Internazionali d'Italia: le dichiarazioni dei protagonisti (14 maggio)

Inserito il 14 maggio 2012 17:37 da Matteo Veneri in Interviste
Errani n10Ecco le dichiarazioni dei protagonisti oggi a Roma per la seconda giornata degli Internazionali d'Italia. Le parole di Vinci, Errani, Nadal, Azarenka, Fognini.



Dall'inviato a Roma, Matteo Veneri.

Vinci: “Sono in un ottimo momento, sto bene e arrivo con un ottimo bagaglio in quello che forse è il mio anno migliore. Io e Sara giochiamo insieme da anni, e giocando sempre insieme tante partite ci capiamo all’istante su qualsiasi cosa, dal carattere agli aspetti tattici. Tanto fa anche il fatto che siamo molto amiche, questo è fondamentale nel doppio. Sinceramente non mi fermo a pensare al fatto che a breve potrei scavalcare la Schiavone in classifica, punto a fare bene il mio torneo e poi l’anno è lungo e alla fine tireremo le somme.  La superficie a Wimbledon conta molto, bisogna capire l’erba. Noi in questo periodo siamo cariche per il doppio per le Olimpiadi, perché non avremmo mai pensato di fare questi risultati che sono pazzeschi. Io a Sara dico di tutto, la sfotto in modo scherzoso dicendole che è scarsa, però viviamo il tutto davvero molto bene. Favorite per le Olimpiadi? Le due Williams, Kirilenko/Petrova, Dulko/Suarez, Raymond/Huber, queste le prime che mi vengono in mente, bisogna poi vedere anche le cinesi come si metteranno.”

Errani: “Per quanto riguarda il sorteggio non mi ricordo neanche più quante volte ho giocato con la Bacsinszky, sicuramente però l’ultima l’ho persa. Lei è una giocatrice fastidiosa, soprattutto sulla terra, ma posso dire senza problemi che c’era di peggio come sorteggio. Non ho ancora giocato qui a Roma (conferenza realizzata alle 14.50, ndr), ma sarà sicuramente più lento rispetto a Madrid, anche se le palle sono sempre Dunlop. Il campo di Madrid era scivolosissimo, non si riusciva a stare in piedi. 0 vittorie e 27 sconfitte con le top-10? Non sono ancora al loro livello anche se molte volte sono andata vicina a vincere, e poi non è che se batto una di loro divento automaticamente top-10. Penso di essere una giocatrice costante io, non è che faccio un torneo pazzesco e poi solo primi turni, ma sono costante. A Madrid nella finale di doppio ho avuto un problema all’adduttore che sto trattando da un paio di giorni. Per quanto riguarda il doppio siamo le prime della Race e siamo in fiducia, l’erba non è sicuramente la mia superficie preferita ma proveremo ad arrivarci nel miglior modo possibile. La medaglia a Londra sarebbe un sogno, speriamo di farcela. Mi ricordo a Pechino quattro anni fa, era stupendo, il villaggio andare a vedere il nuoto, vedere Phelps e la Pellegrini.. Noi rispetto agli altri sport abbiamo tanti tornei e tante occasioni per poter far bene. Ogni giocatore sente in maniera diversa le Olimpiadi, io le sento tantissimo, infatti preferisco vincere a Londra che vincere uno Slam, perché è bellissimo poter rappresentare l’Italia al 100%. Serena Williams è la numero uno del mondo in assoluto, è la più forte di tutte.”

Nadal: “E’ stata una buona giornata di pesca in Spagna prima di venire qua, avevo proprio bisogno di un giorno di pausa dopo la sconfitta a Madrid per rilassarmi e stare con la mia famiglia. Adesso devo ri-adattarmi alla terra rossa e a condizioni normali. Proverò a fare il mio meglio, se ci riesco otterrò un buon risultato, altrimenti no. Gli altri giocatori non li vedo come rivali ma come colleghi, perché competiamo nello stesso circuito. Ho parlato pochi minuti fa con Djokovic, con lui ho un ottimo rapporto ma quello che dico a un amico solitamente non lo vado a dire in giro. Madrid è il passato, adesso ho solo l’obiettivo di fare bene a Roma, ho un feeling fantastico con questo pubblico in questo fantastico posto. Abbiamo deciso di usare le stesse palle per tutti i tornei sulla terra e adesso qualcuno decide di cambiare le condizioni di gioco e i campi. Ho avuto un ottimo inizio di stagione, credo che comunque la mia posizione in classifica vada bene e sia quella giusta. Non mi cambia nulla arrivare a Parigi n°1, n°2, n°3 o n°10, per vincere devi comunque giocare il tennis migliore.”

Azarenka, che esordisce con un italico “Buongiorno” in conferenza stampa: “Sono appena arrivata a Roma e non ho ancora provato i campi, quindi non so dirvi le differenze rispetto al torneo di Madrid. Con la Mauresmo è un rapporto eccezionale, al primo torneo sono arrivati buoni risultati e lei era molto soddisfatta. La comunicazione tra noi è buona e si inserisce molto bene nel team, sicuramente andremo avanti a lungo."

Fognini: “C’erano condizioni ambientali difficili, ma per entrambi.  Sono stato bravo mentalmente e sono stato più forte del vento e di questa brutta giornata romana. La chiave vincente da parte mia oggi è stata la solidità, anche quando Baghdatis per variare un po’ ha cominciato a fare dei botta e risposta per mettermi in difficoltà. Vincendo si è sempre più in fiducia, in questi due mesi a causa dell’infortunio ho fatto il doppio del lavoro normale e si è visto. Sono contento di aver giocato una grande partita e spero che domani Lopez e Granollers si stanchino molto. A Parigi ho fatto quarti l’anno scorso, ma se vado con la mentalità di difendere quei punti perdo sicuramente al primo turno, non nego che avrò pressione, ma adesso c’è Roma e poi Nizza, poi ci pensiamo. Ci sono dei pro e dei contro nell’essere stato fermo, perché magari si sarò più fresco quando altri sono logori, però ho perso tornei importanti con in palio tanti punti. Con Perlas sto capendo molte più cose, che magari prima non capivo.”


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