ATP World Tour Finals: Djokovic fa il diesel e va in finale

Inserito il 12 novembre 2012 00:16 da Redazione in Internazionale
djokovic 2Dopo Murray, anche Del Potro subisce il ritorno di Novak. In vantaggio di un set e un break (6-4 2-1), l'argentino si spegne ed il serbo vola verso il titolo. In serata Federer-Murray...

Foto Ray Giubilo

di Fabio Bagatella - Tennis Italiano

Seconda rimonta vincente per Novak Djokovic. Se nel round robin il prepotente ritorno aveva permesso al serbo di conquistare il primo posto del girone, in semifinale Nole si mostra un inesorabile diesel. Juan Martin Del Potro regge per poco più di un set, per poi essere travolto. 4-6 6-3 6-2 lo score conclusivo in in 2h e 12'. Per il serbo è il settimo successo sull'argentino (in nove incroci), il primo dopo aver perduto la prima frazione.

Non basta a Del Potro un vantaggio di un set e di un break (6-4 2-1) per bissare la finale al Masters (colta nel 2009 e persa contro Davydenko). L'argentino cala vistosamente, in tutti i suoi fondamentali, racimolando solo 3 giochi. Chiave di volta della partita il quarto gioco della seconda partita. Dopo aver strappato il servizio all'avversario, Del Potro subisce infatti la rabbiosa reazione di Djokovic che rientra in partita al quarto tentativo (alla sesta palla-break dell'incontro).

E' però l'aspetto fisico che alla lunga sembra mettere in ginocchio l'argentino. Djokovic, che aveva giocato venerdì pomeriggio il suo ultimo incontro di round robin, ha avuto sì un giorno intero in più di riposo. Al crollo di Del Potro, che paga molto spesso una condizione atletica che non è da fab-4, ha contribuito comunque il cambio di marcia del suo avversario. Insofferente per un tennis appena sufficiente nella prima ora di match (con banali errori anche negli smash), Djokovic ha saputo elevare il suo gioco acquisendo fiducia mentre il suo avversario scendeva di rendimento.

Nole cercherà domani di eguagliare il suo successo “masterizzato” del 2008: il suo avversario uscirà dallo scontro tra Andy Murray e Roger Federer. Dopo una stagione in cui ha saputo eguagliare solo in parte il meraviglioso 2011, il serbo potrebbe così aggiungere un altro regalo alla conferma di leader Atp (già ottenuta): il secondo trionfo personale al Masters.

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