Challenger Bergamo, che successo!

Inserito il 13 febbraio 2008 16:29 da Matteo Veneri in ATP e dintorni
All’indomani della conclusione del challenger di Bergamo, vorrei fare qualche osservazione sul torneo per quanto riguarda l’organizzazione, e la perfetta riuscita di questo evento.

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Era da ormai quasi cinque anni che mancava un evento tennistico di grande livello nel Nord Italia, dopo la scomparsa di Franco Bartoni, e quindi del torneo Atp di Milano “volato” a Zagabria. Mi suscitava grande interesse e curiosità quest’anno la crescita del montepremi del torneo di Bergamo arrivato a 125.000$. Ho avuto l’occasione di passare ben cinque giorni della scorsa settimana a Bergamo, facendo praticamente il pendolino ogni giorno tra Milano e Bergamo, tornando delle volte a casa anche a mezzanotte. Ma ne è valsa la pena, eccome; ho assistito alla nascita di un vero evento, il challenger di Bergamo.
 

Non saprei da dove partire, forse dal campo di partecipazione, con 3 top50 (Santoro, Mahut e Seppi, mica male per essere un challenger, e tutte le teste di serie comprese tra i primi 87 giocatori del mondo. Da una ricerca fatta dal collega Cristian Sonzogni su tutti i tabelloni dei challenger degli ultimi dieci anni, è emerso che nessun torneo di questa categoria aveva mai avuto un così elevato campo di partecipazione prendendo in considerazione la classifica dei quattro semifinalisti, che a Bergamo sono stati Santoro, Mahut, Seppi e Benneteau.
 

Ma oltre ai “nomi di richiamo”, vorrei focalizzare l’attenzione sull’organizzazione impeccabile dell’Olmesport e di tutto lo staff presente a Bergamo. Ora capisco perché tutti i giocatori vogliono assolutamente disputare il torneo nella città bergamasca ogni anno, mi è bastato sentire sabato e domenica le dichiarazioni di alcuni giocatori e membri dello staff durante le premiazioni. Tutti i giocatori hanno voluto sottolineare l’atmosfera stupenda del palazzetto, e l’organizzazione perfetta, e si capiva che non erano frasi di circostanza, bensì delle frasi che venivano proprio dal cuore. Mi hanno colpito anche le lacrime di Gabriele Merelli (manager del torneo) a vedere il PalaNorda pieno poco prima della finale. E proprio questo è da evidenziare, il palazzo di Bergamo e quello di Gorle pieni durante tutta la settimana, con un sold-out incredibile sabato e domenica per le semifinali e la finale. 
 

Sabato le semifinali cominciavano alle 16, e io sono arrivato sul posto alle 15.40, venti minuti prima dell’inizio del palleggio di riscaldamento, e ho trovato decine e decine di persone fuori in coda perché il palazzetto era già stracolmo di appassionati, sono rimasto a bocca aperta! Per la finale di doppio molta gente ad attendere le 23 passate, per applaudire i due vincitori: Seppi e Bolelli. Domenica invece la finale era alle 16.30; io, memore della giornata precedente, sono arrivato ben un’ora prima al PalaNorda, e ho trovato molte più persone del giorno prima fuori ad aspettare che qualcuno uscisse perché dentro era già sold-out. Un successo suggellato poi dalla vittoria di un italiano, Seppi, sia in singolo che in doppio, in coppia con Bolelli. 

Gli organizzatori veramente persone stupende prima di tutto, in primis il direttore del torneo Marco Fermi e il manager Gabriele Merelli.
Un ringraziamento particolare va a Riccardo Bisti, dell’ufficio stampa del torneo, che si è dimostrato tutti i giorni molto disponibile per tutto, e ogni sera scriveva il comunicato stampa che era l’unica cosa che appariva sul sito, forse l’unica pecca del torneo, visto che era aggiornato molto raramente, mentre una nota positiva arriva dal livescore partito quest’anno grazie alla Crionet. 

Augurarmi che il torneo dell’anno prossimo sia migliore è difficile, poiché quest’anno si è veramente rasentata la perfezione, e per sognare un torneo Atp di livello maggiore a Bergamo sarà molto dura, visto che il montepremi andrebbe quantomeno moltiplicato per quattro. Ma io mi “accontento” di un torneo così, sperando in qualcosa di più magari nei prossimi anni. Complimenti Bergamo, complimenti!

Matteo Veneri

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