A ritmo di samba: prima semifinale ATP per Fabio Fognini

Inserito il 17 febbraio 2008 19:01 da Redazione editoriale in Editoriali
Settimana importante quella appena trascorsa,viene analizzata dal nostro prezioso editorialista Diego Stocchi. TennisTeen - Image

Me gusta il ritmo del Brasil! Dopo i quarti di finale di Vina del Mar Fabio Fognini si riconferma e raggiunge la
semifinale a Costa do Sauipe; forse il sogno si è interrotto sul più bello, è vero, racimolando solo 2 games contro Almagro, ma il ligure da un’ulteriore prova di continuità e a 20 anni per tutti noi tifosi è lecito sperare. L’avventura di Fabio parte contro il ceco Vanek che crea non pochi grattacapi al nostro porta colori che dopo essersi aggiudicato il primo parziale 6-3 perde il secondo al tie break (4-7). Nel terzo e decisivo set dopo un sostanziale equilibrio, Vanek si porta avanti di un break e va a servire per il match sul 5-4 ma qui Fabio reagisce, strappa il servizio a sua volta all’avversario e riesce a portare il match nuovamente al tie break che si aggiudica per 7 punti a 3. nel secondo turno lo scoglio si chiama Montanes, spagnolo, testa di serie numero 8 e numero 51 delle classifiche mondiali; Fabio si impone in due set con il punteggio di 7-5 6-3 e si guadagna l’accesso ai secondi quarti di finale consecutivi, l’avversario è il ceco Minar, non propriamente giocatore da rosso ma con un ottimo servizio.

Ad imporsi nel primo parziale è proprio il ceco per 7-6 (2) ma Fognini non ci sta, sale in cattedra e trionfa imponendosi nei successivi due set per 6-2 6-3; è semifinale, dunque, la prima della giovane carriera di Fabio che purtroppo nulla può di fronte ad Almagro che si impone per 6-1 6-1; peccato ma sono certo che il segnale sia dei migliori per Fabio che ora non deve commettere l’errore di adagiarsi su questi due risultati ma deve insistere e proseguire sulla strada ottimamente intrapresa.
 
Altri 3 azzurri erano in tabellone nello stesso torneo: Potito Starace, al rientro dopo la squalifica, si presenta ai nastri di partenza forte della tds n. 4 ma, forse, ancora un po’ in ritardo di condizione a causa della forzata inattività; il campano cede subito le armi a Minar che si impone 6-4 4-6 6-2.

Ciccio Aldi compie un’autentica impresa al contrario ed è un peccato perché veniva da un brillante torneo di qualificazione (vittorie nell’ordine su Vejmelka 6-4 6-3, Ferreiro 3-6 6-2 6-0 e Zeballos 6-1 6-2); al primo turno è stato opposto a Coria giocatore in crisi che non riesce più nemmeno lontanamente ad avvicinarsi al campione che era poco tempo fa. L’occasione per Francesco è ghiotta di poter finalmente vincere la sua prima partita ATP ma purtroppo il siciliano perde una partita assurda 4-6 5-7; nel match ci sono state ben 27 (!!!) palle break concesse e 16 doppi falli dell’argentino e 8 di Aldi. Purtroppo il nostro ragazzo è riuscito nell’impresa impossibile di non tenere nemmeno un turno di servizio nel secondo set nel quale si è trovato avanti 5-4 40-30 prima di commettere 3 doppi errori consecutivi e perdere gioco, testa e match.

Il terzo tricolore era rappresentato da Filippo Volandri che dopo aver facilmente raggiunto i quarti di finale imponendosi 6-2 6-4 contro Munoz-de la Nava e 6-1 6-2 contro Coria, cede il passo all’iberico Almagro non senza lottare: 5-7 6-2 1-6 il punteggio finale.
 
In Brasile hanno tentato la via delle qualificazioni (oltre al sopra citato Aldi) anche Vagnozzi e Azzaro senza però troppa fortuna. Leo dopo il positivo avvio di stagione a livello future decide ti tentare la strada ATP ma il primo ostacolo, il greco Mazarakis, ne ferma sul nascere ogni velleità: 2-6 5-7 il punteggio di una partita nella quale l’azzurro ha concesso ben 14 (!!!) palle break. Nulla di fatto nemmeno per Simone Vagnozzi che perde subito contro il brasiliano 6-7 (9) 6-1 2-6; partita assurda nella quale il nostro ragazzo sciupa troppe occasioni soprattutto nel primo set nel quale ha strappato subito il servizio all’avversario, ha sempre condotto, ha servito per il set sul 5-4, ma soprattutto ha sprecato ben 6 set point prima di cedere al primo avverso.  

