Intervista ad Ale Motti

Inserito il 22 dicembre 2007 16:47 da Giuseppe Anselmo in Interviste
Alessandro Motti ci racconta la sua stagione, gli obiettivi per il futuro e...tanto altro ancora.

TennisTeen - Image

A.M. = Alessandro Motti
G.A. = Giuseppe Anselmo

G.A.: In molte squadra di Davis (prima fra tutte gli USA), i doppisti non devono essere obbligatoriamente anche fra i primi in singolare. Tu sei il 4° italiano nello “Stanford ATP Double Ranking” (occupa la posizione 122 ATP, ndr), è vero che in Italia questa filosofia non è ancora arrivata, ma hai mai sperato in una convocazione Davis?

A.M.: Non ho mai sperato in una convocazione in Davis, visto che in classifica ci sono davanti a me altri 3 giocatori e penso che come valore il vero numero 1 sia Bracciali. Se la mia classifica dovesse migliorare, allora la situazione sarebbe diversa. Dovrebbe esserci da parte di tutti piu' interesse a provare doppi italiani anche in giro per tornei, cercando di trovare l'affiatamento, che in doppio e' fondamentale. 

G.A.: Hai le idee molto chiare sul doppio (e come migliorarlo)…sicuro di non strizzare l’occhio alla Davis?
 
A.M.: Sto cercando di migliorare il mio ranking, la Davis potra' essere solo una conseguenza

G.A.: Nel 2004 sei arrivato alla posizione numero 536 ATP in singolare. Quest’anno hai battuto A.Giraudo, e lottato con G. Naso e M. Pedrini, tuttavia ora sei senza ranking in singolare. Come hai maturato la decisione di dedicarti principalmente al doppio? Perché?

A.M.: La scelta e'arrivata da sola..quando sono arrivato alla posizione 536 ATP ho provato a giocare maggiormente challenger per poter cercare di salire anche in doppio. Putroppo le classifiche si sono sempre piu' distanziate e non ho racimolato punti nei sempre meno tornei futures giocati. Comunque sono sempre stato dell'idea che uno prima o poi deve passare dai Challenger..potevo arrivare un po' piu' avanti giocando piu' Futures, ma alla fine i conti si fanno nei Challenger. Un'altra cosa che ha influenzato, e' che in doppio mi sono sempre divertito piu' che nel singolare, avendo un compagno con cui scherzare e condividere la partita. 

G.A.: Forse chiederti con chi ti trovi meglio in doppio, ti metterebbe in difficoltà. Allora, ti chiedo qual è la tipologia di giocatore con cui giochi meglio.

Ho giocato con talmente tanti partner, che ormai non lo so piu' con che tipologia di giocatore mi trovo meglio. Forse la cosa piu' importante e' che si muova bene a rete e che sia italiano

G.A.: Ti faccio una domanda di rito…come preparerai la prossima stagione, e quali obiettivi hai?

A.M.: Mi preparero' piu' o meno come l'anno scorso con 6-8 settimane di allenamento, magari faro' qualche esercizio piu' specifico per il doppio. Per quanto riguarda gli obiettivi, entrare nei top 80 ATP di doppio e continuare a migliorare nel gioco in singolare.

G.A.: Tutti i giocatori italiani giocano i campionati a squadre. Tu per quale team giochi? Ti cimenti solo nel doppio, o anche nel singolo? Credi che siano utili per i giocatori i campionati a squadre?

A.M.: Io gioco (sia il singolo che il doppio) per il mio circolo, dove sono socio, il CT Reggio Emilia (campionato di A2, ndr). Penso che siano utili dal punto di vista economico e a me personalmente piace giocare a squadre e ancora di piu' per la squadra della mia Citta'.

G.A.: Cosa ti piacerebbe fare dopo aver finito l’attività agonistica?

A.M.: proseguire nel tennis..


Un grazie ad Alessandro Motti, per averci dedicato quest’intervista.

Giuseppe Anselmo

Iscriviti alla newsletter

Indirizzo email

Nome