Profili: Juan Martin del Potro

Inserito il 14 aprile 2009 22:16 da Redazione in ATP e dintorni

Era il 23 Maggio 2004 ed un tal argentino di nome JuanMartin Del Potro stava disputando la finale del Trofeo Bonfiglio, meglioconosciuto con la denominazione di Campionati Internazionali d’Italia. Glispettatori presenti avranno sicuramente apprezzato l’ottimo servizio e i buonicolpi da fondo di cui il giovane talento era a disposizione, ma nessuno sisarebbe aspettato di vederlo cinque anni dopo sconfiggere il numero 1 del mondoRafael Nadal. Il tempo è passato veloce, come i progressi effettuati graziealla cure del primo coach Macelo Gomez, poi dell’ora tecnico della FIT EduardoInfantino e dell’atttuale coach Franco Davin. Nonostante qualche ottimorisultato a livello challenger l’ingresso nel tennis che conta, ovvero i primi100 ATP, avviene a fine 2006 dopo solo un anno e mezzo di carriera a livelloprofessionistico. Il 2007 lo vede subito protagonista con la prima semifinaleATP raggiunta ad Adelaide, per il proseguo della stagione però i risultatiarrivano con il contagocce, fino alla stagione sul cemento americana. Su queicampi, i suoi preferiti, arrivano vittorie, punti e morale, prima il terzoturno a Cincinnati partendo dalle qualificazioni, poi il terzo turno agli USOpen, senza dimenticare il terzo turno raggiunto anche a Miami a Marzo. Ilfinale di stagione è “condito” da un altro terzo turno conquistato a Madrid sultappeto indoor. Tutti buoni risultati, ma quando il vero exploit?TennisTeen - Image

Non sembra possibile nel 2008 quando dopo gli AustralianOpen si infortuna seriamente. Rientra dopo due mesi a Miami ma archivia unsecondo turno. La svolta arriva a Luglio, nessuno avrebbe mai pensato a deirisultati del genere: quattro tornei vinti consecutivamente (Stoccarda eKitzbuhel sulla terra rossa; Los Angeles e Washington sul cemento) ed i quartidi finale agli Us Open. Diventa il primo tennista nella storia a vincere il suoprimo titolo ATP seguito da altri tre tornei vinti consecutivamente. Ma nonfinisce qui, raggiunge la finale all’ATP di Tokyo ed entra per la prima voltain carriera nei primi 10 giocatori del mondo, guadagnando anche l’accesso alMaster di fine anno. Come ciliegina sulla torta ci sarebbe la finale di Coppa Davis,ma una seria lesione di tre millimetri all’aduttore destro subita durante ilprimo match dell’evento, lo costringe a dare forfait per il successivosingolare. L’Argentina perde, nonostante Juan Martin sia rimasto a bordo campoa seguire tutti i matches. D’altronde lo aveva dichiarato proprio dopo l’ultimapartita disputata agli Us Open contro Murray “Sento dolore in ogni parte del mio corpo”.

Dolore che dopo l’inverno è andato via e non gli ha impeditodi iniziare questa stagione nel migliore dei modi. Primo torneo ad Auckland,subito vittoria. Poi gli Australian Open e arrivano i quarti: questo Del Potronon si vuole proprio fermare.

Si torna dunque a Miami: cemento, caldo e ottimo stato diforma, tre fattori ben noti all’argentino, tre fattori che gli permisero dicompiere quella magnifica impresa la stagione scorsa. “Enano” lo sa, sa che nondeve temere nessuno, neanche il mostro sacro Rafael Nadal, in striscia positivada nove incontri dopo la vittoria di Indian Wells.

È proprio Nadal il suo avversario nei quarti di finale.Migliore occasione per batterlo non poteva capitare. Juan Martin la sfrutta,vince in tre set (6-4 3-6 7-6) , una partita splendida, dalle forti emozioni. Nonaveva mai battuto il numero 1 del mondo, ci aveva perso anche la settimanaprecedente ad Indian Wells in due set, 6-2 6-4. Questa volta però l’esito delmatch è cambiato.

“Ci ho sempre creduto,ho sempre provato a portare a casa la partita. L’ho battuto con il mio gioco econ la mia mente. Stavo comandando sempre gli scambi, è stata questa la chiaveche mi ha permesso di vincere il tie break decisivo”  dice l’argentino al termine del match.

Anche il pubblico è stato di grande aiuto: “Erano molti gli argentini presenti. Mihanno dato un grande supporto. Va anche a loro un po’ di merito per questavittoria”.

In semifinale perderà poi da Andy Murray, ma grazie alpiazzamento in questo torneo ha raggiunto la posizione numero 5 del rankingATP.

 

Curiosità 

Famiglia: Suopadre, Daniel, è stato giocatore semi-professionista di rugby in Argentina eora fa il veterinario.
Sua Mamma è un’insegnante.
Ha una sorella più piccola, Julieta.

Personali: Parlatre lingue, spagnolo, inglese ed italiano. È un grande appassionato di calcio,tifa Boca Juniors e Juventus.
Il suo idolo era Pete Sampras.
Oltre al calcio ama navigare su internet e ascoltare lamusica.

 

Statistiche

 

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