Interviste a Galimberti,Crugnola e Vittur

Inserito il 23 giugno 2006 20:46 da Redazione in Interviste
Nella giornata dedicata ai quarti di singolare e alle semifinali di doppio del challenger di Milano, abbiamo intervistato Alex Vittur, Giorgio Galimberti e Marco Crugnola.

MV: Matteo Veneri

AV: Alex Vittur

Durante Navratil/Crugnola – Galimberti/Levi al challenger di Milano sugli spalti abbiamo notato la presenza dell’ormai ex tennista Alex Vittur e abbiamo approfittato della sua disponibilità per porgli qualche domanda.


MV: ciao Alex, come mai ti trovi qui all’Harbour questa settimana?

AV: a parte che studio qua a Milano quindi sono qua per lo studio, poi c’è un mio amico, che si chiama Giorgio Galimberti, che sta giocando il doppio quindi lo seguo un po’.

MV: ormai hai smesso di giocare da circa un anno, se non sbaglio. Se vuoi dirci i motivi legati a questa scelta.

AV: il motivo soprattutto è che mi sono trovato a 21 anni n°500 del mondo, ogni giocatore si trova in un arco di tempo in certe circostanze dove decidi o di continuare e di tentare di andare avanti o di chiudere l’attività del tutto o solo parzialmente, io farò un’altra scelta di vita, è tutto qua, io non gioco più, gioco solo la serie A.

MV: infatti qualche settimana fa mi ricordo di averti visto nelle quali del Garden, perché? È il circolo dove giochi?

AV: no, gioco per la società Max Giusti team che è il Real Sporting Club sempre a Roma e visto che quella domenica abbiamo giocato giù, quindi in casa, c’era la possibilità di giocare il torneo del Garden e l’ho fatto.

MV: ho sentito che ora stai studiando economia e commercio, in futuro hai intenzione di intraprendere la carriera di maestro di tennis?

AV: no, non credo.

MV: ok, grazie mille e in bocca al lupo per il tuo futuro.

AV: crepi.



Alla fine della partita di doppio abbiamo avvicinato Marco Crugnola.

MV: Matteo Veneri

MC: Marco Crugnola


MV: ciao Marco, cosa è cambiato nel tuo gioco se è cambiato rispetto all’anno scorso?

MC: di fondamentali non è cambiato niente, un po’ più di consistenza nel colpo, un po’ più di fiducia nelle mie potenzialità, poi la maggior abitudine a giocare a certi livelli, comunque l’anno scorso giocavo solo futures, questo è il mio 3°challenger e mi sto accorgendo che comunque bene o male posso giocare, ci posso stare qua.

MV: fisicamente ti senti pronto per competere a livello challenger visto che i colpi lo sono?

MC: fisicamente c’è ancora da lavorare tanto, qua ho avuto un calo fisico ma non so ancora se è dovuto alla mia mancanza di allenamento oppure se è solo il caldo o il cambio di stagione, ora andando avanti vedrò e ti saprò dire maggiormente.

MV: hai accennato al calo fisico avuto qui, cosa è successo nel match con Aldi? Quel crollo improvviso, 11 games consecutivi di Francesco.

MC: ho risentito della fatica delle qualificazioni, il giorno prima ho giocato 3 ore e 20 da mezzogiorno alle 15:30 comunque 7-6 al 3°, poi la tensione. E poi comunque quando perdi 4 match points perdi un po’ di fiducia, in più ho perso anche il campo, lui ci ha creduto.

MV: il tuo obiettivo per fine anno?

MC: il mio obiettivo prefissato era andare a fare le qualificazioni agli Australian Open, adesso vediamo se ce la faremo.

MV: e invece i tuoi prossimi programmi? Che tornei farai?

MC: adesso continuerò a fare 2 futures, poi penso e spero di fare solo challenger.

MV: Riccardo Marcon tramite il forum di tennisteen mi ha detto di chiederti se stai continuando gli studi nonostante i fitti impegni o l’esame di spagnolo ti ha dato alla testa?

MC: (risata) innanzitutto appena senti riky salutamelo, l’esame di spagnolo digli che è ancora lì da fare e mi sta facendo impazzire (altra risata), ho dato un esame questo inverno, adesso ne darò due a settembre e poi penso ancora due a gennaio.

