Internazionali d'Italia: le dichiarazioni dei protagonisti (15 maggio)

Inserito il 15 maggio 2012 22:19 da Matteo Veneri in Interviste
Pennetta n07Ecco le dichiarazioni dei protagonisti oggi a Roma per la quarta giornata degli Internazionali d'Italia. Le parole di Brianti, Sharapova, Pennetta, V.Williams, Errani, Vinci, Knapp, Murray, Djokovic.



Dall'inviato a Roma, Matteo Veneri.

Brianti: “Un match molto difficile, lei è una giocatrice tosta ed è in fiducia, ci avevo già perso a Indian Wells ma solamente per 7-6 al terzo. Oggi non sono riuscita ad esprimere il mio tennis, e lei spingeva molto più di me. Ho avuto negli ultimi giorni un problemino muscolare e quindi non mi sono potuta preparare al meglio per questo torneo. Mi manca vincere qualche match e tornare in fiducia. Non sono preoccupata di essere tornata attorno al n°100 Wta perché so di poter tornare ad alto livello. Spero di ritrovare la mia condizione presto.”

Sharapova: “Molto difficile adattarmi alla superficie venendo da Madrid, ho fatto troppi errori all’inizio e cercavo di fare vincenti dalla linea di fondo, ma avrei dovuto spostarmi più avanti. E’ cambiato in meglio il Foro Italico quest’anno, soprattutto il fatto che è stato ingrandito il terzo campo. Il mio campo preferito rimane comunque il Pietrangeli, è meraviglioso. Un difetto? Sono molto testarda, anche se a volte dovrei rilassarmi di più. Pregi? Sono molto umile, mi piacciono le piccole soddisfazioni, e sono sempre ottimista. In italiano ho imparato alcune frasi: cosa fai, come stai, ti amo.”

Pennetta: “Una bellissima partita per me. Ho avuto qualche infortunio, non ho giocato Stoccarda e Madrid per prepararmi al meglioper questo torneo. Anche sull’1-5 nel secondo set ho lottato perché ci credevo. Giocare sul Pietrangeli di oggi mi motivava al massimo, quando sono uscita sembrava avessi vinto il torneo, un calore del pubblico pazzesco. Durante la ripresa dall’infortunio giocavo ogni giorno 5/10 minuti in più, sempre piano piano per non forzare. Il mio pensiero sulla Schiavone? Momento non facile per lei, ha perso molta sicurezza ma questo nel tennis è normale.”

Venus Williams: “Oggi è stato un match non troppo difficile, però è stato bene averlo chiuso così velocemente. C’erano condizioni totalmente diverse rispetto all’ultimo torneo. Se Serena è di un altro livello rispetto alle altre? Lo vedete anche voi quanto è forte, anzi mettiamola così: tutte sono brave, lei è molto brava.”

Errani: “Oggi lei non era in forma, e si vedeva subito dai primi game. Mi sono allenata poco, era meglio riposarmi in questi giorni, ho ancora qualche acciacco fisico. Mi sento bene, anche se fisicamente non sono al 100%, l’adduttore va comunque meglio, mi da ancora un po’ di fastidio ma sicuramente meglio. La Schiavone? Non è una situazione facile per lei, capitano a tutti periodi di crisi e capisco cosa prova, deve semplicemente continuare a provarci, prima o poi la ruota gira. Non punto a diventare la numero uno italiana, sto andando benissimo e spero di continuare, ma non ho questo obiettivo.”

Vinci, in sala stampa molto sorridente nonostante la sconfitta: “Ho avuto tante occasioni nel primo set, nel secondo sono stata più aggressiva, e nel terzo ancora non ho sfruttato molte occasioni. Lei è stata brava, solida e potente, io invece non sentivo la palla. Giocare un derby è difficile, giocarlo da favorita ancora di più, non riuscivo a sciogliermi, ero contratta con il dritto. Condizioni diverse da Madrid, anche se con questo vento e con il gioco di luce e ombra non era facile. Ad inizio terzo set abbiamo giocato bene entrambe, anche perché il sole era mai tramontato. Ho perso ma pazienza, è una partita di tennis, ho ancora il doppio e settimana prossima c’è un altro torneo. A Roma non ho mai brillato, c’è tanta pressione e voglia di dimostrare la classifica che ho. Un pubblico fantastico, tanta gente così è stupendo per noi italiane, siamo contente. Non voglio pensare a Wimbledon, alle Olimpiadi, oppure al Roland Garros, non devo prefissarmi obiettivi ma solamente giocare il mio tennis.”

Knapp: “E’ tutto bellissimo, non era più all’ordine del giorno fare conferenze stampa. Oggi ho continuato ad essere aggressiva anche spingendole sul rovescio e l’ho messa in difficoltà. Mi dispiace averla battuta per il fatto che siamo amiche, la ammiro tanto la Vinci. Nel secondo set sono un po’ calata, soprattutto facevo fatica a risponderle. In questi mesi ho continuato a lavorare con le stesse persone, lavoravo duro. I controlli medici devo continuare a farli per il cuore e per il ginocchio, ma sono tranquilla. Come persona sono cresciuta molto negli ultimi anni con tutte le cose che ho passato, ma anche sul campo sono cresciuta, ragiono di più e ho un maggior numero di soluzioni. Il lavoro paga, sono state due settimane bellissime, ho battuto due top-20. Da due anni e mezzo vivo ad Anzio, parlo in tedesco solo con la mia famiglia quindi ho perso un po’ quell’accento. Mi manca la mia famiglia che è ancora là, ma non mi manca il freddo, ad Anzio anche d’inverno possiamo giocare all’aperto. Ho trovato un ottimo equilibrio coi fratelli Piccari. Domani ce la metterò tutta con la Cibulkova. Ho iniziato a lavorare con Alessandro Piccari, poi mi ha cominciato a seguire anche Francesco quando ha smesso di giocare, mi aiutano anche nella gestione delle emozioni in campo. Ho pensato anche di smettere di giocare, ma sono qua come vedete.” (A fine conferenza stampa un applauso dei giornalisti presenti, fatto partire dal direttore de Il Tennis Italiano, Enzo Anderloni).

Murray: “E’ stato un match molto strano giocato ad alto livello, ho giocato vicino alla linea di fondo campo. Devo ammettere che sono stato un po’ fortunato. A fine secondo set e ad inizio terzo c’era molto vendo, e ci ha condizionati. Nalbandian all’inizio faticava a trovare il timing giusto sulla palla, poi ha alzato il livello del suo gioco. Giocare contro di lui è come affrontare un top-player, ho dovuto adattare il mio gioco. Il vento aveva tolto molta terra dal campo, ed era molto secco.”

Djokovic: "Una buona partita per essere stato un esordio, contro un giocatore pieno di talento e che varia molto il gioco. Un piacere giocare qui a Roma con tutta questa gente. Oltre i Fab Four ci sono altri giocatori che potrebbero vincere, come Berdych, Tsonga, Del Potro o Ferrer, ma siamo solo ad inizio settimana."


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