Pagellone Us Open maschile

Inserito il 12 settembre 2016 11:33 da Davide Proietti in Internazionale
Wawrinka Us OpenPagellone dello Us Open maschile: da Wawrinka a Del Potro, ma anche tennis italiano e...Kyrgios!


VOTO 10 A WAWRINKA: Stan the Man. Grandissimo, gli aggettivi sono sprecati: un torneo dominato (o quasi), quando gioca bene dall'inizio non perde mai. Diciamo che contro Djokovic in finale molti tifavano per lui, perchè? Perchè Djokovic ha avuto troppa fortuna nel torneo (ben 3 ritiri) e non ha mai espresso il proprio miglior gioco, ma comunque la finale è stata uno spettacolo quasi 4 ore con il serbo che ha vinto solamente il primo set. Per lo svizzero 3 vittorie in carriera contro un numero 1 al mondo. Tutte e tre ottenute in finali Slam. Wawrinka è il nono campione della storia degli Us Open ad aver salvato match point (1 contro Evans negli ottavi), l'ultimo era stato Djokovic nel 2011.L'elvetico è il 5° tennista nell'era Open a vincere due slam dopo aver compiuto 30 anni dopo Laver, Rosewall, Agassi e Connors.Per quanto riguarda Djokovic nelle finali giocate contro Federer e Murray non ha mai perso, contro Wawrinka due volte su due. E' la sua nona finale Slam persa, la quinta a Flushing Meadows.

VOTO 9 A NISHIKORI: lo diciamo un pò sempre: il giapponese senza problemi fisici sarebbe numero uno del mondo. Non ha avuto un tabellone semplicissimo: già Khachanov al secondo turno poteva rappresentare un'insidia, poi ha disinnescato Karlovic, dopo Mahut, e poi arriva il capolavoro ai quarti contro Murray con lo scozzese che va avanti per due volte in un set ma che si fa prendere un pò con se stesso per un rumore su una palla break che l'ha fatto imbestialire, ciò non toglie la grande prova e il cuore del giapponese.

VOTO 8 A DEL POTRO: ritorno in top 100 e quarti di finale. Ecco il torneo dell'argentino che conferma il suo ottimo feeling con Flushing Meadows. Ha mostrato sprazzi di grande tennis, aiutato anche da un tabellone alla portata e da un pò di fortuna nell'ottavo (ritiro di Thiem), bravo a battere Ferrer che non è più quello di un tempo ma comunque è sempre un osso duro. la forma sembra ormai ritrovata, ritorna in top 100 (è 60 ATP circa) con soli 9 tornei disputati, e ora l'aspetta la semifinale di Davis contro la Gran Bretagna di Andy Murray, sarà grande spettacolo, anche se ci potevanop stare anche noi.

VOTO 7 ALLA FRANCIA: nessun transalpino si è spinto fino alla finale, sarebbe stato troppo ma per loro è stato comunuque un torneo da incorniciare. Iniziamo dalla sorpresa delle sorprese ovvero Pouille che si è issato per la prima volta nei quarti in uno Slam battendo Nadal al termine di una battaglia pazzesca vinta al tie-break del quinto set, non avrà un tennis molto divertente ma ha un grande cuore. Si è spinto fino ai quarti anche Tsonga che ha esaurito le speranze americane battendo Sock e poi un infortunio l'ha costretto al ritiro contro Djokovic. Ancora meglio ha fatto Gael Monfils che si è spinto fino alla semifinale giocando forse il miglior tennis della carriera, anche se l'unica testa di serie estromessa è stata Pouille. Fa riflettere però il suo comportamento nell'incontro opposto a Djokovic in cui a tratti ha praticamente deciso di non giocare, e quando ha giocato l'ha fatto senza seguire una tattica, un pò al "Camila Giorgi style".

