“VERDI” DAI MILLE COLORI

Inserito il 25 novembre 2005 22:04 da Alessandro Bianchi in Interviste
Eravamo intorno alla metà degli anni 90, e i vialetti del Circolo Tennis Spezia erano illuminati dagli zampettamenti di una bambina allegra e spensierata. A rivederla oggi, un paio di lustri dopo, di quella bimba sono rimasti solo gli occhioni azzurri, specchio di un’ anima forte e già capace di emozionarsi davvero: “Giusto oggi riguardavo le foto di quando ho iniziato…”, ci racconta appena seduti in un bar della sua città natale, (dove torna sempre più di rado)…e l’ azzurro inizia a brillare.

Bene, Verdiana, iniziamo da qui: raccontaci dei tuoi inizi.
“Ho iniziato a 6 anni con il maestro Roberto Ferro, al quale sarò sempre grata per l’ impostazione classica che mi ha trasmesso…Il primo maestro non si scorda mai! Dopodichè sono stata seguita da Benedetti prima e da Trivelloni poi, finchè a 14 anni ho fatto la scelta di “provarci seriamente” con il tennis, allontanandomi da casa pur di inseguire il mio sogno

“Provarci seriamente” vuol dire attenersi a regole piuttosto rigide: la tua giornata tipo a Cividino?

Dura: sveglia alle 7.20, ed alle 8.30 sono già al lavoro. In totale faccio 3 ore di tennis ed altrettante di preparazione fisica. In più ho l’ obbligo di correre 40 minuti al giorno per migliorare la fase aerobica. La giornata si conclude alle 18.30, ma vivendo da sola (attualmente convivo con un’ altra giocatrice, la Di Lauro) mi preparo la cena e, quando riesco, studio. Sono infatti iscritta al liceo linguistico”.


Sei ancora juniores, ma ti chiedo già un primo flashback per individuare i momenti più belli della tua vita tennistica.

Direi proprio i quarti di finale al Roland Garros junior. Per il risultato, per l’ ambiente, per la possibilità di condividere lo spogliatoio con le top-players”. Poi, qualche minuto dopo, mentre si parla d’ altro, ecco il flash più istintivo, meno razionale e per questo più bello. “Sai, ora che ci penso, mi è rimasta dentro la vittoria in doppio al 10.000$ di Ciampino in coppia con Giulia Meruzzi. Sia perché è stata la mia prima vittoria a livello ITF, sia perché Giulia è una mia grande amica. Le voglio un bene dell’ anima”.


Tra le tue avversarie attuali chi ritieni abbia maggiori potenzialità?
“Dico Michaella Krajicek. E’ molto completa, mette la palla dove vuole. Ma in generale devo dire che le ragazze dell’ Est ci stanno davanti: i loro coach le massacrano! Io non so se ce la farei con un allenatore russo…”

Il tuo futuro. Progetti immediati e…sogni!
“Nel 2005 ho ridotto moltissimo i tornei juniores per concentrarmi sull’ attività WTA. Partendo dal numero 672 del ranking, l’ obiettivo era entrare tra le prime 400, e in qualche modo è stato centrato. Adesso speriamo di fare un’ ulteriore salto di qualità!. Il mio sogno, sin da bambina, è  vincere Wimbledon. Infatti, l’ anno scorso, prima di scendere in campo per l’ under 18, ero letteralmente terrorizzata!”

 I tuoi idoli?
“Attualmente Henin e Federer. Devo spiegare il perché? In passato Hingis e Muster, anche se tuttora mi domando che c’ entrasse Muster!”


Che tipo di giocatrice sei?

“A tutto campo. Ho un bel rovescio (a una mano!), mentre il dritto, con il quale copro il 70% circa del campo, “fa male”. Bene anche il gioco di volo, ma a rete  devo essere più concreta. Devo invece lavorare sul servizio, c’ è ancora qualche difetto da eliminare. Ma devo dire che come giocatrice mi piaccio!”.


 I 4 aspetti del tennis: tecnico, tattico, fisico e mentale. Datti un voto su ciascun punto.
 “Vediamo…Tecnico: 8, con potenzialità inespresse sul servizio. Tattico: 7, mi piace imporre il mio gioco ma so sempre cosa devo fare, mi so adattare alla situazioni. Fisico: 5,5. Migliorare qui è la mia scommessa. Soprattutto negli spostamenti laterali e sulla resistenza: sul 5 pari al terzo ho perso un po’ troppe partite. Mentale: 6,5. A volte mi lascio andare, ma sono molto grintosa. Credo che con l’ esperienza questo aspetto non possa che migliorare”


Ti intimorisce il passaggio da junior a pro, storicamente una croce per i giovani azzurri?

“Decisamente no. Inoltre non penso che le metodologie di allenamento siano molto diverse rispetto a quanto sto facendo ora. Anzi, senti questa: una ragazza tedesca, venuta a Cividino in prova, stremata dopo gli allenamenti, mi ha chiesto “Ma come fai a reggere questi ritmi?”  


Ora parlaci un po’ di te. Ti pesa una vita così diversa dalla quella dei coetanei?
“Un po’ si, ma non troppo. Sono molto concentrata sui miei obiettivi. E comunque ho il mio circolo di conoscenze e trovo i miei spazi. Sono una vera casinista: sempre  allegra, mi piace ridere e scherzare. E credo di avere un carattere forte, che mi consente di mascherare bene i miei stati d’ animo e che mi ha permesso di superare alcune vicissitudini personali. Follie? Qualcosina, sempre in nome dell’ amicizia, valore in cui credo molto”

 Hai un soprannome? Hobbies ed interessi oltre al tennis?
“Il mio soprannome, sin da piccola, è “Verdi”, Il mio attore preferito è Tom Cruise e amo passare ore al telefono (Meruzzi, sei all’ ascolto?). Ma la mia passione più grande è la musica di Max Pezzali. Sono cresciuta emozionandomi ascoltando le sue canzoni. Il mio album preferito è Love/Life”.

Bene così, Verdi. Nel tuo album preferito Max cantava: “Non so se la rotta è giusta / o se mi sono perduto / ed è troppo tardi per tornare indietro”. A noi la rotta sembra quella giusta, in attesa che anche tu possa dire, come lui: “Ci sono anch’ io”. Nell’ elite del tennis, ovvio.

Riccardo Bisti


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