Dopo le gioie, i dolori: Mauresmo eliminata dalla Vaidisova

Inserito il 5 giugno 2006 00:03 da Alessandro Bianchi in Editoriali
Grande impresa della ceca che infligge un sonoro 6-7 6-1 6-2 alla numero 1 del mondo e rovina la giornata ad una nazione intera.

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Un sogno e un incubo… o meglio, una tragedia. Tutto in un match di tennis. Sembrerà esagerato, ma è il reale stato delle cose: per la Mauresmo, l’obiettivo principale della stagione era sbancare il torneo di casa e l’ha mancato miseramente, come ormai le capita ogni anno; dall’altro lato, la Vaidisova gioca una partita perfetta e riesce a raggiungere, per la prima volta nella sua giovanissima carriera, i quarti in uno Slam, dopo due ottavi consecutivi (US Open 2005 e Australian Open 2006, dove fu eliminata proprio dalla Mauresmo). E quello fu anche l’ultimo match che le due disputarono insieme e che la francese vinse con un doppio 6/1.

Oggi però tutto è cambiato, come dimostra il risultato, anche perché il fattore ambientale, quando siamo a Parigi, per Amelie diventa quasi un problema. Anziché trarre giovamento dal tifo in suo favore di un Philippe Chatrier stracolmo, sembra quasi condizionata e non riesce più a giocare come sa. Perché della sua classe nessuno dubita: non si arriva al numero 1 del mondo per puro caso.

Nonostante queste premesse, la Mauresmo oggi sembrava potercela fare. Nel primo set, infatti, è andata comodamente avanti per 5/2, arrivando a servire per il set sul 5/3. Ma non è andata bene, perché al momento di chiudere (ha anche avuto un set point) si è fatta strappare il servizio e l’epilogo del primo parziale è stato quindi affidato al tiebreak: equilibrio fino al 5-5, poi due punti consecutivi della francese gli sono valsi il set.

Nel secondo, però, Amelie è ritornata quella che siamo soliti vedere nei momenti decisivi al Roland Garros: quando bisognerebbe accelerare per infliggere il colpo di grazia e portare a casa la partita, è proprio lì che la Mauresmo psicologicamente crolla. E infatti, è la ceca a portarsi avanti nel secondo, arrivando anche 5/0 (annullando tre palle break consecutive al quinto gioco) per poi chiudere 6/1. Anche nel terzo è mancata ogni reazione della francese e così, con un vincente di rovescio dopo uno scambio prolungato, la Vaidisova ha potuto chiudere per 6/2.

“Sapevo di dover essere molto più aggressiva di quanto non fossi stata nel nostro ultimo match, perché lei si muove molto bene”, ha dichiarato la ceca, che ha collezionato alla fine 38 colpi vincenti, “sono assolutamente contenta di come ho giocato. Negli scambi lunghi, lei prendeva in mano il gioco. Ecco perché ho cercato di giocare un po’ più veloce per accorciare gli scambi. E alla fine lei mi ha anche dato una mano in questo senso”.

“Ero un po’ giù fisicamente all’inizio del secondo set e i miei tiri non risultavano letali, e così lei è potuta rientrare in partita e giocare sempre meglio”, ha confessato la Mauresmo in sala stampa, “mi aspettavo che lei sbagliasse un po’ di più. Quando abbiamo giocato in Australia, era molto fallosa nei momenti importanti, ma non oggi. È davvero migliorata molto nel giro di pochi mesi…”.

La Vaidisova, che ha compiuto diciassette anni lo scorso Aprile, può tranquillamente essere definita la ragazza più promettente degli ultimi anni. Ha già vinto sei titoli del circuito WTA, l’ultimo dei quali la settimana scorsa a Strasburgo, e con la vittoria di oggi ha allungato la sua striscia vincente sulla terra a otto partite, battendo per la terza volta in carriera una Top10. Per lei adesso ai quarti, l’ex numero 1, Venus Williams.

Per una gioia immensa, vi è anche un dolore altrettanto profondo: la sconfitta della Mauresmo oggi è la sconfitta di un Paese intero, che sperava, quest’anno più che mai, di vederla finalmente campionessa in casa. Nelle sue dodici partecipazioni, non è mai andata oltre i quarti (2003 e 2004) e anche quest’anno non è andata meglio.

La domanda che ormai tutti ci poniamo è sempre la stessa: riuscirà mai a vincere questo torneo? Gliel’hanno posta direttamente anche in conferenza stampa e la risposta la vede cosciente dei suoi attuali limiti: “probabilmente sì… ma è anche vero che finora non ho mai sfruttato le occasioni”.

Lavora, Amelie, lavora… per il 2007, sei ancora in tempo!

Giorgio Scorsone – TennisTeen.it


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