È in Francia e più precisamente nella costa azzurra che inizia la stagione ATP Europea con il torneo indoor di Marsiglia; i nostri lasciano i sogni di gloria già al primo turno senza racimolare neppure un set: Andreas Seppi reduce dalla splendida settimana di Bergamo non riesce a ripetersi contro la wc locale Llodra, giocatore posizionato poco dietro di lui in classifica e già capace di vincere l’ATP di Adelaide ad inizio stagione; nel primo set il nostro oppone poca resistenza, regala 2 break senza farne nemmeno uno e perde il parziale 2-6; il secondo set è all’insegna dell’equilibrio ed entrambi i contendenti dominano al servizio, ne è conseguenza logica il tie break finale che si aggiudica, purtroppo per noi, il francese per 7 punti a 5, 2-6 6-7 (5), quindi, il punteggio finale e Andy lascia la Francia con un po’ di amaro in bocca viste le aspettative. A fare la differenza sono stati i servizi ma soprattutto le solite occasioni mancate, 4 infatti le palle break avute dall’altoatesino senza sfruttarne una.

Lascia anzitempo il torneo della costa azzurra anche Simone Bolelli; il ragazzo di Budrio si è subito trovato di fronte alla tds n. 2, il padrone di casa Gasquet ed in campo non ha saputo sovvertire il pronostico cedendo le armi per 3-6 3-6 non trovando nel servizio un colpo killer (troppe su queste superfici le 9 palle break concesse) e dimostrando i soliti (ahinoi) difetti in risposta; parentesi polacca a parte un avvio di stagione da dimenticare per super-bol, noi lo aspettiamo ma sarà meglio che si sblocchi il prima possibile altrimenti sarà dura per lui.
In Francia ha tentato la via delle qualificazioni il redivivo Massimo Dell’Acqua che si è fermato subito al primo ostacolo, il francese De Chaunac, perdendo col punteggio 7-6 (5) 6-7 (4) 6-7 (5).  

Primo ATP stagionale anche per il nord America. A rappresentare i nostri colori Marco Crugnola e Stefano Ianni entrambi nel torneo di qualificazione; splendida la cavalcata del Crugno che riesce a ottenere il pass per il suo primo main draw in carriera grazie alle vittorie ottenute nell’ordine sul bombardiere pakistano Qureshi (6-2 6-4), sul russo Chekhov (3-6 7-5 7-5) e sull’americano Simmonds (6-4 7-6(4)). Il sorteggio non è stato poi troppo benevolo con il nostro ragazzo assegnandogli la testa di serie numero 8 ovvero l’americano Mardy Fish sempre ostico su queste superfici. Partenza lampo dell’atleta stelle e strisce che, complice forse anche un po’ di emozione di Marco, si aggiudica il primo parziale 6-1; nel secondo, dopo un’abbondante sospensione per pioggia, la partita si fa molto più equilibrata e Crugnola resiste fino al 5-5 per poi cedere la propria battuta e non opporre resistenza su quella successiva di Fish. 1-6 5-7 il punteggio finale con il nostro ragazzo che non ha avuto nemmeno una palla break in tutto il match.
Ianni si arreso subito al primo turno di qualificazione al russo Chekhov perdendo 3-6 5-7.  

Uno dei due challenger settimanali era quello di Belgrado con due nostri rappresentanti presenti nel tabellone principale, Federico Luzzi e Flavio Cipolla. Il toscano dopo un inizio di stagione a dir poco disastroso ritorna a vincere 2 partite di fila; nel primo turno lo sconfitto è il qualificato tedesco Andreas Beck che si arrende a Fede con il punteggio di 7-6 (6) 6-3, mentre nel secondo turno l’avversario non è certamente dei più agevoli su queste superfici, il belga Norman, ma anche qui l’azzurro riesce ad imporre il suo tennis e a vincere 6-4 6-7 (5) 6-4 qualificandosi per i quarti di finale e regalando finalmente un sorriso ai suoi tifosi. Purtroppo il suo cammino si interrompe però qui, non senza rimpianti: a fermare la sua corsa è un altro qualificato di nome Beck, lo slovacco Karol, che si impone con il risultato di 6-3 6-3 e con Fede che nel secondo set si è trovato avanti di un break, 3-1, prima di cedere il passo al suo avversario. Cipolla invece, alla ricerca ancora di una condizione ottimale dopo l’infortunio patito al ginocchio, si arrende subito al primo turno al ceco Dlouhy; 2-6 5-7 il risultato di una partita che ha visto il romano anche avanti di un break nel secondo parziale.
Nelle qualificazioni del torneo croato c’era il solo Ale Motti che non ha affatto demeritato e dopo aver superato nell’ordine lo svizzero Eichenberger (7-6 (3) 7-5) e l’israeliano Valtzer (6-4 6-4), si è arreso ad Andreas Beck (6-7 (5) 2-6). Degna di nota la vittoria nel doppio di Cipolla (in coppia con il greco Economidis) che trionfa in finale sulla coppia italo/slovacca Motti-Polasek con il punteggio di 4-6 6-2 10-8.  

