INTERVISTA: ANDREAS SEPPI

Inserito il 3 aprile 2006 20:07 da Alessandro Bianchi in Interviste

Seppi aspetta con gioia i tornei sulla terra

Dopo il viaggio negli USA si prepara a casa alla stagione sulla terra

I tornei master negli Stati Uniti (Indian Wells e Key Biscayne) per Andreas Seppi non sono andati secondo le aspettative e sono finiti con delle sconfitte nel primo turno. Per questo non è riuscito ad entrare nei top 50. Con la Coppa Davis tra Italia e Lussemburgo la prossima settima inizia per lui la stagione sulla terra rossa.
Sabato Andreas Seppi dopo tre settimane negli Stati Uniti è tornato a casa. Da lunedì si allena a Caldaro sulla terra rossa. in settimana ha avuto tempo per un’intervista con il giornale “Dolomiten”. quotidiano in lingua tedesca di Bolzano



D: Qual è il tuo bilancio dopo i tornei negli Stati Uniti?
AS: Certamente non del tutto positivo. Mi aspettavo di più. A Indian Wells ho incominciato bene. Probabilmente avrei vinto il match contro Paul-Henri Mathieu, se dopo il 6:2, 3:1 non avesse piovuto.

D: La pioggia non ti porta fortuna.
AS: Si, anche a Roma e Kitzbühel ho perso dopo interuzione per la pioggia. A Indian Wells il giorno dopo ho giocato su un altro campo con delle condizioni diverse. Ed anche Mathieu ha cambiato il suo stile di gioco.

D: Dopo è venuta la semifinale a Sunrise, dove non eri sicuro se giocare o non giocare.
AS: Si, io e Sartori abbiamo valutato a lungo, poi ho deciso che era meglio fare qualche match e non soltanto degli allenamenti. Potevo vincere la semifinale contro A. Martin. Ero avanti 4:1 nel primo set, e nel secondo set dopo un svantaggio di 2:4 sul 5:4 ho avuto due set point. La finale contro Tursunov non sarebbe stata facile, però non si sa mai.

D: E dopo sei andato a Miami.
Sono andato a Miami con tanta convinzione ed il giorno prima del match contro Vincent Spadea mi sentivo molto bene. Poi ho giocato male il mio primo turno di servizio e sul 0:3 c’è stata di nuovo un' interruzione per la pioggia. Nel secondo set ho giocato meglio ed ho avuto anche la possibilità di andare sul 5:3. Potevo fare meglio. Tennisticamente era tutto o.k., anche se non era il mio miglior tennis, i risultati non vanno bene.

D: Proprio nei tornei importanti non vai come vorresti. Perché?
AS: Certamente, sono questi i tornei più importanti dell’anno. Ivan Ljubicic, con il quale mi alleno spesso, per anni era solo intorno alla posizione 30, perché nei gran slam e nei tennis master series arrivava solo al secondo o terzo turno, e questi risultati rimangono per tutto l’anno nel ranking. Però abbiamo giocato soltanto tre tornei importanti, ne rimangono ancora dieci. Si puo cambiare molto.

D: E adesso incomincia la stagione sulla terra. Con quali sensazioni vai sulla terra rossa?
AS: La aspetto con gioia. Dopo qualche tempo fa bene a cambiare la superfice. Adesso mi preparo qui a Caldaro. Sulla terra rossa devi palleggiare più a lungo, quindi devi avere una buona condizione fisica. E devi giocare con più topspin che su campi veloci.

D: La prossima settimana l’Italia gioca contro il Lussemburgo in Coppa Davis ed è favorita. Qual è il tuo pronostico?
AS: Se gioca Gilles Muller, il mio singolo al primo giorno sarà fondamentale. Se non gioca dobbiamo vincere facilmente.

Grazie Andreas per la disponibilità.

Intervista: Stefan Peer, “Dolomiten”
Traduzione: rm55 e voci nella notte per TennisTenn.it

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