Intervista a Gianluca Moscarella, nominato arbitro per l'Olimpiade di Londra

Inserito il 28 novembre 2011 18:08 da Matteo Veneri in Interviste
tennis_007Nominato come unico arbitro italiano alle Olimpiadi di Londra 2012, abbiamo intervistato Gianluca Moscarella.



Intervista realizzata da Matteo Veneri.

Gianluca, ti avevo intervistato a fine 2009 quando eri Silver, a fine 2010 quando sei diventato Gold.. adesso siamo a fine 2011 e cosa è successo?

"Oltre al Gold per il momento non c’è più nulla, sono molto contento di questo mio primo anno da Gold, ho fatto delle belle esperienze. E’ cresciuta la certificazione ed è quindi cresciuta la qualità delle partite, ho fatto diverse semifinali nei tornei Atp e Wta, ho fatto Slam come Roland Garros e Wimbledon, quindi è stato un anno molto positivo. La novità è arrivata settimana scorsa, sono state rese note le selezioni per le Olimpiadi, e sono stato selezionato come unico arbitro di tennis italiano, e sono quindi molto contento di questa scelta. E’ la mia prima Olimpiade."


L’emozione quando ti hanno comunicato questa notizia?

"Tanta emozione, ci speravo un pochino ma è stata una sorpresa. Per i tornei dello Slam e per avvenimenti così importanti gli arbitri non vengono chiamati direttamente, ma si fa una domanda e speri che quella domanda venga accettata. Qui ero in attesa di una risposta, e sono contento che la mia domanda sia stata accettata. Io ho fatto i giochi paralimpici a Pechino 2008 e già quella era stata una grandissima emozione. L’Olimpiade è un torneo diverso, perché i tennisti giocano per la propria nazione, importante soprattutto nel tennis perchè è uno sport molto individualista, il contorno è totalmente diverso. Il prossimo anno ci saranno praticamente due Wimbledon, una bellissima cosa."

In momenti di questo tipo così importanti per la tua carriera ti viene in mente magari quando eri giovanissimo ad arbitrare un torneo di basso livello.. e vedere adesso fin dove sei arrivato?

"Sinceramente io sono molto legato al mio passato, semplicemente perché penso che uno debba sempre ricordarsi da dove è partito, per apprezzare quello che è e per avere sempre la forza di migliorarsi. Certamente ho dei ricordi molto nitidi, mi ricordo come se fosse ieri delle situazioni che mi sono accadute a livello nazionale quando ho cominciato, o magari anche a livello internazionale a livello più basso. Gli arbitri in genere hanno buona memoria, si ricordano molto le cose, così come i giocatori, anche loro hanno un’ottima memoria; si ricordano tornei più piccoli quando magari sono diventati più bravi e famosi. Mi ricordo e sono molto contento perché quello che sto facendo oggi allora era un sogno e sono ovviamente felice di questo."

In Italia sei probabilmente il migliore, altri arbitri italiani che “stanno seguendo le tue orme”?

"No non sono il migliore, però sono quello con la certificazione più alta, questo posso dirlo senza pericolo di essere smentito. Ci sono tanti arbitri bravi in Italia che sono subito dietro di me con una certificazione leggermente inferiore. Ce ne sono che possiedono grandi qualità, non ci sono solo io ad andare a fare tornei all’estero, c’è Nicholas Stellabotte, Daniela Congia, Raffaella Seri, c’è Carmelo Di Dio che è uno dei supervisor più quotati al mondo. L’Italia dunque in questo mondo è ben rappresentata, godiamo di ottima fiducia da parte degli organi internazionali e da parte dei giocatori, due fattori molto importanti."

Complimenti Gianluca, e in bocca al lupo!

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