Australian Open M: orgoglio Seppi, resa Lorenzi

Inserito il 18 gennaio 2017 14:21 da Davide Proietti in ATP Tour
Seppi Tonelli 4Seppi (nella foto Tonelli) stacca il pass per il terzo round dell'Australian Open (Grande Slam, cemento, $50.000.000). Out Lorenzi.


Paolo Lorenzi (43 ATP) ha giocato una grandissima partita andando vicino all'impresa contro il serbo Viktor Troicki (35 ATP, tds 29), giocatore che nel torneo australiano non è mai andato oltre il terzo turno, ma il risultato finale maturato dopo 3h52' di battaglia sotto il sole di Melbourne premia l'avversario: 6-3 1-6 7-6(3) 3-6 6-3.

Nel primo parziale il senese dopo aver sprecato una palla break in avvio (1-0), cede il servizio nel seguente a quindici (2-1), salva una possibilità di doppio vantaggio nel quarto gioco (3-1) e perde il set alla prima occasione (6-3).

Nel secondo set dilaga il toscano che strappa la battuta a trenta nel quarto game (3-1) e alla seconda palla break dei vantaggi nel sesto (5-1), riporta l'incontro in parità al primo colpo (6-1).

Non ci sono break nella terza frazione con il giocatore di Belgrado che salva una palla in apertura (1-0) e ne spreca una a sua volta nel sesto gioco (3-3), il tie-break lo premia agevolmente al primo set point (7-3).

Nella quarta partita l'allievo di Jack Reader spreca 6 possibilità di break tra il game d'inaugurazione (1-0) e il quinto (3-2) ed il settimo (4-3) e a sua volta ne salva due nel sesto (3-3), ma Paolino piazza la zampati vincente a quindici nell'ottavo (5-3) portanto il match al set decisivo alla prima opportunità (6-3).

Nel segmento d'incontro decisivo, il tennista seguito da Claudio Galoppini non sfrutta tre palla break consecutive nel terzo game (2-1 Troicki) e nel successivo incassa il break da 40-0 (3-1), riesce ad agagnciare l'avversario a quindici nel settimo (4-3) ma va di nuovo sotto a trenta (5-3) e cede al primo match point (6-3).

Vedremo l'azzurro la prima settimana di Febbraio nell'ATP 250 di Quito.

Grande impresa di Andreas Seppi (89 ATP) che elimina l'idolo di casa Nick Kyrgios (13 ATP, tds 14) vendicando la sconfitta incassata negli ottavi di finale nel 2015. Una vittoria preziosissima, fa tanto morale ed evita l'uscita dai top 100 (farà un piccolo salto di 4 posti, n.85), che sembrava ormai inevitabile quando era sotto di due set e con tutta l'Hisense Arena contro. Risultato finale 1-6 6-7(1) 6-4 6-2 10-8 in 3h12'.

Nel primo set partenza da incubo per il caldarese che perde la battuta a zero nel secondo gioco (2-0), non sfrutta una possiblità di aggancio nel seguente (3-0) e altre tre di fila nel quinto (4-1) quindi viene punito alla quarta occasione nel sesto (5-1), chiude l'australiano al primo colpo (6-1).

Non ci sono break nel secondo parziale dove il giocatore di Canberra non sfrutta un'opportunità di break in apertura (1-0) ma comunque vince il tie-break (7-1).

Nel terzo segmento di gara decide il break dell'altoatesino  messo a referto a trenta nel nono game (5-4) e accorcia le distanze nel computo dei set alla prima possibilità (6-4).

Continua il momento buono del pupillo di coach Massimo Sartori che toglie la battuta in avvio di quarto set a trenta (1-0) e raddoppia ai vantaggi del quinto (4-1); spreca due set point nel settimo gioco (5-2) ma porta il match al quinto tranquillamente nel successivo (6-2).

Il quinto parziale è una girandola di grandi emozioni. L'azzurro salva tre palle break di fila nell'ottavo game (4-4), mette il naso avanti a trenta nell'undicesimo (6-5) ma al momento di servire per chiudere si fa recuperare a quindici (6-6). Nel sedicesimo l'oceanico butta al vento un match point (8-8) e Seppi lo punisce subito a trenta (9-8) e mette la parola fine all'incontro al primo atch point (10-8).

E adesso si può sognare... perchè si troverà di fronte il belga Steve Darcis (71 ATP) che ha battuto nell'unico precedente risalente al Challenger di Mons nel 2011, è un'occasione più unica che rara, specialmente alla sua età, di aggiungere un'altra perla nello slam australiano. L'avversario prima di quest'edizione non aveva mai superato il match d'esordio, non proprio il miglior biglietto da visita...

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