Abbattuto Nadal,gli insulti di Maradona e la semifinale di Filo;pillole italiane di questa settimana

Inserito il 24 febbraio 2008 20:43 da Redazione editoriale in Editoriali
Solito appuntamento domenicale con l'editoriale di Diego che ci riassume la settimana degli azzurri.


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Non capita proprio tutti i giorni di battere il numero 2 del mondo e se a farlo è un azzurro questo ci riempie il cuore di gioia e riesce (finalmente) a fare avere visibilità al nostro amatissimo sport anche sui media italiani di solito troppo avari di notizie tennistiche; così capita che al ristorante in pausa pranzo dal lavoro, un amico che sa della mia passione mi dice in stretto dialetto bergamasco:”o sentìt che u di nosc l’à batìt Nadal!” (ho sentito che uno dei nostri ha battuto Nadal) già, proprio così, uno dei nostri! E mentre sono lì che ancora provo un orgasmo sportivo per la vittoria di Andreas Seppi da Caldaro capisco che se, forse, i giornali e le tv nazionali parlassero non solo di calcio ma anche degli altri sport sempre e non solo per le ricorrenze “speciali” allora si che anche il movimento tennistico potrebbe avere una bella svolta e che quel signore saprebbe chi è, appunto, Seppi, ovvero un tennista azzurro numero 38 delle classifiche mondiali e non il senza nome “uno dei nostri”.

Siamo a Rotterdam, Olanda, e si disputa uno dei tornei appena a ridosso dei Master series per importanza e campo di partecipazione; iscritti per l’Italia, manco a dirlo, Andreas Seppi e Simone Bolelli i soliti due che hanno preso parte alla tournèe europea sul veloce. L’altoatesino si presenta al primo turno per sfidare l’australiano Hewitt, giocatore tutta grinta che si è sempre ben comportato su queste superfici, numero 19 del mondo ed ex numero 1: il match sembra da subito complicarsi perché Andy (come purtroppo spesso gli accade) parte a rilento e cede 3-6 il primo parziale; secondo set che parte bene per il nostro che va avanti 3-1 per poi però essere raggiunto dall’aussie che trascina il set al tie-break dove però l’azzurro prende subito il sopravvento e conduce senza tentennare aggiudicandoselo per 7-4 e trascinando il match al terzo e decisivo set. Qui sembra proprio che la partita scivoli totalmente dalle mani di Andy che si trova in poco tempo 1-3 e 00-40 sul proprio servizio; finita??? Nemmeno per idea! Il ragazzo di Caldaro ha un’impennata d’orgoglio che lo porta a tenere il game che avrebbe messo la parola fine al match, resta in scia all’avversario fino a quando questo, sul 5-4 in suo favore, serve per il match e si issa sul 40-30 prima di vedersi annullato il match point e venire breccato; una partita incredibile, alla Seppi insomma, che termina ancora nel gioco decisivo dove prevale l’azzurro di nuovo per 7-4.
Al secondo turno Seppi ha un appuntamento con la storia: sfida Rafael Nadal numero 2 del mondo e tds n. 1 del tabellone; la partenza è ottima infatti Andy toglie subito il servizio al suo avversario prima però di subire la veemente rimonta dello spagnolo che vola ad aggiudicarsi il primo parziale per 6-3. L’azzurro però non si scompone e giocando un ottimo tennis si aggiudica senza mai soffrire il secondo parziale per 6-3 concedendo a Rafa soltanto 4 punti (!!!) sul proprio servizio. Nel terzo Andreas parte subito sulle ali dell’entusiasmo e si porta avanti di un break per poi ripetersi al settimo game e volare 5-2 e servizio, ad un passo dalla storia; qui forse Andreas sente un po’ la pressione e, complice anche una reazione d’orgoglio di Nadal, si fa rimontare fino al 5-4 per poi chiudere senza problemi col proprio servizio ed aggiudicarsi il match 3-6 6-3 6-4. vittoria storica per un azzurro che raggiunge negli annali del nostro tennis quella di Volandri su Federer a Roma lo scorso anno; peccato che Nadal nelle dichiarazioni post match confermi di non essere un signore perché campioni lo si è anche nella sportività.
Quarti di finale dunque e l’avversario è lo svedese Soderling; qui purtroppo non c’è molto da raccontare e si capisce subito che i nostri sogni sono destinati a restare tali. Robin è in grande forma e sovrasta Andy fin dai primi colpi per poi aggiudicarsi il match e il pass per le semifinali senza soffrire minimamente: 3-6 2-6 il punteggio finale.

