Rafa Nadal si riconferma a Parigi: battuto ancora una volta Roger Federer!

Inserito il 12 giugno 2006 00:11 da Redazione in Editoriali
Con la sessantesima vittoria consecutiva sulla terra batte ogni record e vince il suo secondo Roland Garros consecutivo, chapeau!

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Nulla sembra cambiato dal 2005 al 2006: finito il Roland Garros abbiamo lo stesso campione, Rafael Nadal, che anche l’anno scorso aveva battuto Federer (in semifinale però), anche allora in quattro set e anche un anno fa non aveva rivali sulla terra. Di mezzo ci sono però i tanti successi che il ventenne maiorchino ha conseguito in questi mesi (tra cui il bis a Montecarlo, Roma e Barcellona, a cui vanno sommati altri sei tornei) per un totale di 17 titoli in carriera, quattordici dei quali conquistati a partire da Aprile ’05. Un’ascesa senza freni che gli ha permesso di battere il pluriennale record di Guillermo Vilas di vittorie consecutive su terra, che oggi Rafa ha portato a quota 60, mettendolo, forse, al sicuro per un bel po’ di anni a venire.

 

Per un sogno che si realizza, ce n’è un altro che è stato distrutto, disintegrato. Ci credeva Roger nel “suo” Grande Slam: aveva vinto tutte le prove major dallo scorso Wimbledon e se avesse vinto oggi, sarebbe stato il sesto nella storia a realizzarlo. Invece, nonostante i sette titoli dello Slam già al suo attivo, rimane ancora privo del massimo alloro sul rosso, che lo spagnolo può già vantare due volte.

 

Tanto pubblico sullo Chatrier, non solo appassionati di tennis, ma anche vip (Jennifer Aniston su tutti) e autorità (come l’Infanta di Spagna), tutti per assistere al match dell’anno, così come ci si aspettava. Ed invece, l’inizio non è proprio dei migliori: Nadal sbaglia molto più del solito e un cinico Federer ne approfitta, lanciandosi 5/0, prima di chiudere comodamente sul 6/1.

Nel secondo set le parti si invertono: è Roger questa volta a commettere tantissimi errori non forzati (ben otto nei primi due giochi) e Rafa non si lascia sfuggire l’occasione di pareggiare i conti, restituendo il set con lo stesso parziale.

Il terzo set si apre con Nadal che chiede l’intervento del fisioterapista, per curare alcune vesciche ai piedi, niente di grave comunque, come dimostra il break dello spagnolo al quinto gioco che farà la differenza nel set: 6/4. Anche il quarto arride al maiorchino, che approfittando di un passaggio a vuoto del numero 1, gli strappa il servizio al primo gioco. Per lui sembra fatta, ma al momento di servire per il match, il braccio trema e così Roger rientra in partita, riuscendo a guadagnarsi il tiebreak. Qui Nadal non ha problemi a controllare, vincendo per 7-4. Con questo successo rimane imbattuto a Parigi (14 vittorie e zero sconfitte) e diventa il più giovane tennista a vincere due titoli consecutivi nell’Open di Francia.

 

Non una bella partita quindi, condizionata dai molti errori dello svizzero (alla fine saranno 51, contro i 28 di Nadal) e dall’incapacità tattica di mettere pressione al secondo servizio spagnolo (Rafa ha vinto il 65% dei punti con la sua seconda). Ma nulla toglie che Nadal abbia meritato il titolo…

 

E a chi vorrebbe paragonare questo a quello dell’anno scorso, Rafael risponde: “È impossibile confrontare i due successi, tutto è stato diverso. Penso che quest’ultimo è molto più importante per me perché ero infortunato all’inizio di questa stagione. Non ero sicuro di tornare ai miei migliori livelli di gioco e la vittoria oggi ha così un sapore diverso, un’emozione particolare”. E sul suo record, poi aggiunge: “Sono stato molto fortunato, perché sessanta partite vinte di fila significano che sei stato un po’ fortunato, perché un infortunio e una sconfitta possono capitare improvvisamente. Però è anche vero che se lotti sempre e hai una mentalità vincente, questo paga…”.

 

Federer torna invece sulla partita: “Ho subito capito che nel secondo set il match è girato. Se prima riuscivo a spingere e a mettergli pressione, poi non ci sono più riuscito e così le cose sono cambiate. Tutto ciò che ho sbagliato sul rovescio, con le accelerazioni di Nadal, è normale. Ma non la prendo male, anzi… tutto sommato è stato un torneo positivo per me. Ho raggiunto per la prima volta la finale, ma ho fallito l’occasione più ghiotta: vorrà dire che già dall’anno prossimo ci proverò ancora una volta”.

 

Prima di chiudere, uno sguardo agli altri titolo assegnati oggi (cosa che forse nessun’altro fa): per il doppio femminile il successo è andato alla coppia numero 1 al mondo, quella composta dalla statunitense Lisa Raymond e l’australiana Samantha Stosur, che ha superato in finale Ai Sugiyama e Daniela Hantuchova per 6/3  6/2.

 

Assegnati anche i titoli juniors: per il singolare maschile la vittoria è andata allo slovacco Martin Klizan, attualmente senza classifica ATP (ma numero 42 tra i juniors), che nella finale, giocata per la prima volta sul Suzanne Lenglen, ha battuto il canadese Philip Bester in meno di un’ora col punteggio di 6/3  6/1.

 

Differentemente, la finale del singolare femminile junior è andata alla già esperta Agnieszka Radwanska, numero 206 della classifica WTA e che al terzo turno aveva battuto la nostra Corinna Dentoni. Superata in finale la russa Anastasia Pavlyuchenkova, leader incontrastata delle classifiche juniores, con un inesorabile 6/4  6/1 in poco più di un’ora. Di sicuro nomi buoni per un futuro assicurato.

 

E dopo queste ultime notizie, è giunto il momento di congedarmi da voi che ci avete seguito con tantissima attenzione e fiducia. Non posso fissare con certezza il prossimo appuntamento con questa rubrica, ma spero vivamente ritorni per il prossimo Slam, i Championships di Wimbledon!

 

Ancora grazie… e… rimanete su TennisTeen.it! Tennis has never been so cool!
 

 

Giorgio Scorsone    –    TennisTeen.it

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