Fed Cup, Italia-Usa: le dichiarazioni di Errani, Vinci, Barazzutti e del team americano

Inserito il 10 febbraio 2013 20:30 da Matteo Veneri in Interviste
errani vinci 5Ecco le dichiarazioni di tutti i protagonisti di oggi a Rimini per la seconda giornata di Fed Cup tra Italia e Stati Uniti che ha regalato alle azzurre la semifinale.


(foto Ray Giubilo)

Dall'inviato a Rimini, Matteo Veneri.

Sara Errani dopo la sconfitta con la Lepchenko: “Più merito suo o demerito mio? Direi più merito suo. Oggi io giocavo un po’ corto e lei entrava molto bene. Dovevo giocare più profondo e angolato, soprattutto di dritto capivo di non farle male. Lei oggi ha sbagliato pochissime palle, e io ero sempre sotto pressione. Non era facile la situazione odierna dal punto di vista psicologico, ma non è una scusa. Lei aveva sicuramente meno pressione. Non sentivo più pressione perché giocavo qui a Rimini, anzi, il tifo a favore aiuta sempre. Sentivo di non farle male col servizio, mi attaccava anche sulle prime e mi leggeva tutti i colpi”.

Varvara Lepchenko, dopo la vittoria sulla Errani: “Ho battuto tante italiane? Ci gioco sempre sulla terra quindi è normale, la terra è la mia superficie migliore. Mi trovo bene qui a Rimini, mi piace giocare sulla terra, io sono nata su questa superficie. La partita più dura contro una tennista italiana? Forse a Madrid lo scorso anno contro Francesca Schiavone. Non ho cominciato bene il 2013, devo ancora lavorare duro e continuare a migliorare. Quello di oggi il mio miglior match in carriera? Non so proprio dirlo, ogni match è diverso, si gioca in maniera differente. Forse ho giocato meglio lo scorso anno con la Medina Garrigues, ma davvero non riesco a fare la classifica dei miei match migliori. Di certo quello di oggi non è stato il migliore, devo ancora migliorare molte cose per arrivare al top”.

Liezel Huber: “Siamo tutte molto dispiaciute per questa sconfitta, domani mattina comunque quando saliremo sull’aereo per tornare negli Usa ci porteremo dietro questa esperienza”. La Huber ha concluso elogiando il doppio italiano formato da Errani e Vinci.

Mary Joe Fernandez: “Le ragazze hanno dato tutto, la Lepchenko ha vinto i due singolari giocando due grandissimi match. La Hampton oggi ha giocato meglio di ieri, era una sfida per lei venire qui e giocare su questa superficie. Sta crescendo, è nel pieno del suo processo di crescita. Il punteggio del doppio stasera è stato molto severo, trovo che Lepchenko e Huber abbiano giocato bene”.

Sara Errani dopo la vittoria in doppio: “Oggi Roberta ha fatto numeri pazzeschi. Sono contenta perché adesso in semifinale giocheremo in casa, certamente meglio che giocare là”.

Roberta Vinci: “Direi che è stata la giornata più bella della mia carriera tennistica. Ero molto stanca, ieri sera ero in condizioni pietose. Oggi ho dimostrato grande cuore e personalità, siamo una grande squadra. Stamattina mi sono scaldata un po’ in campo per le 11, ma senza per poco, non volevo sforzare troppo la gamba. Poi ieri sera ho fatto massaggi e terapie in hotel fino a mezzanotte. Avevo dolore al quadricipite e ai piedi. Stamattina ho bevuto tanto e mangiato per attivarmi. Nel secondo set del singolare ho avuto un calo, ero molto stanca e avevo paura di farmi male, cercavo di accorciare gli scambi. Quando Sara ha perso il singolare l’ho abbracciata, e le ho detto di prepararsi per il doppio. Stamattina al risveglio non ero in ottime condizioni, avevo forti dolori alle gambe, ma dovevo muovermi un po’ per farle sciogliere”.

Corrado Barazzutti: “Se Sara avesse vinto in singolare avrebbe giocato la Knapp? Bho, Roberta è la singolarista. Però quando Sara ha perso era scontato che giocasse Roberta. Un plauso a Parra e a tutto lo staff medico per aver rimesso in sesto la Vinci. Roberta caratterialmente ha reagito come una grande campionessa. Un grande carattere e una stoffa da campionessa, la vittoria in singolare le ha dato energie nuove. Hanno giocato entrambe un doppio straordinario, ma Roberta ha fatto 2/3 cosucce a rete eccezionali. Sono entrate in campo con lo spirito di due guerriere, giocano in maniera perfetta, si conoscono a menadito. Cerco quasi di non disturbarle mentre giocano, sono il doppio più forte del mondo. Comunque Huber e Lepchenko mi sembravano un doppio ben attrezzato. Sara e Roberta però sono ragazze che anche nelle difficoltà che si presentano ci sono sempre”.

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