Massimo Sartori: "Buona stagione per Andreas sul cemento."

Inserito il 17 settembre 2008 22:56 da Rudolf Meraner in Angolo del Coach
Rudolf Meraner ha intervistato per noi il coach del tennista numero uno d'Italia, Andreas Seppi. Ecco a voi l'intervista a Massimo Sartori, che ci parla della stagione sul cemento appena conclusa, della Coppa Davis, e del finale di stagione che verrà.

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Quest‘anno Andreas è andato bene nei tornei sul cemento: Cincinnati, New Haven, US Open, anche le Olimpiadi a Pecchino.
Si, é stata una buona stagione sul cemento. Per la prima volta Andreas è arrivato al terzo turno degli US Open. È stato bravissimo, perché dopo la trasferta a Pecchino è arrivato in America che era stanchissimo. Faceva fatica dormire e a mangiare; nel torneo di New Haven è riuscito a fare il possibile, di più non poteva. Poi è riuscito a recuperare e trovare energie per gli US Open. Se prendiamo in generale la trasferta americana possiamo essere soddisfatti, Andreas è stato capace di prendere punti importanti a Cincinnati e agli US Open. Questi punti gli permetteranno di stare in classifica intorno ai trenta per parecchio tempo.
Anche a livello tecnico sono state due trasferte importanti, specialmente l’ultima, che si è conclusa con gli US Open, nella gestione della partita Andreas è migliorato ancora.

Però se fosse stato in una forma migliore, avrebbe potuto vincere contro Roddick.
Si, secondo me si. Avrebbe solo pagato un po’ la partenza, perché era la prima volta che giocava sul centrale degli US Open e giocava contro un giocatore americano importante come Roddick. Ma poteva essere una partita diversa, avrei dovuto avere il coraggio di imporre di più le scelte ad Andreas, o togliendo Gstaad e Kitzbühel e farlo riposare o togliere il torneo master series di Toronto, la stagione era troppo lunga, abbiamo cambiato continente per tre volte in due mesi. Quando i fusi orario scombussolano l’ordine della giornata, il giocatore ci rimette. Mangia molto meno, quindi perde peso e le sue energie cambiano, non si sente così bene e tutto diventa più difficile.

Inoltre non avete potuto seguirlo quelle due settimane alle Olimpiadi.
Si, penso che Corrado Barazzutti, che ha seguito Andreas a Pechino, abbia fatto il possibile per Andreas. Il problema era che noi avevamo previsto di fare qualcosa perchè lui non scadesse di qualità fisica. Portare un preparatore atletico per le Olimpiadi sarebbe stata la cosa corretta.

E adesso arriva la Coppa Davis, che significa allenarsi per una settimana sulla terra e poi giocare su questa superficie, dove Andreas non ha giocato da maggio, perché Gstaad possiamo trascurare. Cosa significa?
Per noi questa Coppa Davis rientra nei programmi tecnici. Quindi abbiamo deciso di togliere Bucarest, riposarci per una settimana intera per recuperare le energie e poi allenandosi e preparando la Coppa Davis di trovare la forma migliore. Dopo la Coppa Davis si riposerà un giorno e poi si allenerà per quattro giorni sul nostro campo indoor. Questo mese di settembre è importante per Andreas, deve trovare energie per giocare bene soprattutto i due tornei master series finali.

E magari vincere un torneo, Lione o Vienna?
Penso che Andreas sia in grado di farlo. Se dovesse venire una vittoria in uno dei tornei indoor, non sarebbe una casualità, ma penso che sia una strategia di lavoro che lui adesso ha dentro. Penso anche che questi cinque tornei finali ad Andreas potrebbero cambiare tanto. Anche se riesce a giocare bene solo uno, potrebbe scendere in classifica e avere una posizione in classifica molto importante per l’anno prossimo. Gli darebbe la possibilità di essere testa di serie nei tornei dove lui va a giocare.