Fabrizio Fanucci: "Volandri ha chiesto molte wild card"

Inserito il 9 aprile 2009 07:59 da Redazione in Angolo del Coach
Abbiamo intervistato Fabrizio Fanucci, coach di Filippo Volandri. Fanucci ci ha parlato ovviamente dei suoi allievi piu' forti come Volandri e Bracciali, soffermandosi anche sui problemi del tennis italiano. In conclusione Fanucci lancia un messaggio agli utenti del nostro forum.


Intervista a cura di Antonello Zani.

Mi trovo al Mitsubishi Electric Europe Cup a Monza e sono in compagnia di Fabrizio Fanucci coach di Filippo Volandri in attesa di esordire nel pomeriggio contro l’italiano Marco Crugnola. (ndr. match poi vinto 6-2 6-4).

D: Ciao Fabrizio come stai?
R: Tutto bene, e poi nel pomeriggio finalmente rientrerà Filippo nel tennis giocato e la cosa non può che farmi enormemente piacere.

D: Dopo questo stop forzato, Volandri in quali condizioni si presenta al Challenger di Monza?
R: Fisicamente e tecnicamente sta bene, la sola incognita è di non disputare match ufficiali da sei mesi. Perchè tutti pensano che Filippo non giochi da tre mesi a causa della squalifica, ma in realtà lui è ormai fermo da più di sei mesi. Può succedere che Filippo perda al primo turno oppure vinca il torneo, vedremo.

D: Con l’annullamento della squalifica a Filippo, gli sono stati restituiti tutti i punti e i prize money, tranne Indian Wells.
R: Tutti i punti no, poichè non è potuto scendere in campo, e per Filippo la stagione sulla terra sud-americana era importantissima per incamerare punti pesanti, di conseguenza gli sono stati restituiti pochi punti. Adesso è numero 140 classifiche atp.

D: I programmi di Filippo per i prossimi tornei?
R: Abbiamo chiesto la wild card per Montecarlo, ma difficilmente ce la concederanno, sperare non costa niente. E poi Montecarlo è un torneo francese e probabilmente cercheranno di fare entrare un francese nel main draw. Comunque escludo che Filippo faccia le qualificazioni. Lui adesso giocherà i challenger di Roma, e poi il master di Roma grazie ad una wild card. Abbiamo chiesto a Novak Djokovic la wc a Belgrado, torneo che la sua famiglia ha acquistato, aspettiamo di sapere qualcosa. E poi abbiamo trasmesso la richiesta di poter usufruire della classifica protetta alla posizione n° 102, per poter essere nel main draw di Parigi, e credo che questo sia giusto, l’abbiamo chiesta per i due mesi in cui Filippo è stato squalificato ingiustamente.

D: Cosa ne pensi dell’inizio disastroso dei giocatori italiani in questo primo scorcio di stagione?
R: Sono periodi, sono episodi può succedere.. però secondo me non è questo il problema, il vero problema che molti non tengono in considerazione, è il fatto che a breve non avremo giovani giocatori che potranno entrare nei top 100/150, non ci sarà un ricambio generazionale, è questo il vero scoglio, di giovani che possono fare questo salto non ne vedo in giro.

D: A proposito di giovani.. la Fit ha investito un pozzo di soldi in Tirrenia e nei coach federali, hanno inoltre ingaggiato Infantino e si parla di un contratto di tre anni per seguire la nostra più grande promessa Trevisan. Non credi che a fronte di un investimento così importante, scelte importanti, vedasi quella di fare di Furlan il responsabile, prima o poi si dovrà pur produrre qualche risultato?
R: Tirrenia può continuare ad esistere ma non in questo modo, è assurdo tenere la gestione di ragazzi di 18-19 anni come stanno ancora facendo con Trevisan & C, non ha ancora prodotto nulla. Non si può solo puntare su un ragazzo e basta, credo che sia un rischio clamoroso. Il centro tecnico deve esistere per un giovane fino a un massimo di sedici anni, poi devono essere indirizzati a quei pochi coach che ci sono in Italia che li possono portare al professionismo.

