Massimo Sartori: "Sono sicuro che Andreas andra' al Masters"

Inserito il 1 gennaio 2009 13:34 da Redazione in Angolo del Coach
Altro appuntamento col coach del n°1 italiano Andreas Seppi. Un Massimo Sartori molto fiducioso nei mezzi del suo allievo, e mostra molta sicurezza quando gli si chiede se secondo lui Andreas puo' tranquillamente ambire a un posto tra i migliori otto del mondo al Masters di fine anno.

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Intervista a cura di Rudolf Meraner.

L’obiettivo che avevate fissato all’inizio dell’anno era quello di finire l’anno nei primi trenta. Eravati li fino all’inizio dei tornei indoor, questi non sono andati come previsto e alla fine manca qualche posizione ai trenta.
Si, però è li, siamo comunque contenti di quello che ha fatto quest’anno. Il livello dei giocatori da trenta lo ha raggiunto, per noi è importante quello. Avevamo fissato come obiettivo anche di superare i mille punti, anche lì manca pochissimo, cioè alla fine gli obiettivi che avevamo fissati li abbiamo quasi raggiunti. Andreas ha raggiunti un livello e una classifica per incominciare la stagione dell’anno prossimo determinato  su quelli che saranno i nuovi obiettivi.

Se guardiamo le statistiche dei singoli punti, vediamo che Andreas nelle classifiche sui game di risposta (punti vinti di risposta sulla prima di servizio, break points vinti, game di risposta vinti) è tra l’undicesimo e tredicesimo posto, mentre nelle classifiche dei punti fatti sul proprio servizio è molto indietro.
Si, però dobbiamo distinguere tra la prima parte della stagione e la seconda. Secondo me nella seconda parte, tranne qualche partita, dove era stanco, ha servito meglio. Ma noi nell’ultimo anno abbiamo lavorato molto sulla risposta, perché abbiamo visto che Andreas serve molto meglio quando non fatica nel game di risposta. Se fa bene il game di risposta va più rilassato al servizio e batte meglio. Poi nell’ultimo periodo abbiamo analizzato molto il servizio di Nadal, perché fa delle cose che ci piacciono.

Uno dei giocatori che é balzato molto in avanti nella classifica è stato Gilles Simon. Secondo me non c’è grande differenza tra Andreas e Simon. Tutti e due sono abbastanza bravi su tutte le superficie e su tutti i colpi. Non hanno un colpo con il quale fanno la differenza, ma non hanno dei punti deboli. Che ne pensi?
Si, questo è vero. Ma non vedo neanche grandi differenze con Wawrinka, Robredo e altri che si sono qualificati per il Masters. Forse la differenza sta nel fatto che loro hanno già la sicurezza di potere arrivare a questo e Andreas non ha fatto ancora questa esperienza. Però in questo momento Andreas è più maturo e può arrivarci. Insomma che Andreas può giocare come Simon ed arrivare al Masters è molto fattibile, sono sicuro che ce la farà.

Sei sicuro?
Si, non ho dubbi. Se prendi i primi trenta della classifica, almeno 24 li ha già battuti. Tra i più forti ha battuto tutti tranne Federer e Djokovic. Ad Andreas manca ancora un po’ di consapevolezza. E non riesce ancora a vincere cinque partite di seguito. Lo ha fatto a Bergamo ed Amburgo. Se riesce a fare questo più volte, ha fatto il salto di qualità e si qualifica per il Masters.

Se facciamo il confronto tra il 2007 ed il 2008 vediamo che nel 2008 Andreas ha perso pochissime volte in maniera netta. Contro Soderling a Rotterdam, contro Djokovic a Cincinnati. Tutte le altre partite che ha perso ha lottato fino alla fine e poteva anche vincere. Se avesse vinto solo due di queste, diciamo contro Blake a Roma o contro Roddick agli US Open ora sarebbe nei primi 20.

Si, sarebbe tranquillamente nei 20, ma soprattutto avrebbe più certezze. Però la cosa più importante è che abbia sempre lottato, a parte gli ultimi tornei indoor che ha giocato con meno intensità. Ha lottato fino alla fine anche quando non stava molto bene e quando non giocava bene. E questo è molto importante per il futuro.