Manuel Jorquera: "Adesso finalmente sto bene"

Inserito il 1 settembre 2009 14:03 da Matteo Veneri in Interviste
Durante il challenger di Como abbiamo intervistato Manuel Jorquera, tennista italo-argentino rientrato da poco piu' di due mesi dopo un infortunio al polso che l'ha tenuto fermo un anno.

TennisTeen - Image

Intervista realizzata da Matteo Veneri.

Manuel, sei rientrato da due mesi dopo un lunghissimo infortunio al polso. Com'è la situazione?
Bene, adesso sto bene. Sono stato fermo da giugno dell'anno scorso a giugno di quest'anno, l'operazione è stata fatta a novembre, è andato tutto bene. Fisicamente sto bene, il polso ogni tanto mi da fastidio, ma sto bene e mi permette di giocare. Quando ho ripreso a giocare ho avuto un problemino alla spalla a febbraio. Sto cominciando a riprendere un pò di ritmo.

Come hai giocato questi due mesi? Non tante vittorie, ma comunque due quarti di finale futures e 2°turno ad Orbetello da qualificato.
I due quarti di finale li ho fatti perdendo da due giocatori che hanno poi vinto il torneo, a Orbetello poi è andata bene anche se mi faceva male la spalla. Poi sono entrato nel challenger a Samarkanda, ma ho dovuto rinunciare per il problema alla spalla; sono andato a giocare a Bolzano con la wild card ma non stavo ancora bene e poi due settimane fa ho perso da Ianni all'ultimo turno di qualificazione a Trani, partita tosta in cui ero sopra 3-1 al terzo.

Settimana scorsa poi sconfitta a Manerbio con Del Bonis.. che partita è stata? Ti sembra molto forte?
Nel secondo set ero 3-1 e vantaggi per il 4-1, sono tutte partite toste che per ora non ho vinto però faranno la differenza il giorno che comincerò ad avere un pò di fiducia. Del Bonis l'anno prossimo sarà nei top100, questo secondo me.

Cosa ti da la spinta a 31 anni e dopo un infortunio di ricominciare dal basso?
Il piacere di giocare a tennis, la voglia di fare quello che mi piace di più.

Due anni fa sei arrivato n°305 al mondo, pensi che senza infortunio saresti potuto salire di più?
Sicuramente, perchè stavo giocando molto bene e avevo 5/6 mesi senza nessun punto da difendere. Credo sicuramente che sarei potuto salire di più e sarei entrato anche in molti tabelloni challenger. Ho chiesto il ranking protetto quando ero n°310, ma me l'hanno bloccato solo quando ero n°410, e questo non mi aiuta perchè non riesco ad entrare nei challenger. Credo che mi scadrà a febbraio e non mi servirà a niente quel ranking, è un pò una fregatura. Positiva perchè ti bloccavano il ranking, ma negativa perchè ti basta vincere due partite per superare quel ranking.

Qui a Como?
E' tosta giocare sempre le qualificazioni, ho vinto con Vanni ma poi ho perso al secondo turno. E' poca la differenza per fare una grande differenza.

A giugno 2003 al primo turno di un future serbo hai battuto Novak Djokovic 4-6 7-6 6-2. Poi ci hai perso a Umago in tre set. Che ricordi hai di quei match?
A Umago ero avanti 7-5 4-1. Lui l'anno dopo era top-10. Sinceramente non pensavo potesse diventare così forte e in così poco tempo, sembrava "normale". Ai tempi si allenava con Niki Pilic, grande persona di tennis, quindi era ben seguito, però non avrei mai detto che arrivasse così in alto.

Tuoi obiettivi per quest'anno?
Fare il meglio che posso.

Prossimi programmi?
Settimana prossima giocherò un future a Siena, e penso di giocare qualche future da qui alla fine dell'anno per tirare su la classifica e arrivare già all'inizio dell'anno prossimo con una classifica che mi permetta di non giocare più le qualificazioni. Non ci sono obiettivi di numeri, voglio solo tirar su la classifica, E' solo questione di fiducia e partite giocate.

Un ringraziamento a Manuel, molto gentile e disponibile.

Iscriviti alla newsletter

Indirizzo email

Nome