Miami: Superbol colpisce ancora, fuori Bracciali

Inserito il 24 marzo 2007 01:23 da Redazione in ATP Tour
La giornata azzurra si conclude con una bellissima emozione: Bolelli prosegue il suo cammino dorato in Florida, eliminando anche Dmitry Tursunov. Niente da fare per un combattivo Daniele Bracciali contro Novak Djokovic.

L'immagine “http://images.tennisteen.it/gallery/portal/Bolelli%20-%2034.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Se anagraficamente il luogo di nascita di Simone Bolelli è Budrio, cittadina nella periferia nord di Bologna, quella tennistica, dopo la partita di stasera, potremmo individuarla in Miami, la splendida città costiera della Florida, nella quale Simone Bolelli sta mettendo a segno i primi colpi della sua carriera ai piani alti di questo sport. Dopo Robert Kendrick e Gael Monfils, entrambi umiliati nei giorni precedenti, oggi l'allievo di Pistolesi è riuscito a ribaltare il pronostico che lo vedeva chiaramente sfavorito contro Dmitry Tursunov, il picchiatore russo con residenza negli Stati Uniti.

Il primo set aveva un avvio subito in salita, come se tutte quelle ipotesi di un Tursunov nuovamente "caldo" atlteticamente fossero divenute di colpo realtà: 1-0 e servizio in apertura per il russo, e che servizio! Note anche le manchevolezze di Simone alla risposta, i turni di battuta del russo, inizialmente, sembravano montagne invalicabili. Sembravano. Perchè già all'ottavo gioco, Simone trovava il primo spiraglio giusto e con grande abilità tornava a farsi sotto: 4-4.

Quattro giochi ancora ed ecco che i due sfidanti si trovavano l'uno di fronte all'altro per giocarsi un tie break importante. Tanto elevata era la posta in palio, tanta era la rapidità con cui il russo trapiantato negli Stati Uniti se ne appropriava: 1,2,3,4,5,6 e 7 a 0, questa la veloce successione che permetteva a Tursunov di chiudere il primo set in suo favore.

Pioggia. La conclusione del primo set coincideva anche con l'arrivo dell'avverso ospite climatico, che in quest'occasione si presentava con sembianze ben più amichevoli, visto che permetteva a Simone di riflettere su come mai fosse accaduto un blackout del genere durante il tie break.

Alla ripresa delle ostilità, Bolelli si mostrava immediatamente cinico ed autoritario, si procurava subito un break esiziale di vantaggio, sull'1 pari, lo manteneva con grandissima calma e lo rendeva inattacabile con un altro break, ottenuto questa volta nel nono gioco della frazione, che risultava alla fine essere anche l'ultimo del set, chiusosi con un 6-3 in favore del bolognese.

Tursunov però non accusava eccessivamente il colpo del pareggio del conto set, e ricominciava a tenere con regolarità i propri turni di servizio, senza grossi patemi. Problematici invece erano i turni di battuta di Bolelli: due erano le palle break annullate nel primo gioco, altre tre, di cui un paio consecutive, venivano sventate nel quinto gioco. Quando ci si cominciava a chiedere come fosse possibile togliere il servizio al 24enne biondo, ecco che nel momento più importante, sul 5-4 in proprio favore, Bolelli tornava ad essere protagonista nel game di risposta e strappava per l'ultima volta il servizio all'avversario.

Chiusa la pratica per 6-7 6-3 6-4, il bolognese potrà cominciare, dopo il meritato e legittimo riposo, a preparare il match di terzo turno, che lo vedrà opporsi a David Ferrer, un avversario piuttosto scomodo che lo scorso anno raggiunse le semifinali di questo torneo. Un match che sarà un banco di prova davvero duro per il nostro portacolori e che verrà disputato nella giornata di domenica.

Al termine dell'incontro abbiamo raggiunto Simone che ci ha rilasciato una breve dichiarazione: "All'inizio ero un po teso. Sai, era la prima volta che giocavo una partita cosi importante...poi piano piano mi sono sbloccato. Nel primo set ho recuperato un break ma poi ho perso il tie-break senza fare neanche un punto, anche perche' lui ha giocato benissimo. Poi il match e' stato sospeso per pioggia una mezz'oretta e mi sono un po ripreso: sono entrato carico e abbiamo iniziato una partita alla pari, in cui tutti e due giocavamo un tennis allucinante...solo bombardate!!! 
Lui di dritto è devastante... ma anche io non scherzavo... Ho anche servito molto molto bene, e lo sottolineo perche nei momenti difficili l'aiuto del servizio e' stato fondamentale. Cosa posso aggiungere: sono veramente felice, anche se non e' ancora finita..."

Djokovic d. Bracciali 7-6 6-4


Fresco di finale ad Indian Wells, Novak Djokovic non voleva di certo sfigurare nella sua prima apparazione sul circuito da top-10. Daniele Bracciali, dal canto suo, sembrava essersi trovato subito a suo agio sui campi di Miami, come testimoniava il 7-6 6-4 rifilato al bielorusso Max Mirnyi.


Ne è infatti uscito un match molto equilibrato, soprattuto nel primo set, dove non si verificava alcun break, ed era l'azzurro a non sfruttare una ghiotta occasione durante l'undicesimo gioco, quando Djokovic si trovava a servire sul 15-40.
Scampato il pericolo, il serbo trovava la forza per indirizzare la partita nella propria direzione, chiudendo il tie break per 7-4.


Come spesso succede, un evento tanto coinvolgente come il tie break lascia strascichi negativi nel giocatore che ne esce sconfitto: era il caso di Daniele, che nel gioco di apertura della seconda frazione, non fronteggiava le due palle break come Djokovic aveva fatto nel primo set, e cedeva per la prima ed ultima volta nel match il proprio turno di battuta
Tanto bastava al serbo per portarsi a casa la partita e la qualificazione al terzo turno, grazie al 6-4 conclusivo e ad una maiuscola prestazione al servizio.


Una prova comunque positiva per l'aretino, che ha giocato punto a punto contro il più quotato tennista serbo: d'altronde, la differenza in questo match si è giocata in quei pochi punti che purtroppo, quasi sempre, vengono vinti dal giocatore più forte.


Iscriviti alla newsletter

Indirizzo email

Nome