Gianluigi Quinzi, tra sorprese e silenzi

Inserito il 2 marzo 2011 20:51 da Matteo Di Gangi in ITF Juniores
Quinzi_-_1Gianluigi Quinzi ha raggiunto una prestigiosissima semifinale nell'Uruguay Bowl battendo giocatori veramente importanti e soprattutto in maniera netta.

Il palcoscenico è quello di Montevideo (Grade 2, terra rossa) e a rendere interessante questo torneo ci sta pensando Gianluigi Quinzi, il ragazzo 15enne che fa impazzire di speranza il popolo italiano e non solo.

L'azzurro si è qualificato battendo in rapida successione Gustavo Castro (6-1 6-1), Markos Kalovelonis (6-0 6-4) e l'argentino Mauricio Perez Mota (6-2 6-3 lo score finale).

Dopo essersi qualificato il giocatore azzurro ha pescato il giapponese Kazuma Kawachi (numero 128 del mondo Junior), ma Quinzi non ha avuto pieta del tennista asiatico, gli ha lasciato solo tre games battendolo con il punteggio finale di 6-0 6-3.

Al secondo turno Gianluigi si è trovato di fronte Thiago Moura Monteiro, brasiliano classe 1994 (quindi quasi due anni piu grandi dell'azzurro, ma soprattutto numero 89 del mondo Junior) lasciandogli solamente tre games, annichilendolo con lo score finale di 6-4 6-2.

Oggi l'ultimo atto del Quinzi-show, l'azzurro ha regolato in maniera incredibile l'ecuadoregno Diego Hidalgo (classe 1993, numero 33 e lo ripeto numero 33 del mondo Junior) con il punteggio finale di 6-2 6-0.

Domani in semifinale se la vedrà contro lo statunitense Kyle Edmund (numero 61 del mondo Junior e coetaneo di Quinzi), ma la cosa incredibile è che Gianluigi continua a fare progressi giganteschi che non fanno che alimentare speranze nei tifosi italiani che aspettano un grande giocatore da tanti, da troppi anni.

Tutto ciò potrebbe però causare l'effetto contrario, ovvero il solito boomerang con un giocatore caricato a mille di pressioni e quant altro; ad ogni vittoria (e sono già 26 consecutive a livello Junior) è un crescendo di decibel, di speranze, di adorazioni verso - lo ricordiamo - un ragazzo 15enne che cerca di divertirsi e farci divertire.

Il silenzio potrebbe essere l'arma giusta, esultare dentro di noi per non fargli sentire troppo questo fardello nelle spalle, fardello che potrebbe diventare pesantissimo in caso di qualche piccolo passo falso.

E' ovvio che il tifoso italiano di tennis maschile è da troppo tempo che aspetta certe emozioni, certi brividi e certe gioie; speriamo un giorno di scaricarle in un quasi estivo pomeriggio di maggio, a Roma, in un campo centrale stracolmo di passione e di tensione tricolore e allora si che potremmo dire che tutto ciò non era una sorpresa, una sopresa nel silenzio.

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