La Montreal di Claudio Pistolesi

Inserito il 28 agosto 2005 00:43 da Alessandro Bianchi in Angolo del Coach


Non sembra possibile ma e' vero. Davide Sanguinetti che il giorno di arrivo qui a Montreal era numero 54 del mondo , dopo aver passato le qualificazioni di questo Master series ed aver battuto Giovanni Lapenti e l'astro nascente serbo DJokovic ( che ho saputo con piacere aver appena iniziato una collaborazione tecnica con il nostro Riccardo Piatti ) andra' indietro in classifica , forse addirittura a sessanta, la settimana prossima. Ma come suo allenatore sono contento lo stesso.


Sanguinetti andra' indietro per un calcolo abbastanza complicato che si fa nella classifica atp quando "entra" un master series obbligatoriamente nei "best 18" e quindi i venti punti presi toglieranno il posto ai 35 che rappresentano il diciottesimo risultato utile di Davie in ordine di importanza neglll'arco degli ultimi dodici mesi che pero' ha il difetto di essere stato ottenuto in un meno nobile " challenger". Non avete capito? Probabilmente neanch'io ma non importa.

Cio' che importa e' che Davide abbia vinto due match in qualificazione tiratissimi e che abbia giocato contro Gaston Gaudio ad un livello eccezionale. 61 il primo per lui, set nel quale Gaudio sbagliava molto anche perche' pressato dalle rasioiate da fondo campo di Sanguinetti, e 4 a 0 il tie break del secondo per il giocatore che alleno da 6 anni ormai. In quei frangenti ho visto perche' l'argentino e' numero 8 del mondo ed e' nei primi 10 da un bel pezzo ormai: quando il punto conta tanto non solo Gaudio non sbaglia mai ma riesce a velocizzare i suoi colpi al massimo. Un po' di fortuna , che aiuta gli audaci come si sa, lo ha accompagnato quando sul 5 pari dello stesso tie break ha tirato un lob con il vento a favore dopo che Davide aveva attaccato benissimo e costretto a correre per il campo destra-sinistra almeno tre volte. Quando il pallonetto e' atterrato sulla riga ho avuto il presentimento che questo match era ancora tutto da giocare. Purtroppo ho avuto ragione anche perche' Davide, che anche nel terzo ha continuato a giocare da primi 15 del mondo , e' stato penallizzato da un inizio di crampi ( c'erano 35 gradi ) sul 42 per lui nel terzo appunto.

Peccato, si, ma considero il Canadian open 2005 un torneo per noi molto buono ed importante. Come spesso accade, Davide e' stato un ottimo esempio di come chi ha la classifica per fare le quali dei Master series deve avere a mio avviso la mentalita' di giocarle( come ad esempio ha fatto Seppi ) e di come perdere qualche posto in classifica sia meno importante di avere la consapevolezza di giocare ad un livello assoluto e di essere competitivi contro chiunque. Soprattutto se a 33 anni ci si accorge che si continua a migliorare...

Claudio Pistolesi