Murray in paradiso: è oro

Inserito il 5 agosto 2012 21:19 da Redazione in Internazionale
MurrayLo scozzese gioca la partita perfetta e annulla un Federer molto sottotono: 6-2 6-1 6-4 in 1 ora e 56 minuti. Del Potro bronzo, Djokovic battuto in due set...


di Daniele Rossi - Tennis Italiano

Andy Murray ce l'ha fatta. Ha coronato il suo sogno, vincere a Wimbledon. Non è uno Slam, ma una medaglia d'oro, di quelle preziose, che rimangono nella storia. Il britannico ha portato a compimento una grande impresa, coronando con una finale perfetta, un torneo che l'ha visto dominare su ogni avversario. E dominio è stato netto e innegabile oggi, contro un Roger Federer che è sembrato svuotato di energie, sia mentali che fisiche. Fiaccato dalla battaglia in semifinale con Del Potro, attanagliato dalla tensione di un'occasione irripetibile, lo svizzero è crollato, raccogliendo pochissimi game e offrendo una prestazione troppo brutta per essere vera. Roger saluta quella agognata medaglia d'oro, si dovrà accontentare dell'argento: anche le leggende non possono vincere tutto.

Il match. Iniziato in ritardo a causa della pioggia, si apre sotto un bel sole e davanti ad un Centre Court gremito di fan entusiasti, che non si fanno alcuna remora nel sostenere rumorosamente il beniamino di casa. Roger annulla una palla break con un ace sul 2-1, ma deve capitolare sul 3-2. Primo break a favore di Murray, che serve alla grande e che toglie la battuta allo svizzero anche sul 5-2, prendendosi il primo parziale in 38 minuti di gioco.

Il secondo set è un assolo dello scozzese. Andy effettua subito il break, mentre sul 3-0 si gioca il game che decide la partita. Federer si procura nel complesso ben sei palle break, ma Murray le annulla tutte, demolendo le ultime residue speranze dell'elvetico. Roger accusa il colpo, ottiene il game della bandiera e si trova di fronte un Everest da scalare.

Murray continua nella sua impeccabile prestazione e nel terzo set sul 2-2 coglie il break che è un ulteriore chiodo sulla bara di una finale mai iniziata. Roger si trova sotto 15-40 sul 4-2, ma con orgoglio riesce a limitare i danni. Murray va a servire per il match sul 5-4 e non trema. Conclude con due ace e si lascia andare alle lacrime, finalmente di gioia.

Meritatissima vittoria per lo scozzese, che cancella la delusione patita a Wimbledon, tornando a vincere sul Centre Court una medaglia d'oro dall'altissimo valore. Non sarà uno Slam, ma Andy entra direttamente nella storia dello sport e nel cuore di una nazione che agognava un nuovo modello da idolatrare. E con questa vittoria, giunta con sicurezza e autorità, può nascere un nuovo Andy Murray, finalmente più libero di testa e per questo ancora più forte.

Sarà grossa la delusione per Roger Federer, che fallisce nell'impresa di completare la sua bacheca con la medaglia d'oro. Sarà argento, niente Golden Slam, forse un sfizio, più che un obiettivo per uno che ha vinto 17 major e che infrange record appena si alza dal letto.

Roger oggi ha pagato una bassa percentuale di punti vinti con la seconda (appena il 37%, contro il 63% di Murray), l'incapacità di sfruttare palle break (addirittura zero su 9) e in generale una condotta di gara insufficiente sia da fondo campo che a rete. Col Murray di oggi però, c'era ben poco da fare.

Giusta soddisfazione per Juan Martin Del Potro. Nella finale di “consolazione”, batte per 7-5 6-4 un Djokovic svagato e poco propenso alla lotta, andandosi a prendere la medaglia di bronzo.

Per Andy Murray non è finita qui, tra poco giocherà la finale del doppio misto con Laura Robson contro Azarenka e Mirniy, alla ricerca di un'accoppiata storica.

FINALE MEDAGLIA D'ORO
Murray b. Federer 6-2 6-2 6-4

FINALE MEDAGLIA DI BRONZO
Del Potro b. Djokovic 7-5 6-4

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