Roland Garros: Nadal tramortisce Federer

Inserito il 8 giugno 2008 19:06 da Matteo Rinaldi in Internazionale
Impressionante dimostrazione di forza del maiorchino, che concede soltanto 4 giochi al n.1 del mondo e conquista il quarto titolo consecutivo in una delle finali meno combattute nella storia dello Slam parigino.

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Nessun set smarrito per strada e solo 41 set persi in tutto il torneo, meno di 6 di media per match. Sono i numeri del quarto titolo consecutivo al Roland Garros di Rafael Nadal, che ha dato l'ennesima dimostrazione del suo strapotere sulla terra battuta demolendo in meno di 2 ore il n.1 del mondo Roger Federer.

Il punteggio dice tutto: 6-1 6-3 6-0. Solo per pochi games nel secondo set Federer è riuscito a fare partita pari, per il resto si è trattato di un film già visto altre volte nelle sfide tra lo svizzero e il maiorchino, con Federer che sia da un punto di vista tecnico che mentale dimostra di non avere le armi per scalfire le certezze di Nadal, anzi se vogliamo la situazione per lo svizzero sembra peggiorare match dopo match. Dal canto suo lo spagnolo è stato semplicemente perfetto, dominando da fondo, servendo bene e non cedendo neanche per un momento dal punto di vista mentale, cosa che forse aveva fatto nel terzo set contro Djokovic.

Sicuramente il pubblico del Philippe Chatrier si attendeva un match più lottato, ma per quello che si era visto durante il torneo era abbastanza palese la superiorità di Rafa, che rispetto allo scorso anno è cresciuto ulteriormente nell'incisività da fondo campo specie col rovescio, poi la strabiliante condizione fisica e la solita pazzesca solidità mentale fanno il resto.

Nell'era Open solo una finale ha visto un punteggio più netto di questo, quella vinta nel 1977 da Guillermo Vilas su Brian Gottfried col punteggio di 6-0 6-3 6-0. E per un Nadal così raggiungere i 6 titoli di Bjorn Borg sembra un'impresa tutt'altro che irrealizzabile.

C'è grande curiosità ora per vedere cosa accadrà a Wimbledon, soprattutto per vedere eventuali contraccolpi psicologici nella testa del fuoriclasse di Basilea. Lui probabilmente era il primo a sapere di non avere chances nel match odierno, ma senza dubbio una "stesa" del genere fa davvero male.

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