PDA Scopriamo insieme cos’è e come si può utilizzare

Inserito il 31 agosto 2005 15:29 da Alessandro Bianchi in Editoriali
diamo una piccola definizione di cosa sia il PDA:

La sigla sta per Pulsante Di Attivazione; Questo pulsante, può essere visivo o uditivo, quindi un oggetto o un ritornello. La scelta è soggettiva, poiché ognuno ha le proprie preferenze che sono innate in noi, ad esempio: chi ha una memoria visiva, utilizzerà il primo, perché significa che quel senso è fra i più sviluppati; chi, invece è più portato con l'udito utilizzerà un ritornello. Infine, ci sono anche il tatto, il gusto e l'olfatto. Questi ultimi tre, anche se sono fra i sensi più "potenti" che ci danno subito una percezione, li prenderemo in considerazione solo in un secondo momento, mentre il tatto, lo includeremo nel campo ottico, poichè dalla combinazione tatto-visiva nascerà il nostro PDA, che poi si applicherà anche agli altri sensi.

IL PDA NEL CAMPO TATTO-VISIVO

Sarà identificato con un oggetto, come la pallina dei famosi portachiavi per tennisti, l'antivibrante della racchetta,ecc....caratteristiche importanti che dovrà avere il nostro oggetto sono:


CAMPO DEL TATTO:

solidità: un polsino, o comunque qualcosa di morbido non conferirà sicurezza nel tatto. Ci sembrerà di affondare, invece l'oggetto dovrà essere solido, in modo che opponga resistenza quando si stringa. In questo modo, si stabilirà un contatto più profondo ed efficace;



CAMPO VISIVO:

richiede un'alta concentrazione. Ci si dovrà concentrare sull'oggetto, riuscendo ad escludere tutto ciò che è fonte di distrazione. l'oggetto, potrà essere anche il nostro anti-vibrante.



CARATTERISTICHE COMUNI TATTO/VISIVE:

Il nostro PDA che, a questo punto sarà identificato con un oggetto di piccolo taglio(possibilmente da stare in una mano)e con una certa solidità, dovrà, possibilmente, essere un gadget tennistico, poichè qalunque altra cosa, potrebbe essere una fonte di distrazione. un braccialetto regalto da qualcuno, ci farà immediatamente pensare alla persona ed alle circostanze in cui è avvenuto il regalo. Questo, in alcuni casi potrebbe anche andar bene(se ci stimola), ma è altamente sconsigliato, perchè, anche se ci potrà dare l'energia per passare ad un secondo stadio, ci darà anche un pretesto di distrazione(il solo ricordare la circostanza, scatenerà in noi anche altri sentimenti, che non sempre saranno utili al fine).




A breve, pubblicherò la seconda parte.


www.tennisteen.it – GIUSEPPE ANSELMO


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