Intervista ad Adriano Biasella

Inserito il 7 ottobre 2007 22:49 da Matteo Veneri in Interviste
Oggi ad Arese durante il match di serie A1 tra la città lombarda e il Bassano abbiamo avvicinato il tennista romano Adriano Biasella che ci ha raccontato molti aneddoti curiosi e la sua storia.

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MV: Matteo Veneri
AB: Adriano Biasella

MV: Adriano.. ormai su internet sei diventato molto famoso per la tua sfilata con Djokovic a Montreal.. ci potresti raccontare quell'episodio?
AB: Beh quello è stato divertente, abbiamo fatto questa sfilata perchè eravamo al torneo io e Stefano Ianni, tra gli altri c'erano, Blake, Bjorkman, Baghdatis e alla fine della sfilata Djokovic ha detto "Dai dai, usciamo in mutande", nessuno ci voleva andare, c'era Blake che aveva scommesso 100 dollari che lui non ci andava, allora Djokovic cercava qualcuno con cui andare perchè da solo si vergognava, allora io gli ho detto "Ahò ci vengo io", lui è rimasto stupito, siamo usciti e ovviamente tutti sono rimasti un pò stupiti.

MV: Guardando la tua biografia.. vediamo che ti sei laureato negli USA e poi hai iniziato a fare il professionista.. prima di questo però cocsa faceva adriano biasella?
AB: Ho fatto il liceo in Italia, poi sono andato a vivere due anni a Barcelona e mi sono allenato nell'Accademia di Emilio Sanchez, dopo di che ho deciso di andare in america a fare l'università nel 2001 e mi sono laureato in Relazioni Internazionali a Los Angeles nel 2005. Poi ho ricominciato a giocare a livello internazionale e quest'anno è stata una buona annata.

MV: come hai detto appunto quest'anno è stato sicuramente il migliore per te.. cosa ti ha permesso di fare questo salto in avanti in classifica?
AB: Io penso perchè sto iniziando a giocare con più continuità, sai questi ragazzi è da quando c'hanno vent'anni che giocano, oggi siamo tutti 26-27 anni, loro hanno avuto un pò più di tempo, di esperienza, io l'anno scorso ho giocato per il primo anno seriamente e non ho fatto un gran che anche a causa di un infortunio. Quest'anno ho trovato più continuità tennisticamente e infatti ho raggiunto l'obiettivo di entrare nei 400.

MV: Dove farai la preparazione invernale?
AB: Sto ancora decidendo, o vado in America o sto qui in Italia.

MV: Secondo te dove si gioca meglio.. negli USA o in Italia?
AB: Negli stati uniti è un pò più facile perchè le strutture sono migliori, per esempio in florida o in california il clima è ottimo e quindi è più facile trovare le condizioni ideali per un giocatore. Qui in Italia ti devi creare tu una situazione perchè le strutture sono quello che sono, ci sono i problemi dei soci, dei circoli, però ci sono dei bei gruppetti.

MV: Visto che viaggi molto.. qualche episodio curioso che ti è successo in uno dei tuoi viaggi?
AB: Più che curiosi, diciamo divertenti e li ho avuti quando sono andato con Stefano Ianni negli Stati Uniti ci siamo divertiti molto quando eravamo in Florida a Miami, perchè uno al di la del tennis fa anche qualche seratina.. ed è stato divertente.

MV: Ormai parlando con diversi tuoi colleghi è noto che a fare una stagione di soli ITF e Challenger non c'è praticamente possibilità di guadagnare.. se non con i campionati a squadre.. ma uno come te.. come fa a permettersi così tanti viaggi?
AB: Beh non sono ricco quindi un pò con il campionato a squadre con le quali ti spesi la maggior dell'anno, poi se vai bene nei futures più o meno riesci a rientrare con le spese, è ovvio che non ti puoi permettere un coach o qualcuno che ti segua.

MV: Dalle foto.. si vede che vesti sempre Nike.. hai un contratto con la casa americana?
AB: No ho un amico in America che mi passa un pò di roba e poi quando ho bisogno ho uno sconto particolare.

MV: Adriano fuori dal campo? Come passa il suo tempo libero?
AB: Mi piace andare al cinema, mi piace stare all'aria aperta, magari fare una passeggiata per il centro di Roma, d'estate andare al mare in spiaggia stare con gli amici.

MV: Navighi spesso su internet?
AB: Non spessisimo, non sono un fan di internet.

In conclusione di intervista abbiamo anche chiesto ad Adriano se avesse mai conosciuto, o avesse notizie, di Luigi D'Agord, tennista italiano laureatosi negli Stati Uniti che gioca solamente in America, ma purtroppo non ci ha saputo dire niente.

Ringrazio Adriano per la disponibilità e la gentilezza nel concedermi questa intervista.

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