentiranno di alzare sempre piu’ le mie potenzialità.

Su quali aspetti vi siete soffermati in particolare?
Abbiamo cercato di esser piu’ incisivi, uscire un po’ dai soliti schemi sulla terra dove si gioca molto indietro, si gioca d’attesa…ora sto cercando di essere molto piu’ aggressivo, incisivo e di proporre sempre io il gioco, cose che fra l’altro non potrei evitare di fare perché è quello che mi diverte, ed in questo momento della mia vita sento così il tennis. Questo è quello che stiamo facendo con lui, ed altri progetti che verranno fuori più avanti penso.

Sei stato fermo parecchio tempo, perché hai avuto un brutto infortunio…
Diciamo che ho avuto una serie di infortuni, prima un’infiammazione al ginocchio destro, poi alla spalla destra ed infine al ginocchio sinistro. Non sono stati infortuni gravi, erano delle infiammazioni, oltre che il distaccamento della cartilagine, niente di importante, solo che oggi bisogna essere al 100% fisicamente per  poter centrare certi obiettivi. Per poter essere competitivi, bisogna sempre esser molto ben messi fisicamente ed appena hai qualche problema, sia infiammatorio che qualche impedimento, diventa molto difficile esprimersi e poter andare a cercare qualcosa nel gioco. Oggi l’agonismo è praticamente basato sulla prestazione fisica. Una volta che hai quella, puoi crescere dal punto di vista qualitativo.

Livello qualitativo importante a livello challenger. Hai giocato parecchi futures, ora cercherai i challenger o inizierai nel 2009?
No, no è sempre un discorso di classifica. Quest’anno sto cercando di andare piu’ avanti possibile in classifica, abbiamo impostato una programmazione che secondo me è giusta: sono riuscito a giocare tante partite, a prendere il ritmo e a divertirmi soprattutto. Quante piu’ partite giocavo, piu’ sentivo miei gli schemi su cui lavoravo. Ora sicuramente la classifica gioca in mio favore, e mi da’ la possibilità di giocare nei main-draw i challenger, quindi non facendo le qualificazioni sarebbe un ottimo risparmio fisico, che è un po’ quello che stiamo cercando. Adesso penso che inizierò a giocare i Challenger perche’ ce ne sono molti durante le prossime settimane, e riuscirò ad esser in qualche torneo. Settimana prossima sono in un challenger in Ucraina e poi devo rivedere la programmazione con il mio allenatore, anche in base alla classifica che avrò fra qualche settimana.

Tomas, tu hai la doppia nazionalità, sei nato in Argentina ma per l’ATP sei Italiano…
Si, è stata una circostanza un po’ particolare. Quando arrivai in Italia, giocai per la prima volta un Satellite a Grosseto, feci il master, e vinsi lì. Poi i punti quando li mandarano all’ATP mi segnarono come Italiano, ed avendo la doppia nazionalità lo potevo avere, però non mi avevano chiesto niente. Poi quando andai a vedere la classifica dopo i primi punti, vidi che ero segnato come Italiano…poi per me non era “importantissimo”, e lo lasciai così. Gioco comunque.

Qui ad Este è la prima volta che vieni? Come ti trovi?
Si, è la prima volta che vengo. Lo trovo veramente un ottimo torneo. Gli ultimi tornei che ho giocato qui in Italia sono stati organizzati sempre benissimo, e questo integra la serie di questi tornei. L’organizzazione è sempre disponibile per tutti quanti, praticamente copre quasi tutti i bisogni dei giocatori ed è anche importante il clima che sta aiutando. All’inizio della stagione era terribile, almeno 4 giorni alla settimana pioveva..poi un’altra cosa che è bella in un torneo, è che ci sia tanta gente, e qui è molto numeroso quindi fa piacere anche giocare. Mi trovo a mio agio, mi diverto, sto bene…è un bel torneo.

Grazie Tomas
Di niente, grazie a Te!

Intervista a cura di Giuseppe Anselmo


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