Massimo Sartori: L'importanza della mentalita'

Inserito il 27 luglio 2009 15:16 da Matteo Veneri in Angolo del Coach
Seppi_1Durante il torneo Atp di Umago abbiamo intervistato coach Massimo Sartori, allenatore di Andreas Seppi. Massimo ci ha parlato di quest'ultima parte della stagione di Andreas, dando molta importanza alla mentalità del giocatore.


Intervista realizzata dal nostro inviato a Umago Matteo Veneri.


Massimo, ti avevamo sentito l'ultima volta a Montecarlo, ripartiamo da lì. E' proseguita la stagione sulla terra, com'è andata?
Da Roma in poi ha giocato sempre bene, ha giocato bene fino a Wimbledon. La stagione sulla terra è stata senza dubbio una stagione buona. Forse se fosse riuscito a battere Maximo Gonzalez a Parigi sarebbe stata una stagione ottima per lui, per il tennis che esprimeva.

Il miglior torneo sulla terra?
Madrid.

A Madrid Andres come si trovava? Un nuovo torneo, come sono le condizioni di gioco?
Le condizioni non erano buone perchè i campi non erano buoni, e le condizioni erano troppo diverse quando si giocava dentro e quando si giocava fuori. Soprattutto perchè i campi all'aperto erano davvero brutti campi, forse i peggiori di tutta la stagione. A parte quello mi è piaciuta molto la mentalità che aveva, lì a Madrid ha giocato due partite con una mentalità da primi 20 giocatori del mondo.

Ci sono state differenze tra i due match con Djokovic? (Uno a Belgrado dove ha vinto il primo set, l'altro a Madrid)
A Belgrado Andreas ha giocato un primo set come dovrebbe giocare tutta la partita, quindi se sono tre set deve giocare tre set in quella maniera lì. Il livello si è abbassato molto tra il primo e gli altri due set. A Madrid invece ha giocato due set buoni, e il primo forse dopo la rimonta poteva anche vincerlo anche se le condizioni non erano le migliori.

Quanto è importante una manifestazione come la World Team Cup di Dusseldorf per un giocatore?
Dipende per che scopo vai o per quale motivazione tu ti poni: uno è quello di prendere soldi, l'altro è quello di far partite. Un giocatore che gioca, come ha giocato Andreas undici settimane, anche se non gioca la World Team Cup è uguale e non centra niente. Se invece vai per fare partite è un'ottima cosa, però lui ne aveva già giocate tante quindi non era così importante per lui quest'anno.

Poi è arrivata l'erba, 2°turno al Queen's beccando Murray, e 1°turno a Eastbourne perdendo da Ljubicic. Poi arrivato il grande torneo a Wimbledon..
Io penso che Andreas non abbia mai giocato bene fino a Wimbledon. La prima partita con Ginepri è stata una partita salvata, nella seconda con Murray non c'è stata partita, Murray ha fatto quattro break di seguito. Nella partita con Ivan invece c'è stato un buon primo set. A Wimbledon invece ha cominciato a giocare un tennis di livello buono, soprattutto è riuscito a risolvere dei problemi tra la seconda e la terza partita, e la sospensione della terza partita. Quindi credo che questa sia la cosa più importante per lui.

Andreas una decina di giorni fa ci ha dichiarato: "Nella partita con Blake avevo la sensazione di poter fare tutti i punti quando si giocava da fondo campo". E' importante questo.
Si ma lui sbaglia, lui la interpreta come una sensazione, ma non è una sensazione. E' un modo di stare, e quindi una mentalità. E la mentalità che lui aveva era una mentalità di giocatore da alto livello, e quindi non può aver problemi perchè la mentalità crea spessore di forza per giocare in qualsiasi condizione in qualsiasi momento. Ma la partita con Gicquel che è stata una partita di tensione agonistica alla fine l'ha vinta, e c'era una fortissima tensione da parte di entrambi. Ha vinto una partita importante perchè la tensione era più importante del gioco. Mentre nella partita con Blake ha giocato bene dal primo punto all'ultimo, e sicuramente nei primi due set ha avuto una percentuale di servizio molto alta che gli ha permesso di giocare il tennis che piace a lui.

C'è del rammarico per la sospensione del match con Andreev?
Le regole lì sono uguali per tutti, quindi queste sono le regole e queste vanno accettate. Poi credo che la sospensione non ci ha penalizzati nel gioco. Quando Andreas è rientrato ha giocato il game di risposta benissimo, ha giocato il game di servizio bene, poi ha perso 7-5 sbagliando un dritto sul laterale nel tie-break. Quindi io sono contento che quel giorno lì lui è entrato in campo e ha giocato tre game, e ha perso 7-5 al tie-break, quindi credo che sia questo l'aspetto migliore.

