Torna "Perché il Tennis?"

Inserito il 12 luglio 2007 22:19 da Alessandro Bianchi in Editoriali

Oggi durante un’intervista che stavamo facendo in radio al direttore di La7 Sport Darwin Pastorin, mi sono chiesto, come se non lo facessi mai, perché il tennis?


Si discuteva di regolamentazione, per quanto riguarda i media, nel parlare di calcio; questo sport che tanto ho amato, ma che ultimamente faccio fatica a seguire con reale interesse. Perché le persone si sono allontanate dallo stadio, dalle società, dai giocatori? Tra le tante risposte che si sentono in giro, tra zapping televisivo/radiofonico, ce n’è una sulla quale vorrei soffermarmi. Il calcio è lontano dagli appassionati, i calciatori sono lontani dai tifosi. Quante volte sentite parlare un calciatore al di fuori dello spazio post partita? Quante volte un giocatore di calcio interviene, mediamente, in una trasmissione radiofonica o televisiva? Praticamente mai. Le società creano un muro di gomma invalicabile, il quale sembra davvero insormontabile; un muro trasparente che ci lascia ammirare la giocata, senza però lasciarci avvicinare. Parlo da tifoso, così come da giornalista. Il calciatore è irraggiungibile. Provate a chiedere il permesso al Cagliari per intervistare un Daniele Conti qualsiasi..

Il tennis è un altro mondo. Il contatto con i giocatori, anche di livello, è una cosa ben diversa rispetto al calcio e a tutte le sue assurde regole non scritte. In un qualunque circolo, dove si disputa un qualunque torneo, vedrai giocatori mischiarsi tra tifosi ed appassionati senza problemi; vedrai ragazzi come te, che, giustamente, non si sentono superiori perché tennisti, che non ti guardano dall’altro in basso, che non rifiutano un’intervista o un autografo. Questo è uno dei motivi perché il mio sport è il tennis..

Tutto questo perché? per dire che sono tornato e la mia rubrica, qualche tempo fa arenatasi, sta riprendendo vigore..

di Alessandro Nizegorodcew

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