In Olanda c’era anche Simone Bolelli che si arrende subito all’iberico David Ferrer 4-6 5-7. purtroppo Bol non riesce proprio ad essere incisivo alla risposta e perde ancora al primo turno senza aver mai l’occasione per togliere il servizio all’avversario e perdendo il proprio nei due momenti decisivi del set (sul 4-4 del primo e sul 5-5 del secondo).
Nelle qualificazioni c’era il solo Federico Luzzi che non conferma i progressi del challenger di Belgrado di settimana scorsa: l’avversario è ancora l’orange Middelkoop che già l’aveva battuto nelle qualificazioni degli Australian open e anche stavolta la musica non cambia con Fede che viene sovrastato per 0-6 4-6.

Il torneo settimanale sul rosso si è disputato in Argentina a Buenos Aires e ha visto i nostri 3 rappresentanti, Starace, Fognini e Volandri, giocare bene e raccogliere forse troppo poco rispetto a ciò che meritavano anche a causa di alcuni fenomeni esterni non propriamente familiari al mondo del tennis.

Ma andiamo con ordine, il migliore della settimana è stato Filippo Volandri che dopo i quarti di finale di settimana scorsa stavolta si deve arrendere in semifinale: primo turno contro il cileno Nicolas Massu e vittoria agevole per Filo che si impone 6-4 6-2 e va a sfidare al secondo turno il tennista di casa Roitman; nel primo parziale l’argentino strappa il servizio a Filo per portarsi avanti di un break sul 4-3 ma l’italiano ha la forza di reagire, riportarsi subito in partita e aggiudicarsi il set al dodicesimo gioco per 7-5; nel secondo set Roitman parte subito alla grande e va avanti 3-0 e servizio (ben 12 le palle break concesse da Volandri in questo parziale) ma la reazione dell’azzurro è buona e anche qui Filo torna in carreggiata, si arrampica fino al 5-4 in suo favore, si fa annullare 2 match point prima di trionfare ancora per 7-5. ancora quarti di finale dunque e ancora un argentino sulla sua strada, Agustin Calleri. Il match finisce 6-4 6-4 per Volandri che capitalizza al meglio le occasioni avute al contrario del proprio avversario: nel primo set il break azzurro arriva al quinto gioco e viene “trascinato” fino alla fine; nel secondo l’azzurro strappa il servizio a Calleri sul 4-4 prima di andare a chiudere il match; nella partita ben 11 le palle break concesse da Filo, tutte salvate!
Quindi è semifinale e l’avversario, manco a dirlo, è ancora un argentino; sul cammino del toscano c’è Acasuso, sua autentica bestia nera che anche stavolta riesce ad imporsi. 4-6 6-4 6-4 il punteggio finale di un match che ha visto Volandri trovarsi avanti di un break sia nel secondo che nel terzo set (in entrambi i casi era avanti 3-1) per poi vedersi rimontato e sconfitto.

Fabio Fognini doveva dare delle conferme dopo la brillante trasferta sudamericana conferme che arrivano puntuali nonostante la sconfitta agli ottavi. Al primo turno l’avversario non era dei più agevoli: l’argentino Schwank che ben si era comportato la settimana precedente in Brasile, ma Fabio domina e vince alla grande confermandosi in grande ascesa: 6-2 6-1 il punteggio finale che parla da solo; nel secondo turno c’è la sfida alla prima testa di serie del torneo, numero 11 del mondo, il giocatore di casa Nalbandian che alla fine ha la meglio sul ligure 7-6 (5) 4-6 6-3. Fabio ha pagato a caro prezzo l’antisportività che spesso (ahinoi) c’è da parte di arbitri, giudici di linea e pubblico in questi tornei sudamericani ma ha comunque dimostrato di avere personalità e non tirarsi mai indietro quando c’è da lottare: nel primo set Nalbandian ha servito sul 5-4 ed è stato breccato, ha riservito per aggiudicarselo sul 6-5 ed è di nuovo stato breccato dall’azzurro prima di vincere il parziale nel tie-break 7-5; nel secondo set Fabio non perde mai il proprio servizio e va a strappare il break decisivo all’avversario sul 3-3; nell’ultimo set il nostro atleta si è trovato ad un passo dall’impresa, avanti 3-1 primo di subire la rimonta argentina e perdere 4-6.