VOTO 6 AL TENNIS ITALIANO: pensiamo che questo sia il voto più giusto per sintetizzare non solo il nostro Us Open ma tutti i quattro slam stagionali. Mentre nella scorsa stagione avevamo raggiunto per due volte la seconda settimana (Seppi in Australia e Fognini a New York), quest'anno gli ottavi sono pari a zero. Dopo il sorteggio dei tabelloni non avevamo grandi speranze di raggiungerli qua, anche se qualcosa di buona rispetto alle precedenti spedizioni si è vista. Partiamo dai due protagonisti assoluti, ovvero: Paolo Lorenzi e Alessandro Giannessi. Il senese, sarà nuovamente numero 2 d'Italia e 35 del mondo, ha giocato un grande torneo, la ciliegina è stata la vittoria in quasi 5 ore contro Simon ma specialmente la magnifica prestazione sfoderata al cospetto di Murray, Paolino contro lo scozzese correva come un matto ancora non riesco a capire come abbia fatto a recuperare così bene, adesso il nostro augurio è quello che abbandoni i tornei Challenger provando a giocare più ATP possibili, sul cemento che clamorosamente è diventata la sua superficie prediletta. Poi parliamo dello spezzino che già nelle qualificazioni aveva fatto delle belle imprese (contro Sugita per esempio), dop averle superate ha vinto (al suo primo match in uno slam) contro il padrone di casa Kudla , giocatore che è sceso un pò in classifica negli ultimi tempi ma che comunque è molto pericoloso e poi ha giocato veramente bene contro Wawrinka. Capilo Fognini, a nostro avviso ha impiegato troppo a battere Gabashvili, come fai a far durare quasi 5 ore una partita opposto ad un giocatore da Challenger? E' normale poi che contro Ferrer si è scaricato nelle fasi finali. Fabbiano poteva fare di più contro Khachanov (un altro qualificato) al primo round, speriamo che le occasioni perse dal pugliese negli slam non diventino troppe. Infine, Andreas Seppi si è issato al secondo turno fermato da Nadal, non si poteva chiedere di più...a proposito Sabato si è sposato, tanti auguri!

VOTO 5 A BAGHDATIS: è capitato un curioso episodio al cipriota durante l'ottavo di finale contro Monfils è stato colto in flagrante mentre stava armeggiando con il telefonino, pena un warning. Le pparecchiature elettroniche non possono essere utilizzate dai giocatori durante le partite. Comunque Baghdatis ha detto che voleva inviare un messaggio alla moglie. L'ATP e la WTA con la SAP (statistiche che arrivano direttamente ai coach) la tecnologia sta facendo passi in avanti, ma effettivamente è giusto vietanre l'uso in campo.

VOTO 4 A CILIC: il vincitore della clamorosa edizione del 2014 ha perso al terzo turno degli Us Open contro il padrone di casa Sock. Eppure a Cincinnati il croato ha vinto il torneo battendo, tra gli altri, Murray. Certamente è stata una delle battute d'arresto più brutte per lui, Sock dal canto suo è l'unico che è riuscito a portare la bandiera americana agli ottavi ma comunque non è stato un torneo malvagio per loro visto Donaldson che ha estromesso Goffin all'esordio arrivando fino al terzo round, ha deluso Isner al terzo contro Edmund e poi Harrison ha battuto Raonic raggiungendo anche lui la terza partita.

VOTO 3 A RAONIC: ed ecco che parliamo del canadese che ha perso al secondo turno per mano di Harrison. ma ciò che preoccupa è l'aspetto fisico visto che è la terza volta dall'inzio dell'anno, anche a Miami (problema alla schina in finale contro Djokovic) e Melborune (fastidio all'adduttore contro Murray), nella partita contro l'americano ha faticato tremendamente negli spostamenti e il servizio non è andato proprio con ben 15 doppi falli. Dopo la finale di Wimbledon, Raonic è molto calato, peccato perchè questi tornei sul veloce potevano rappresentare la vera consacrazione per lui.

VOTO 2 A ZVEREV: lo Us Open della stellina tedesca è stao piuttsto deludente visto che la sua corsa si è fermata al secondo turno per mano di Evans. Ma ciò che fa discutere che Zverev, dopo aver rinunciato alle olimpiadi, ha deciso di rifiutare la convocazione per il play-off di Coppa Davis contro la Polonia. Motivo? Aveva chiesto di giocare sul cemento, ma la federtennis tedesca ha optato per la terra. Durissima la risposta della DTB "Zverev e il suo team non hanno rispetto per lo sport, nè riconoscenza per ciò che abbiamo fatto per loro". Diamo ragione alla federazione ovviamente, perchè come fa un ragazzino di 19 anni a decidere lui la superficie sulla quale giocare, che poi parlandoci chiaro giocare contro la Polonia in caso sul cemento non sarebbe stata una gran cosa, quindi giusta la scelta di optare per la terra.

VOTO 1 A KYRGIOS: torniamo a parlare delle dichiarazioni dell'australiano che non passano mai inosservate. Prima ha detto che la sua carriera si concluderà a 27 anni e poi ha detto che se avesse vinto a New York (si è ritirato al terzo round contro Marchenko) ci sarebbero state buone chanches di non rivederlo più su un campo da tennis. Pecato che non abbia vinto. Ma poi arriva la risposta boom alla domanda se fosse permesso fumare marijuana nel circuito, ebbene l'oceanico ha risposto senza pensarci sì, questo ha creato un bel tam tam sui social, il tutto si è concluso con l'intervento della WADA che ha fatto sapere che la Cannabis è proibita nei test effettuati nel corso dei tornei, ma non al di fuori delle competizioni.

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