Paolo Lorenzi: "Ad Alessandria ho vinto un torneo incredibile."

Inserito il 16 giugno 2008 11:26 da Matteo Veneri in Interviste
Intervista esclusiva a Paolo Lorenzi, poco prima di partire dopo la sconfitta al challenger di Milano. Paolo ci parla del suo torneo milanese, e analizza tutta la sua stagione, con qualche critica anche al nostro editorialista Diego Stocchi. Il tutto raccolto in un'intervista di Matteo Veneri.

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Intervista a cura di Matteo Veneri.

Allora Paolo, cominciamo con quello che mi stavi dicendo poco fa. Non sei d'accordo sulle pagelle del nostro editorialista Diego Stocchi?
No, mai. Mi tratta sempre malissimo (ride, ndr). Anche quando mi ha dato 8,5 mi ha fatto un commento bruttissimo, caspita, avevo vinto un challenger, e vabbè.. pazienza.

Parlaci del tuo torneo qui a Milano, subito sconfitto. Cosa è successo?
Io ho giocato non benissimo, ho giocato normale però. Lui ha giocato molto bene, io sapevo che poteva giocare bene perchè è un giocatore che ha vinto un paio di challenger, e quindi è un bel giocatore, magari delle volte non ha voglia; però credo che lui abbia giocato meglio di me.

Partiamo con l'analisi della tua stagione. Trasferta australiana non memorabile, secondo turno in Nuova Caledonia e primo turno di quali agli Australian Open.
Secondo me ad inizio anno stavo giocando anche abbastanza bene, poi ho perso in Nuova Caledonia 6-4 al terzo e invece in Australia ho proprio giocato male. Poi sono andato in Cina e le cose sono migliorate un pò.

Infatti, due semifinali futures e quarti di finale a Guangzhou perdendo sempre dai francesi...
Si, purtroppo.

Poi sei tornato in Italia, hai vinto Trento, e sei stato a Dubai. Com'è passare da una settimana all'altra da un future a un torneo Atp di quel livello?
Il problema di Dubai è che ho saputo che entravo all'ultimo momento. Sono arrivato il venerdì mattina, però ho perso 6-3 al terzo e stavo giocando bene. Infatti poi in Sud America ho giocato bene, ho fatto un pò il giro del mondo in quel periodo..

Hai fatto la semi a Salinas, perdendo poi 7-5 al terzo da Miranda. Gran torneo.
Si, lì poi ho giocato bene bene. Nei quarti ho battuto Schwank, stavo giocando un buon tennis. Anche le settimane dopo ho giocato bene; ho perso da Puerta poi ho fatto quarti contro Dabul che aveva appena vinto il torneo, quindi credo di aver giocato un buon tennis.

Secondo turno a San Luis Potosi perdendo da Puerta. Che effetto ti fa giocare contro un giocatore che avrebbe dovuto essere squalificato a vita per doping, e invece è ancora in campo?
Queste sono cose un pò strane, che non si capiscono tanto. Un giorno gli danno la squalifica a vita, poi otto anni, per poi rientrare in campo dopo un anno e mezzo. Ora non so come funziona con l'Atp, però è un pò strano.

Poi ci sono stati i quarti a Leon appunto, e sei tornato in Italia e non ci sono stati grandi risultati, a parte la sconfitta al Foro Italico solamente per 7-5 al terzo contro Nico Lapentti. Raccontaci quella partita.
Quella partita là secondo me l'ho giocata molto molto bene. Il problema è che sul 5-5 al terzo mi sono presi i crampi, però ho giocato bene. Devo dire che non sono stato nemmeno fortunatissimo nei sorteggi, perchè ho quasi sempre beccato la testa di serie. Prima di Parigi ho beccato Rochus, poi avevo preso Lapentti a Roma. Non stavo prendendo benissimo, poi non credo proprio di aver giocato bene nell'ultimo periodo prima di Alessandria.

Poi altro Slam, secondo turno di quali a Parigi...
Si, Marc Lopez a me da particolarmente fastidio. Ci conosciamo bene perchè giochiamo a squadre insieme e lui sa come giocarmi e io faccio fatica a giocare con lui.

E poi eccoci al grande risultato. Vittoria ad Alessandria, tutte partite molto combattute contro grandi avversari, tra la pioggia che è venuta giù e quella finale incredibile con Simone (Vagnozzi, ndr)...
Ad Alessandria è andato tutto bene, ero andato senza grosse aspettative perchè venivo da un periodo che non era un granchè e poi partita dopo partita sono stato sempre in recupero. Perchè alla fine con Cipolla ero sotto set e break, con Dolgopolov ho avuto tre set-point, con Ungur ero 3-0 sotto al terzo, sempre in rimonta.

E quella finale pazzesca con Simone?
Con Simone ero avanti io nel primo, poi era avanti lui nel secondo, e chi era avanti dava sempre la chance all'altro per rientrare, e alla fine in lotta poteva succedere di tutto. Poi lui per fortuna ha avuto i crampi e per me è stato un pò più facile.

Poi special exempt a Sassuolo e hai perso subito con Gimeno, stanchezza?
No, con Gimeno io quel giorno ho servito male, credo perchè fossero cambiate le palle. Quindi non ho giocato bene, poi qua (a Milano, ndr) ho giocato meglio che a Sassuolo solo che l'altro ha giocato parecchio bene. Adesso vediamo un pò, spero di fare qualche risultato.

In conclusione, i prossimi programmi?
Farò Wimbledon, Reggio Emilia, poi Cordoba in Spagna, e poi non so, vediamo dove entro.

Un ringraziamento particolare a Paolo, sempre molto gentile e disponibile.

Matteo Veneri


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