Infine c’era in tabellone Potito Starace e la prova era importantissima per lui, per dimostrare di avere smaltito i postumi della squalifica: al primo turno ha battuto il serbo Pashanski 6-1 3-6 6-4 riuscendo a strappare il servizio all’avversario sul 4-4 del terzo set in un match che sembrava essersi messo male per il nostro. Al secondo turno il campano ha superato senza alcuna difficoltà l’argentino Brzezicki 6-3 6-3 andando nei quarti di finale per sfidare David Nalbandian e perdendo purtroppo un match incredibile… nel primo set Poto ha lo sprint finale sul 4-4 quando dopo una sospensione per pioggia strappa il servizio all’argentino e va ad aggiudicarsi il parziale 6-4 col proprio servizio; a inizio secondo set l’azzurro strappa di nuovo il servizio all’avversario e resta avanti fino al 4-2 prima di subire il ritorno del “celeste” che lo raggiunge sul 4-4, da quel momento entrambi i contendenti terranno i propri turni di battuta (con Potito che annulla un set point sul 4-5) e si arriva al tie break che sarà vinto 7-5 da Nalbandian. Il match sarà dunque deciso al terzo set nel quale l’argentino si porta addirittura 5-2 e servizio, subisce una mini rimonta di Starace che però non serve ad evitare la sconfitta 4-6. incredibile il comportamento anche qui del pubblico che ha rimesso in carreggiata più volte un Nalbandian in difficoltà e che ha visto fra i più esagitati Diego Armando Maratona che ha offeso a più riprese il nostro ragazzo (del quale era idolo di infanzia) innervosendolo oltremodo e ostacolandone le possibilità di vittoria; peccato, come spesso sempre accade i campioni si dimostrano tanto bravi nelle proprie specialità quanto poco intelligenti e scorretti nella vita!
Va quindi detto che se il torneo non fosse stato giocato in argentina la strada di Nalbandian (mentre scrivo sta disputando la finale) si sarebbe interrotta al secondo turno e il torneo avrebbe avuto molta più gloria per i colori azzurri.

Nelle qualificazioni argentine era presente Francesco Aldi reduce dalla sconfitta assurda contro Coria in Brasile e forse quella partita brucia ancora troppo nella mente di Ciccio che cede il passo al primo turno al non insuperabile Vejmelka 3-6 6-3 6-7 (4).

Chiude la settimana ATP il torneo americano di San Jose nel quale i nostri due unici rappresentanti erano Ianni e Crugnola presenti nelle qualificazioni: entrambi gli azzurri sono usciti sconfitti al primo turno, Stefano contro l’americano Thomas 6-4 2-6 3-6 mentre Marco contro un altro USA, Jenkins, 4-6 3-6.

Nell’universo future degna di nota la vittoria di Paolino Lorenzi a Trento 7-6 (7) 7-6 (7) contro l’austriaco Oswald.

IL PAGELLONE:

SEPPI – 7,5: Come non premiare chi batte il numero 2 del mondo? Inoltre bisogna aggiungere la vittoria con Hewitt annullando un match point. Bisogna sistemare queste partenze a rilento poi il ragazzo salirà sempre più su. GRANDE!

VOLANDRI – 7,5: Dopo i quarti brasiliani arriva la semifinale argentina, ora speriamo arrivi di più dal Messico; peccato per il doppio vantaggio sprecato con Acasuso nel secondo e nel terzo set ma il suo l’ha fatto. FILO C’E’!

STARACE – 7: Serviva un buon torneo dopo la partenza col piede sbagliato della settimana precedente. Lui arriva ai quarti e si ferma solo di fronte a Nalbandian anche a causa di alcuni fattori indipendenti dal gioco. LA STRADA E’ GIUSTA.

FOGNINI – 7: Ancora un torneo positivo e altro passo in avanti nel ranking; umilia un avversario in buona forma prima di arrendersi 4-6 al terzo al giocatore di casa numero 11 del mondo e se non fossimo stati in Argentina… BELLA REALTA’!

LORENZI – 7: Dopo un avvio di stagione parecchio incolore arriva la vittoria nel future di Trento. BENTORNATO.

BOLELLI – 5: Certo, Ferrer non è avversario facile, ma anche stavolta Simone esce al primo turno senza avere mai l’occasione di strappare il servizio all’avversario e cedendo sempre nei momenti clou. ANCORA NULLA…

CRUGNOLA – 5: Non affrontava di certo un avversario “tenero” su questi campi ma dopo la brillante qualificazione di settimana scorsa ha fatto decisamente un passo indietro. PECCATO.

IANNI – 4,5: Altro giro, altra settimana nulla e contro una wild card locale; forse dovrebbe fare un tuffo nei futures se non vuole crollare nel ranking. TRASFERTA NEGATIVA.

ALDI – 4: Quanto pesa la sconfitta con Coria… perde contro un avversario ampiamente alla sua portata denotando ancora molte difficoltà nei momenti topici dell’incontro. DOVE HAI LA TESTA CICCIO?

LUZZI – 4: Belgrado è stato un raggio di sole nella tempesta; brutta stesa e di nuovo a secco di punti. CHI L’HA VISTO?


Diego Stocchi

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