Federer, Grosjean e Murray a segno

Inserito il 28 ottobre 2007 20:21 da Matteo Rinaldi in Internazionale
Atti conclusivi a Basilea, Lione e S.Pietroburgo, e adesso tutti a Bercy

TennisTeen - Image ATP BASILEA

52mo titolo in carriera per Roger Federer. Il n.1 del mondo come da pronostico ha sconfitto in finale il finlandese Jarkko Nieminen 6-3 6-4 grazie a un break per set rispettivamente nel secondo e nel nono game. Adesso c'è attesa per vedere se lo svizzero giocherà il Masters Series di Parigi Bercy, da cui manca da ben 4 anni e dove in carriera non è andato oltre i quarti di finale conquistati nel 2002 e nel 2003.

Per quanto riguarda Nieminen si fa ancora più pesante il record nelle finali, infatti il finnico su 7 tentativi solo una volta è riuscito ad alzare il trofeo, lo scorso anno ad Auckland battendo Mario Ancic.

ATP LIONE

Dopo 5 anni torna a vincere un titolo ATP Sebastien Grosjean. Il 29enne di Marsiglia che risiede ormai da anni in Florida ha avuto la meglio in finale sul connazionale Marc Gicquel col punteggio di 7-6(5) 6-4 grazie ad una grande prova al servizio(17 aces). Per il francese è il quarto titolo in carriera.

Grosjean, sceso oltre l'80ma posizione mondiale, grazie a questo successo si riavvicina ai primi 50 giocatori del mondo, lui che nel 2002 è anche salito alla quarta posizione mondiale e che in carriera ha raggiunto quattro semifinali nei i tornei del Grande Slam. Lo vedremo anche a Parigi Bercy, dove ha ricevuto una wildcard.

ATP SAN PIETROBURGO

Missione compiuta per Andy Murray. Lo scozzese ha conquistato il terzo titolo in carriera, dopo i due successi di San Josè, concedendo solo 5 games in finale al mancino spagnolo Fernando Verdasco, superato col punteggio di 6-2 6-3.

E Murray con quest'affermazione vede riaprirsi clamorosamente la possibilità di qualificarsi per il Master di Shanghai, infatti è ora a quota 326 punti solo 3 in meno rispetto al tedesco Tommy Haas, ottavo in classifica e al momento ultimo dei qualificati. Il pensiero non può che ritornare all'infortunio al polso subito a Maggio che ha tenuto lontano il 20enne di Dunblane per 3 mesi dai campi, nonostante tutto niente è ancora perduto.

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