Pagellone Miami femminile

Inserito il 3 aprile 2016 13:53 da Davide Proietti in Internazionale
Azarenka GettyAnche questa settimana doppio pagellone dedicato al torneo di Miami e non solo... c'è anche il caso Giorgi.

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VOTO 10 ALL'AZARENKA: un altro torneo dominato senza perdere un solo set, è il segno che la bielorussa sta tornando più forte di prima. Vika Azarenka vince il WTA Premier Mandatory di Miami battendo nell'atto conclusivo la Kuznetsova per 6-3 6-2, è il titolo numero 19. Le riesce la doppietta Indian Wells - Miami, riuscita solo a Graf e Cijisters. Domani salirà al numero 5 WTA, ma è prima nella Race 2016. Ma dimostrano la fortezza dell'Azarenka alcune statistiche:rendimento al servizio più alto (83,2% game di battuta vinti) molto più del 2012, sua miglior stagione; è migliore anche nei giochi di risposta. Bellissima la dedica ai genitori durante la premiazione: "Mi hanno dato le radici, ma anche le ali per volare; e per questo sono qui". Campionessa in tutti i sensi.

VOTO 9 ALLA KUZNETSOVA: la russa sta tornando ai fasti di un tempo, giocando un grande tennis dall'inizio di questa stagione. Dopo 10 anni è tornata in finale a Key Biscayne. Bravissima a combattere nella semifinale contro la Bacsinszky caldo atroce e crampi. E pensare che dopo l'Australian Open fino alla vigilia del torneo aveva vinto una sola partita. E' la seconda finale negli ultimi quattro Premier Mandatory. E' record per una giocatrice che fa della lotta un elemento essenziale del suo gioco.

VOTO 8 ALLA BACSINSZKY: sta tornando la svizzera che dopo un periodo buoi, al seguito della stratosferica stagione scorsa, e alcuni infortuni è arrivata in semifinale nell'evento della Florida. Bravissima a vincere una bella partita nei quarti di finale contro la Halep in rimonta, e con la compagnia di una tifosa speciale: Lara Gut, regina dello sci alpino. La favola della Bacsinszky può continuare, per una che ha dovuto "battere" le pressioni paterne, è un grande premio.

VOTO 7 ALLA VINCI: l'unica italiana che ha fatto una discreta figura in queste due uscite americane è stata Roberta Vinci che sia ad Indian Wells che a Miami ha raggiunto il terzo turno siglando un piccolo record: è la giocatrice nel 2016 ad aver vinto più partite nel tie-break del terzo set. Brava. Ma vogliamo citarla anche per la Fed Cup perchè, als eguito del caso Giorgi (di cui parleremo più avanti) con un grande gesto di umiltà ha deciso di andare a Lleida per la delicata sfida contro la Spagna.

VOTO 6 ALLA KERBER: brava la Kerber che è tprnata alla vittoria (aveva vinto una sola partita dopo l'Australian Open) e raggiunge la semifinale a Miami. In questo momento l'Azarenka è effettivamente troppo forte e pensiamo che il risultato della semifinale sia più che giusto. Ma la teutonica si può consalare con il fatto che dietro l'Azarenka c'è lei, lo dice la Race.

VOTO 5 ALLA WTA: figura non proprio bellissima della WTA, motivo? Ad Indian Wells un grupppo di tenniste degli anni 70 e 80 si è presentata alla WTA per chiedere l'accesso al piano pensionistico. Quello della WTA è stato istituito nel 1991, e a differenza dell'ATP non comprende ancora le giocatrici dei 18 anni precedenti. 

VOTO 4 ALLA SHARAPOVA: mentre la Sharapova lancia una nuova linea di cioccolatini si inizia a pensare alla data dell'udienze che secondo quanto dice Tarpishev dovrebbe essere a Giugno. La siberiana rischia una squalifica da 2 a 4 anni di stop.

VOTO 3 AL TORNEO DI ISTANBUL: siamo ancora purtroppo costretti a parlare di terrorismo. Per la settimana di Istanbul e Stoccarda (Premier) si è deciso di riaprire le entry list per far fare uno scambio alle giocatrici, molte hanno accettato. La sfortuna è che il torneo turco l'anno scorso si disputò in estate, mentre in questa stagione l'anticipo a causa dei giochi olimpici sta portando dei gravi problemi.

VOTO 2 A SERENA WILLIAMS: non è più la Serena che conosciamo. A Miami ha perso dalla Kuznetsova ma è un periodo assolutamente no per l'americana visto che ogni partita che perde commette 50 gratuiti di media. Sarà ancora la sconfitta con la Vinci? Pensiamo di no, ma piuttosto siamo del presupposto che sia dovuto alla sconfitta di Melbourne contro la Kerber che ha stroncato sul nascere le speranze di grande slam. La numero 1 al mondo non vince titoli da 7 mesi, tramonto definitivo o tornerà?

VOTO 1 AL CASO GIORGI: arriviamo a parlare di un nuovo caso che ha scoinvolto il tennis italiano: la diatriba tra Camila Giorgi e la FIT. I fatti: come scritto in precedenza la WTA ha riaperto le entry list dei tornei di Stoccarda e Istanbul, la Giorgi inizialmente iscritta nel torneo turco ha deciso di giocare quello teutonico se non fosse che visto l'alto livello di partecipazione sarebbe stata costretta a partire dalle qualificazioni, quindi giocare gli stessi giorni della sfida di Fed Cup Spagna-Italia. Che succede allora? Tramite una nota, il suo sito informa di aver rotto i rapporti con la federazione e che non giocherà contro a Llleida, il sito fa riferimento al caso Bolelli, che però non ha molte concordanze per vari motivi. Il giorno dopo, con largo anticipo,Corrado Barazzutti dirama le convocazioni e udite udite c'è anche lei Camila Giorgi. Un atto dovuto dalla federazione. Ma cosa rischia la Giorgi? 2 anni fa stipulò un contratto con la FIT che le garantiva: possibilità di allenarsi nei centri federali,sponsorizzazione e altri vantaggi al cambio della totale disponibilità per le partite di Fed Cup. Domani sera la Giorgi farà sapere la sua decisione, se dovesse essere un no sarebbe scontro aperto con la federazione con scenari che non riusciamo ad immaginare. Non siamo con la FIT perchè il clan Giorgi deve rispettare i patti scritti. La scelta poi è molto discutibile: perchè giocare a Stoccarda su terra (superficie non congeniale alla Giorgi) dove rischia di essere eliminata subito invece se andava in Spagna sicuramente stava in panchina ma comunque avrebbe incassato i contributi FIT?

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