RG Donne, la finale sarà Kuznetsova vs. Henin

Inserito il 9 giugno 2006 00:23 da Redazione in Editoriali
La Vaidisova si arrende all’esperienza di Svetlana, mentre Justine surclassa una Cljisters priva di convinzione.

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Oggi a Parigi era il giorno delle semifinali del torneo femminile, tra cui spiccava, per ovvi motivi storici, il derby belga Clijsters – Henin, già visto altre 19 volte e che molti vorrebbero continuare a vedere ancora. Oggi però si è rivelata una sfida come le altre, anzi, forse anche peggio delle altre. Nessuna partita, nessuna lotta, nessunissimo spettacolo: Justine ha dominato la contesa, limitandosi però a controllare e a non strafare, preservando forza e concentrazione per l’impegno di sabato, dove troverà di fronte Svetlana Kuznetsova. La russa ha ottenuto la vittoria solo grazie alla sua esperienza e alla contemporanea incapacità della sua avversaria, la Vaidisova, di gestire i match sul piano mentale. Per la ceca però non è un Roland Garros fallimentare, tutt’altro… Con i suoi colpi (e non solo quelli) ha dimostrato di valere almeno i Top10, dove è presumibile arriverà in fretta. E, anche per lei vale l’antico detto: ne sentiremo, sicuramente, ancora parlare… e bene, aggiungo io.


Analizzando i match, notiamo come il derby belga si sia concluso con un netto 6/3 6/2 in favore della Henin, che ha sfruttato una tipica giornata no della sua avversaria per conquistare il successo con il minimo sforzo.

Ben più combattuto invece l’altro match, con tantissimi spettacolari colpi di scena: è partita forte la russa, che andata avanti per 5/3, si è fatta poi riprendere e superare dalla ceca, la quale con quattro giochi consecutivi ha portato a casa il primo set (7/5). Nel secondo, una serie di colpi d’alta scuola permettono alla Vaidisova di tenere il controllo del match, arrivando anche a servire per la finale sul 5/4, ma un po’ di braccino e l’inesperienza le hanno giocato un brutto scherzo, finendo per perdere il servizio e giungere così al tiebreak.

Nei tiebreak serve molta esperienza, e proprio grazie a questa, la Kuznetsova riesce ad allungare il match al terzo, chiudendo per 7 punti a 5. Per Nicole è una batosta enorme, e così cede sempre più il passo e finisce per arrendersi per 6/2 anche nel terzo parziale. Non è possibile parlare di partita sprecata, ma sicuramente di un occasione da sfruttare meglio, un aspetto nel gioco su cui è assolutamente possibile migliorare.


Una finale quindi tutt’altro che inedita, essendosi già ripetuta altre undici volte. È curioso notare come, in queste undici partite, dieci volte abbia vinto la belga (tra cui gli ottavi del Roland Garros 2005) e solamente una sia la vittoria russa (semifinale di Doha 2004).


Sembrerebbe quindi senza storia, con una Henin lanciata verso il successo numero tre nell’Open di Francia, ma che deve ancora fare i conti con la determinazione e la voglia di riscatto della Kuznetsova, come ha ricordato lei stessa in conferenza stampa: “Con Justine sarà davvero dura, ha un gioco splendido. È probabilmente la miglior giocatrice sulla terra del circuito, ma c’è da dire che io non avrò nulla da perdere”.


Justine è avvisata, per battere la russa ci vorrà tutta la sua classe: “So già che avrà tantissime motivazioni” – ha detto la Henin – “è una grande giocatrice. Ha molta esperienza e oggi lo ha dimostrato. So che dovrò giocare ai miei migliori livelli per vincere sabato, anche perché i nostri match, specialmente quelli sulla terra, sono sempre stati molto combattuti. Di sicuro lei vorrà vincere anche per vendicarsi di quanto accaduto lo scorso anno qui”.


Non manca nemmeno oggi la conclusione divergente, com’è stata simpaticamente definita. Oggi la dedichiamo ai gemelli Bob e Mike Bryan. Vi state chiedendo il perché? Forse sono andati in finale e vogliamo celebrare la coppia numero 1 del tennis maschile? Indovinato… anche se c’è dell’altro: perché oggi hanno conquistato la loro sesta finale consecutiva nei tornei del Grande Slam, stabilendo un nuovo record per quanto riguarda la Era Open, superando i vecchi detentori Woodbridge e Woodforde. Proprio questi due detengono anche un altro record: sono gli unici ad aver vinto tre titoli consecutivi nei tornei dello Slam (Wimbledon e US Open nel ’96 e gli Australian Open del ’97) e sabato i Bryans potrebbero eguagliarli, qualora vincessero anche a Parigi, dopo averlo fatto a New York l’anno scorso e a Melbourne quest’anno.


Tra di loro e il sogno ci sono però altri due specialisti della categoria, Jonas Bjorkman e Max Mirnyi, gli attuali numeri 2 delle classifiche di specialità e seconde teste di serie qui a Parigi.


Appuntamento, quindi, a sabato per una giornata da veri numeri 1 sullo Chatrier: prima Henin – Kuznetsova e, a seguire, Bryan/Bryan – Bjorkman/Mirnyi.



Giorgio Scorsone – TennisTeen.it


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