D: Ultimamente ci sono state parecchie polemiche nei confronti di un tuo giocatore, Daniele Bracciali, a proposito delle tante wc elargite dai direttori dei tornei. Molti sussurrano che alcune di queste sono state date anche per il fatto che lui sia consigliere federale. Cosa rispondi?
R: Lui è un uomo che ha scelto di ricominciare da capo, poteva smettere ma non lo ha fatto. Si è allenato duramente con me questo inverno; la settimana scorsa finalista in un future da 10.000$, è motivato. E' logico che i tempi saranno lunghi, non è mai facile rientrare dopo un infortunio del genere, lui ha trentun’anni, non è più un ragazzino. Lui vuole rientrare nel giro della Coppa Davis e giocare in doppio, secondo me ci può riuscire benissimo in questo. Per quanto concerne il discorso della wc, io non vedo tutte queste polemiche, uno fa la richiesta di wc e poi il torneo decide se concedergliela o no. Bracciali per moltissimi tornei è ancora un nome di richiamo a differenza di molti giovani sconosciuti, e ti voglio dire di più, le prossime due settimane ai challenger di Roma, Rai e Garden, lui avrà due wc, e le ho richieste io come suo coach, io sono praticamente 40 anni che sono nel tennis, e permittimi di avere qualche amicizia. Inoltre dovrebbe avere la wc per Roma per il doppio, e poi spesso leggo commenti del tipo che le wc dovrebbero essere date ai giovani.. ma a chi? Dove sono questi giovani? Trevisan.. è 1000 del mondo, bisogna anche dimostrare di meritarsela la wc attraverso i risultati sul campo, sento spesso dire che questo giocatore potrebbe essere un futuro top 20, io intanto mi accontenterei che arrivasse nei primi 200 e poi dimostri di poter salire sempre più.

D: Secondo te Fabrizio qual è il vero problema del tennis in Italia?
R: Noi in Italia abbiamo pochi allenatori di livello, non si fa formazione, non produciamo coach che possano aiutare i giovani a farsi strada nel professionismo. Pensa alle donne, 3 top 100 su sei si allenano in Spagna, Errani, Pennetta, Schiavone. Non viene fatta la formazione, ti faccio un esempio, un bravissimo tecnico Montalbini che ha lavorato a Tirrenia per tre anni, ha smesso di fare il coach e lavora per una nota marca di racchette, sono risorse umane che vanno a perdersi, è un peccato.

D: Fabrizio, ma allora come lo vedi il nostro malato tennis, si può curare?
R: Io devo per forza dirti di sì, sono un operatore del settore, ho un figlio che fa il professionista, sono coach di Volandri e di altri sette giocatori, ho un circolo, ho una scuola a Firenze, devo per forza essere ottimista, perchè io i numeri ce li ho buoni.

D: A proposito di numeri, qualche anno fa credo che tu sia stato per un periodo il coach che aveva in gestione i ¾ del tennis italiano. Cos’è successo poi?
R: Si è vero, avevo Volandri, Starace, Bracciali, Galimberti, il povero Luzzi, avevo cinque su sei della Coppa Davis. Però sono convinto che qualcuno mi abbia remato contro dall’esterno, forse dava fastidio il fatto che potessi avere troppo potere, poi Rianna ha deciso di staccarsi da me, portandosi dietro Starace, ma questa è un’altra storia…

D: Devo dartene atto Fabrizio, ho intervistato diversi coach, ma tu sei sempre quello forse meno diplomatico... non ti nascondi, accetti sempre il confronto e sei sempre veramente disponibile con noi, a proposito vuoi dire qualcosa ai nostri amici di Tennsteen….
R: Mi piace dire quello che penso, sono schietto e diretto, non mi nascondo dietro falsi alibi. Comunque una cosa agli utenti del forum di TennisTeen la voglio dire: siete grandi, anche se qualche volta ci sono due o tre personaggi che mi fanno un pochino arrabbiare con i loro giudizi taglienti, questo sito è sicuramente uno sprono per i giocatori e anche per i tecnici, quasi tutti lo seguono e lo leggono sempre. Sono importanti i giudizi dei tifosi, e poi alcune critiche sono anche costruttive, non fanno mai male.

Ringrazio coach Fanucci per la sua disponibilità e simpatia, e un grande in bocca al lupo per i prossimi impegni professionali.