Intervista a....Federico Torresi

Inserito il 31 agosto 2008 19:15 da Redazione in Interviste
Durante il future di Este, in cui è arrivato in finale, abbiamo intervistato uno dei giocatori piu' in forma del circuito itf, il marchigiano Federico Torresi.

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Ciao Federico, hai chiuso l’anno giocando molto bene, e negli ultimi mesi hai vinto 2 futures negli ultimi mesi. Forse la tua miglior stagione fino ad ora.
Avvicinandomi ai 28 anni, finalmente sto capendo di piu’ quali siano le mie possibilità e capacità. Ho fatto dei lavori specifici per migliorare delle cose tecniche, ma niente di stravolgente. Fondamentalmente è cambiato l’atteggiamento di stare in campo e fuori.

Di mezzo c’è stato un infortunio…
Ad inizio anno ne sono stato condizionato, anche perchè è arrivato inaspettatamente. La preparazione invernale è stata ottima, infatti ero carichissimo per iniziare la trasferta in Cina, solo che appena ho messo piede in terra Cinese, mi sono storto la caviglia, il che ha compromesso la trasferta e mi ha procurato uno stop di 2 mesi per la riabilitazione, il tutto senza potermi allenare. Ho provato anche a giocare senza allenarmi, ma….alla fine l’infortunio si è prolungato fino a Maggio. Da Maggio, grazie anche all’aiuto di un osteopate che mi ha sistemato un po’, ho avuto meno dolore ed ho iniziato giocare partite su partite. Mi sentivo in forma, ed abbastanza tranquillo nonostante non avessi giocato praticamente per metà anno. Ho preso consapevolezza di poter fare quei risultati che avrei voluto ottenere qualche anno fa.

Dopo la Cina sei andato in Messico, con Petrazzuolo e Lorenzi. Vi allenate assieme?
Si, con Paolo mi sono allenato diversi anni. Quest’anno, da Gennaio è arrivato anche Giancarlo, con il quale siamo amici, abbiamo un bellissimo rapporto ed anche lui sta facendo molto bene. Sono contentissimo del fatto che sia arrivato, ha portato un qualcosa in piu’ al gruppo.

I Migliori risultati li hai ottenuti sul veloce, in passato i quarti a Recanati, il satellite vinto in India, e quest’anno avevi iniziato la stagione per andare a giocare sul veloce in Cina. Qual è la tua superficie preferita? Il tuo gioco ben si adatta anche alla terra.

Fino a qualche anno fa ti avrei risposto sicuramente “veloce”, anche vedendo in risultati. Da ragazzino mi sono allenato tantissimo sul veloce, proprio a Recanati, quindi quello era il torneo in cui giocavo sempre bene, ed effettivamente ottenevo migliori risultati. Ora, però, mi rendo conto che il mio gioco si adatta di piu’ sulla terra, anche perché sto bene fisicamente, ho preparato degli schemi che mi danno piu’ fiducia e sicurezza, quindi io adesso preferisco giocare lì.

Il tuo miglior risultato a Recanati, città dove sei cresciuto tennisticamente. I quarti raggiunti lì ti hanno fatto provare la piu’ bella emozione della tua carriera, o c’è stato qualcos’altro?

La partita nei quarti è stata speciale, perché giocavo di fronte a tantissima gente, dove mi conoscono tutti ed ho vinto contro un giocatore che adesso è tra i primi 100 al mondo (Stakhovsky, ndr). Quindi mi ha regalato grandi emozioni, però la piu’ grande l’ho avuto l’anno scorso nei campionati a squadre, nella Final Four a Torino, dove mi sono ritrovato a giocare un doppio decisivo contro Capri in un’atmosfera dove non avevo mai giocato. E’ stata una cosa pazzesca, abbiamo perso un match incredibile, ma le emozioni piu’ forti le ho avute in quella partita.

Sei a ridosso dei 400 ATP, qual è la tua programmazione futura per quest’anno e per il prossimo.
Adesso credo di giocare ancora un paio di futures, per fare piu’ punti possibili, in modo da difendere anche gli ultimi punti che mi sono rimasti, e poi giocherò i Challenger di Todi e Napoli. Dopo riprenderà la serie A, e mi preparerò bene per fare un bellissimo inizio di stagione, visto che da Gennaio a Giugno non ho praticamente nulla da difendere. Sarebbe un bell’obiettivo giocare le qualificazioni agli Australian Open, o il Roland Garros. Non mi dispiacerebbe, alla fine gioco per quello....

Periodo invernale, ci sono anche i campionati a squadre. Tu gioco per il TC Bassano. Per voi giocatori è un “impedimento” non poter fare una stagione piena in giro per tornei?
A me piace giocarli, mi piace lo spirito di gruppo, far parte di una squadra. Inoltre a Bassano ho molti amici, quindi è molto piacevole. Comunque, nel caso di molti giocatori bisogna conviverci, bisogna farli per forza perché per giocare a tennis ci vogliono molti soldi e quindi bisogna giocare i campionati a squadre, ovviamente per la maglia del circolo per cui giochi, ma anche perche’ aiutano per poter improntare una bella stagione.

Intervista a cura di Giuseppe Anselmo

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