L’altro challenger della settimana si è disputato a East London in Sudafrica e l’unico nostro rappresentante ai nastri di partenza era Stefano Galvani che dopo aver superato agevolmente il primo turno battendo il tedesco Phau 6-3 6-3 si è arreso al secondo turno battuto da Chardy 2-6 6-3 3-6.



IL PAGELLONE:

FOGNINI – 7,5: Ottimo Fabio, migliora di settimana in settimana e non si tira mai indietro quando c’è da lottare; peccato per la netta sconfitta in semifinale ma si può solo migliorare. COMBATTENTE.  

VOLANDRI – 6,5: Peccato, sarebbe stata stupenda una semifinale tutta azzurra ma in ogni caso Filo vince con autorità quando c’è da vincere e si arrende all’ottimo Almagro solo al terzo set. POSITIVO.
 
 

CRUGNOLA – 7: La sua settimana è da sogno, si qualifica brillantemente regalandosi il primo main draw ATP e cede al forte Fish al primo turno giocando un secondo set alla pari. NON FERMARTI ORA!
 
 

LUZZI – 6,5: Dopo una prima parte di stagione grigia con ombre nere sul suo futuro tennistico, riesce finalmente a giocare un torneo di buon livello; peccato per l’occasione sprecata nel secondo set dei quarti di finale. FINALMENTE!
 
 

MOTTI – 6: Visto che ormai di tornei di singolare ne gioca pochissimi credo che i risultati raggiunti in qualificazione siano ottimi; dopo la fine 2007 col botto arriva anche qui al terzo turno e neppure lì demerita. PROVACI ANCORA ALE!
 
 

SEPPI – 5: Dopo la vittoria di Bergamo ci si aspettava qualcosa di più del primo turno; per vincere certe partite deve imparare a sfruttare al meglio le occasioni, leggasi palle break. PAUSA DOPO LA FESTA.
 
 

CIPOLLA – 5: Il ginocchio credo stia passando altrimenti non forzerebbe così; lui è la tds 4 e il sorteggio non gli assegna uno facile ma nonostante la lotta del secondo set, su certe superfici non puoi andare a servire sul 4-3 per te e alla fine perdere 5-7 senza neppure aggrapparti al tie break. IN ATTESA DI CONFERME.
 
 

DELL’ACQUA – 5: Triplice tie break e via, è servita una delle sue partite! Però la perde e di occasioni ne ha avute. Dopo Bergamo un’altra settimana senza punti e se vuole risalire non può permettersi certe pause. ALMENO CI HA PROVATO. 
 

AZZARO – 5: Le vittorie nei futures l’hanno convinto a provare ma la sua prova non convince e lascia subito il Brasile. FALLOSO.
 
 

IANNI – 5: Meriterebbe un premio per il coraggio e per quanto viaggia questo ragazzo; purtroppo però non raccoglie abbastanza per gli sforzi che fa. E IL TEMPO PASSA… 
 

GALVANI – 5: Non è più un giovincello e se vuole rientrare davvero nei 100 deve cambiare marcia. A PARTE HEILBRONN, IL NULLA.
 
 

ALDI - 4,5: La qualificazione meriterebbe un bell’8 ma quello che ha combinato contro Coria lo fa crollare; un professionista certe occasioni deve saperle sfruttare se vuole sfondare, lui ha dimostrato che caratterialmente non c’è forse per la troppa paura di perdere; servizio scarsissimo e chances non sfruttate un mix infernale che l’anno mandato dalle stelle alle stalle in poco tempo e lui per la seconda volta in carriera manca la prima vittoria ATP per il “braccino”; ha dichiarato di volere entrare nei 50… bhe questa non è la strada giusta. FRAGILE.
 
 

VAGNOZZI – 4,5: Lui ci prova sempre ma i risultati per ora lasciano a desiderare; è l’esatto contrario di Re Mida, non trasforma nulla in oro ma, anzi, trasforma set vinti in bruttissime sconfitte. NON CI SIAMO.
 
 

STARACE – 4,5: Ci si attendeva un rientro da “spacco tutto io” invece ci troviamo con una sconfitta contro il modesto Minar; forse paga la lontananza dai campi e psicologicamente non ha ancora assorbito la squalifica. ARRUGGINITO.
 
 

BOLELLI – 4: Meno male che non sono un professore altrimenti già a questo punto della stagione sarebbe una materia dura da recuperare la mia; giocava contro un avversario di peso, è vero, ma è altrettanto vero che in risposta non è pervenuto e che al servizio ha concesso troppe chances; così non si va da nessuna parte. NIENTE DA FARE.



  Diego Stocchi

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