Sul nostro forum Andreas è sempre stato preso come esempio di giocatore dalla perfetta programmazione. Ha destato però qualche perplessità la scelta di giocare Umago anzichè andare subito a Montreal. Saltare così un Master1000 non è da lui.
Sono scelte non di quest'anno ma di qualche anno fa. Perchè quando lui era più piccolo gli abbiamo sempre detto che quando sarebbe entrato in tornei, anche solo in quali, saremmo sempre andati a giocarli. Quest'anno per una scelta tecnica e tattica abbiamo deciso anche di non giocare Montreal anche perchè lui era fuori dal torneo di prima lista, e quindi abbiamo deciso di giocare sulla terra e di lasciar perdere il primo torneo. Sicuramente questa scelta può essere condivisibile o no, però per noi è la prima volta ma penso che sia più una scelta tattica, anche perchè avendo giocato undici settimane di seguito tra la terra e Wimbledon secondo me si doveva fermare di più per riposare.

Da circa due mesi si è interrotto il rapporto tra Pistolesi e Bolelli. L'hai seguito tu per un pò in attesa di una sistemazione definitiva, credi che Simone possa migliorare molto? In cosa?
Credo innanzitutto che Claudio abbia fatto un buonissimo lavoro, Claudio ha fatto crescere Simone sia tecnicamente che umanamente. Il cambio delle situazioni porta sempre comunque una carica nuova, credo però che Simone abbia anche altre cose da risolvere in questo momento. Quando lui avrà risolto gli altri problemi che deve risolvere troverà energia per giocare bene.

Credi che la soluzione di Riccardo Piatti sia la migliore?
Io penso che come allenatore italiano non c'era miglior scelta.

Questione Coppa Davis. Si avvicina il match di settembre con la Svizzera, ci sono molti papabili convocati. Bolelli probabilmente rientrerà, e nel caso non rientrasse sono pronti Cipolla e Bracciali per il doppio.
Io penso che Bolelli rientra sicuramente a settembre, la Federazione ha già sistemato tutto con Bolelli, ed è tutto pronto per il suo rientro. Poi vediamo se il capitano deciderà di convocarlo, ma credo comunque che la squadra sia già fatta e non penso ci siano altre possibilità. La squadra, a meno che qualcuno di questi si faccia male, non è possibile che sia diversa da Bolelli, Seppi, Fognini e Starace. Quindi non ci sono grosse variazioni da questa squadra.

Credi che in quel caso Barazzutti sia "obbligato" a far giocare Bolelli e non tenerlo fuori per scelta tecnica?
La squadra, i ragazzi, arriveranno a settembre, i più forti giocano. Poi la scelta è giustamente del capitano che verrà agli Us Open a vedere i ragazzi, però la scelta è sempre di Corrado Barazzutti, però giocheranno i più forti, quelli che sono nelle condizioni migliori.

Una battuta finale. Ad inizio anno ci avevi detto che Andreas avrebbe potuto andare al Masters di fine anno, sei ancora convinto?
Io sono convinto che lui possa fare il Masters, però non è una questione di tennis, che purtroppo la gente non conosce, ma è una questione di mentalità, ed è la mentalità che porta nei primi 10, e non il tennis giocato. Se io non ho la mentalità per arrivare nei primi 10 io non ci arriverò mai, se io ho mentalità per arrivare nei primi 10 farò delle scelte che mi porteranno a entrarci. Poi io avevo detto che Seppi è un giocatore che ha battuto tantissimi top10, gli unici due che non ha battuto sono Federer e Djokovic, ma ha battuto Murray, Nadal, Robredo, Blake, Hewitt, tutti questi giocatori qui che comunque sono giocatori forti. Quindi io penso che sia molto più difficile trovare un giocatore che batte quelli forti che un giocatore che vince un challenger o un Atp. Perchè quando uno batte i giocatori forti vuol dire che ha un potenziale per andare molto avanti.

In conclusione un commento sul sorteggio qui di Umago?
Il sorteggio non è buonissimo. Chela viene dalle qualificazioni e quindi ha già giocato due partite; le condizioni per noi non sono ideali, perchè a livello del mare la palla va piano. Si gioca con una palla che è molto lenta, la Wilson, quindi le condizioni per quanto riguardano Andreas non sono le migliori, però non è detto che per questo non si possa fare un'ottima partita.


Grazie a coach Massimo Sartori, come sempre molto gentile e disponibile.