Enrico Burzi ci racconta tutta la sua stagione 2008, e molto altro..

Inserito il 19 ottobre 2008 22:00 da Matteo Veneri in Interviste
Qualche giorno fa Matteo Veneri si è recato a Casale Monferrato per intervistare Enrico Burzi, uno dei tennisti italiani che è migliorato maggiormente in questo 2008. Enrico ci racconta tutta la sua stagione e molto altro in una lunga chiacchierata.

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Enrico, 220 posizioni guadagnate in un anno. Se ti dovessi dare un voto in generale per questo tuo 2008?
No, voto niente. Sono comunque soddisfatto per la stagione perchè mi ero dato come obiettivo di alzare un pò il livello, di giocare sempre a livello challenger.

Secondo te ha pagato questa scelta di giocare sempre le qualificazioni challenger, anzichè tornei più "comodi"?
Si, sicuramente si, perchè mi sono accorto che il livello ce l'ho e giocare sempre con gente più forte in classifica ti aiuta a salire e a migliorare.

Entriamo nello specifico della stagione, iniziata a fine marzo a causa di alcuni problemi fisici che ci avevi già raccontato con due anestesie totali in un mese e mezzo.
Si (ride, ndr), inizio d'anno un pò travagliato, poi ho cominciato a carburare.

Dopo qualche settimana di "assestamento", ti sei qualificato a Sofia e hai raggiunto la semifinale perdendo da Ferreiro 10-8 al tie-break del terzo set..
Si, tre match-point anche quella era una bella occasione che ho buttato via.

Poi sei andato in Sud America, hai giocato Bogotà e Manta, ed è arrivato solo un successo.
E' stata più che altro esperienza, un esperimento per provare un pò anche a giocare in altura, dove non ci avevo mai giocato. Mi avevano detto che era molto dura.

Che differenze hai trovato?
Non è affatto facile adattarsi, era un torneo molto grande quindi volevo provare perchè comunque ero in tabellone ed era un'ottima chance da provare a cogliere e comunque per fare esperienza. E' più difficile giocare in altura, perchè il servizio conta tanto e poi tutte le tue sensazioni a cui sei abituato cambiano completamente. Nonostante sia andato là mi pare cinque giorni prima si fa fatica.

Poi a Como ti sei qualificato abbastanza facilmente, e hai perso una partita pazzesca a cui ho assistito contro Brizzi, eri avanti 6-4 5-2, gli hai annullato sette match-point, ma alla fine hai ceduto.
Si si, ogni anno lascio per strada parecchie occasioni, parecchi punti, che mi farebbero anche comodo per la classifica (ride, ndr), però va bene così, a volte si recupera in alcune e partite, e in altre si perde.

A proposito di questo, a Siviglia sei stato molto fortunato, perso nelle qualificazioni e ripescato come lucky looser e hai raggiunto la finale.
(ride, ndr) Infatti, visto? Sfortunato a Como e lì a Siviglia mi sono ripreso la fortuna. Avevo giocato molto male in "quali", con brutte sensazioni; poi un giorno lì allenandomi ho ritrovato un pò me stesso, qualche sensazione buona, e ogni giorno giocando un pò meglio..

Poi hai battuto il tuo avversario che ti aveva estromesso al turno di qualificazione..
Esatto, ho battuto proprio lui in una partita comunque molto combattuta, non facile, lui giocava bene e mi dava anche parecchio fastidio, comunque buon torneo.

Poi in Polonia, a Szczecin, ottima vittoria con Andujar prima di perdere da Brzezicki.
Lì veramente molto bene, ti direi anche che la vittoria con Andujar è stata la partita migliore che ho giocato quest'anno, ho giocato molto molto bene, 6-4 7-5 nonostante avessi un problemino di affaticamento a una gamba che mi aveva dato fastidio già a Siviglia in finale, e poi a Szczecin mi ha un pò debilitato.

Poi a Napoli ancora lucky looser, ma non è finita come a Siviglia.
Eh si, lì ero in giro da un mese per tornei, con tanti spostamenti vari ed ero un pò cotto, molto stanco.

A Rennes sconfitta invece con un 40enne, Gilbert..
(ride, ndr) Quella è stata veramente un'avventura da dimenticare. E' stato un viaggio travagliato insieme a Motti, siamo arrivati molto tardi la sera prima, avevo chiesto di giocare martedi e chiaramente non mi hanno accontentato, siamo arrivati molto tardi in hotel e abbiamo avuto problemi in hotel, poi la mattina problemi a scaldarci coi campi che erano diversi visto che non potevamo allenarci dove giocavamo. Condizioni molto particolari, io non gioco mai indoor, non gioco mai sul veloce, quasi non mi sono allenato ed era giusto per provare. Mi piacerebbe entrare in Australia in qualificazioni quindi volevo provare a difendere quei 25 punti che mi scadono e cercare di rimanere a ridosso dei 300 e sto provando un pò tutto.

Hai detto di aver raggiunto gli obiettivi che ti eri prefissato nel 2008, per quanto riguarda il 2009 invece?
Il mio obiettivo principale è sempre quello di migliorare, crescere sia in classifica che nel gioco, migliorare un pò in tutto. Diciamo che da quando gioco ogni anno miglioro sempre, quindi quello è l'importante e spero di fare meglio ogni anno.

Finito coi tornei?
Si, dovrei aver finito, dopo il future a Casablanca dovrei smettere. Adesso c'è la SerieA (gioca col Casale Monferrato, ndr) e sto cominciando la preparazione.

Ti alleni sempre a Bologna?
Si, mi alleno a Bologna con Davide Scala, con cui sono in ottimi rapporti perchè abbiamo fatto un lavoro straordinario, sono contentissimo. Sono anche con un preparatore e con altri ragazzi con cui mi alleno che non hanno punti ma sono 2.3, 2.4, 2.5.

In conclusione, ultima domanda, questione Bolelli-Federazione, da che parte ti schieri?
Io non conosco la vicenda nei dettagli, quindi non posso schierarmi da nessuna parte. Da quel poco che so mi sembra che la Federazione sia stata un pò eccessivamente dura nei suoi confronti. Ci sono danni comunque per entrambe le parti, sia per lui che per la Federazione, perchè comunque perde un giocatore di ottimo livello, ma non conosco proprio nei dettagli e quindi non ti so dire chi sbaglia e chi no, mi è sembrata comunque la Federazione un pò troppo dura nei suoi confronti, questo è quanto.

Un ringraziamento particolare a Enrico che si è dimostrato molto gentile e disponibile.

Matteo Veneri


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