MV: un’ultima cosa, Riky è un pallettaro?

MC: (risata molto lunga) eh si, riky me lo ricordo bene.

MV: ciao marco e grazie.

MC: ciao, grazie a te!


Alla fine del match di doppio abbiamo posto qualche domanda anche al davis-man Giorgio Galimberti.

MV: Matteo Veneri

GG: Giorgio Galimberti


MV: ciao Giorgio, parto col farti i complimenti per l’ottima partita odierna e la finale di doppio raggiunta.

GG: grazie.

MV: come mai non hai fatto le quali di Wimbledon?

GG: è un periodo nel quale sto cercando di carburare un pochettino in singolo sulla terra rossa, non essendo mai stato un amante dell’erba di Wimbledon, non avendo mai avuto gran piacere a giocare le qualificazioni di Wimbledon, ho detto: quest’anno proviamo a stare qua, giocare un torneo a Milano vicino a casa mia e cercare di entrare un po’ in forma sulla terra. Purtroppo qui nuovamente ho perso al 1°turno nonostante a Lugano avessi passato 3 turni di quali molto bene anche battendo Di Pasquale che qui sta andando avanti, insomma giocando bene. Qui invece ho perso una partita con sto americano Odesnik che non conoscevo, mi ha messo un po’ in difficoltà. Vabbè, ora comunque sono in finale in doppio, cerchiamo almeno di portare a casa il doppio come settimana scorsa a Lugano, se non altro portare a casa qualcosa.

MV: quindi le quali degli Us Open le andrai a fare?

GG: le quali degli Us Open al 100%, le ho sempre fatte, è il mio torneo preferito, mi sono qualificato 3 volte, ho vinto 2 volte il 1°turno, insomma l’Us Open è un po’ la mia seconda casa quindi non mancherò.

MV: adesso una domanda un po’ impegnativa, perché giochi alla pari con tutti ma spesso vai a perdere con alcuni a te inferiori?

GG: eh bè, è una domanda molto difficile. Onestamente ho avuto un periodo altalenante, l’anno scorso ho fatto la seconda parte della stagione da luglio in poi molto bene vincendo un challenger, giocando bene gli Us Open e facendo degli ottimi match e l’inizio dell’ anno un po’ cosi altalenante. Adesso mi sento che il tennis sta migliorando, devo un attimino carburare, c’è anche il discorso mentale, un po’ di fiducia che viene vincendo le partite quindi portiamo un attimo pazienza che la stagione è ancora lunga.

MV: credi di poter tornare intorno alla 120°/140° posizione mondiale?

GG: sono 190, non mi sembra che 140 sia cosi lontano, è un torneo fatto bene. Quindi è una domanda che mi sembra scontata la risposta. Se mi chiedi entrare nei primi 100 è già una domanda più difficile perché non ci sono mai arrivato, sono arrivato 115 e ci sono stato per due anni e non vedo quale sia il problema.

MV: come ti senti fisicamente?

GG: sono integro, anzi, non ho problemi alla schiena, il dottor Di Giacomo mi ha sistemato la spalla che mi ha dato problemi dopo la coppa davis col Lussemburgo,è da una settimana che sto al 100%, prima ho sempre avuto dolori, praticamente mi sono fatto dieci scatole di Voltaren negli ultimi tre mesi quindi non era il massimo della vita, adesso sto bene, non ho bisogno di medicinali per stare bene e cosa posso chiedere di più.

MV: i tuoi prossimi programmi?

GG: Reggio Emilia, Biella, Mantova dove difendo la vittoria, Rimini, Umago, Sopot e poi andrò in America.

MV: l’ultima cosa, cosa ti aspetti da questa seconda metà di stagione?

GG: se non altro voglio riconfermare qualche risultato, mantenere la classifica sotto i primi 200 del mondo e tornare almeno sul 60 in doppio, adesso se vinco domani il torneo dovrei andare 85 in doppio, vorrei stare 60/50 per poter giocare tranquillamente i grandi slam con chi voglio io senza dover fare i compromessi: gioco con uno, gioco con l’altro per paura di entrare.

MV: ok, grazie mille, in bocca al lupo per la finale domani.

GG: crepi, grazie a te. Ciao


Matteo Veneri – tennisteen.it




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