Del Potro next generation

Inserito il 28 agosto 2005 15:53 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Chiunque non si sia lasciato sfuggire la possibilità di ammirare la bellezza della semifinale nel Master Series monegasco tra il rampante Rafael Nadal, alla fine vincitore, e il talentuoso Richard Gasquet, sconfitto ma sempre più lanciato verso le vette della classifica mondiale, sfida bella quanto equilibrata fino a che le gambe del francese hanno retto, non avrà potuto non domandarsi se questi due giocatori non saranno destinati a dominare la scena quando il circuito sarà impegnato nei tornei su terra battuta.
Considerata la giovane età (19 anni da compiere) e gli ampi margini di miglioramento, credo che non sia eresia pensare a loro due come futuri vincitori di diverse prove sul rosso.
Saranno in grado i vari Federer, Safin ecc. di contrastare il loro strapotere? E come risponderà a quest'invasione europea targata 1986 l'invincibile armada argentina, capace in questi ultimi anni di epiche imprese nei più importanti tornei sul rosso (basti ricordare i 3 semifinalisti a Parigi 2004 e i 4 semifinalisti ad Amburgo 2003).
Se la giocate magiche di Coria non dovessero più reggere alla freschezza atletica dei più giovani, se il grande movimento di Gaudio non bastasse a contrastare l'entusiasmo, se i colpi di sbarramento di Nalbandian non servissero più, siamo consci che nelle sterminata pampa argentina sta crescendo il futuro campeòn che riuscirà a dare lustro all'albiceleste.

Infatti in queste ultime due settimane in Cile sta raccogliendo i primi risultati davvero importanti l'emergente, nonché promessa annunciata, Juan Martin Del Potro, capace di vincere due futures a Santiago nel giro di due settimane, lasciando davvero le briciole agli avversari. Perso solo un set al tie break, imbattuto negli ultimi 19 set giocati, polverizzato gli avversari nel secondo future, dove ha concesso la miseria di 19 games agli avversari, ridicolizzando in finale il numero 252 dell'Entry System Thiago Alves per 6-1 6-1, giocatore di più alta classifica tra quelli affrontati.

Ciò che salta agli occhi è che Del Potro ha soltanto 16 anni e mezzo, essendo nato nel settembre del 1988 ma ha superato a pieni voti tutte le prove che un futuro buon giocatore deve passare.
Ma d'altronde, fin quando, a 6 anni, ha cominciato a calcare i campi del Club Independiente de Tandil, sotto la cura del tecnico Marcelo Gomez, suo attuale trainer, già si era capito che si trattava di un giocatore di tutto rispetto, con tutti i crismi per poter sfondare nel mondo dei professionisti.
Infatti, l'anno successivo cominciò a disputare anche i primi tornei a livello nazionale, e riuscì anche nella sua prima impresa, sconfiggendo un giovane Luis Garcia (fino a quel momento imbattuto nel circuito nazionale) recuperando da un match point sotto. Già a 7 anni aveva un carattere da winner!

Forse quel successo fu la prima spinta che lo portò a praticare il tennis sempre con maggiore impegno e a diventare uno dei migliori giocatori del suo Paese, tanto che a 12 anni rappresentò l'Argentina al Nike Junior Tour, raggiungendo una finale dall'esito davvero beffardo, poiché venne sconfitto pur essendo avanti per 6-1 5-2 30-0 (c'è da dire che giocò ammalato).
E così, una volta raggiunta una certa maturità tennistica, decise di esibirsi nei tornei juniores (già a 12 anni), e di prendere parte a tutti i maggiori tornei europei (ha infatti trionfato nel prestigioso torneo Avvenire nel 2002, dove perse l'unico set contro la nostra promessa , Fabio Fognini), fino ad esordire a soli 14 anni e mezzo nel circuito itf future.

Non c'è che dire, in ogni ambito il buon Juan Martìn, grande tifoso del Boca Juniors e fanatico dell'ex numero 10 degli Xeneizes Riquelme, ha bruciato le tappe, sicuramente riuscirà a farlo anche nel circuito ATP.
La parola, anzi la palla, passa a lui!




Scheda di Juan Martín Del Potro


Data di nascita : 23/09/1988, Tandil, Buenos Aires, Argentina
Peso : 76kg
Tipo : Destro
Professionista dal: 2003
Coach : Marcelo Gomez
Hobby : Internet, calcio e musica.
Curiosità: Ha incominciato a giocare a 6 anni. Il suo sogno nel cassetto è di diventare il più forte tennista sudamericano e di raggiungere i suoi “miti” Safin ed Hewitt. La sua superficie preferita è sicuramente il cemento.



Dario Castaldo e Luca Brancher TENNISTEEN.IT

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