Barazza: perseverare è diabolico!

Inserito il 28 agosto 2005 02:36 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

E’ molto curioso il fatto che nell’ambiente tennistico italiano quando si è saputo del difficile sorteggio con la Spagna la stragrande maggioranza degli adetti ai lavora abbia senza esitaziani indicato come superficie migliore il veloce o addiritura l’erba. Curioso perchè il nostro commisario tecnico ha scelto senza esitazioni la terra rossa e molto diplomaticamente, molti degli stessi adetti ai lavori includendo tra questi allenatori e giocatori, hanno giustificato la scelta. La dichiarazione piu’ bella è quella che è stata riportata in telecronaca da Clerici in cui cita Binaghi che avrebbe dichiarato che non siamo una squadra da serie A come a dire meritiamo di perdere, inutile inventarsi niente....

Certo che se la logica è questa tanto vale non giocarla questa partita..chi sa se la Bielorussia che l’anno scorso è arrivata in semifinale in Davis pur avendo un solo giocatore tra i primi 100 (Max Mirniy) non pensi in qualche modo di aver illecitamente sfruttato i regolamenti giocando sempre su superfici superveloci non preferendo giocare in serie o serie c dove il suo movimento tennistico meriterebbe...
Corrado Barazzutti ha poi sorprendente aggiunto che Volandri gli da sufficenti garanzie di battere il loro numero due chiunque esso sia mentre Bracciali o Sanguinetti non gli e ne darebbero a sufficenza sul veloce...
Il problema vero è che Barazza dovrebbe sapere è che quel “mostro” di Nadal su la terra garantisce due punti sicuri e degli altri tre punti; due ce li giochiamo cioè il doppio e il confronto tra Volandri e il loro numero due (sia esso Ferrero, Robredo o Feliciano Lopez) e non partiamo per forza favoriti mentre nello scontro tra i numeri due partiamo nettamente sfavoriti. In sostanza tre punti su la terra sembrano essere già assegnati a favore degli iberici.
Sul veloce schierando Bracciali, Sanguinetti o Seppi ed il classico doppio Galimba-Braccio c’è li giocheremmo tutti magari rischiando il cappoto ma con qualche possibilità di vittoria finale.
La domanda che mi sorge spontanea onestamente è perchè non rischiare e soprattutto perchè per la seconda volta dopo la sconfitta con la Finlandia a Mestre scegliamo la terra avvantaggiando i nostri avversari? Corrado che ormai da diversi anni è il commisario tecnico della nostra squadra di Davis non sembra aver avuto negli anni ne il conforto dei risultati ne l’apprezzamento generale dell’ambiente e dei media e si trova in una situazione che molto onestamente sembra piu’ quella del raccomandato di ferro che quella che poteva avere Panatta e Bertolucci avendo avuto risultati superiori al valore del nostro movimento tennistico. Bertolucci era stato mandato via dopo la retrocessione in B da questa Federazione, la stessa che mantiene Barazza al suo posto dopo cinque anni di purgatorio ed inferno tra b e c. La stessa Federazione che paga a Corrado uno stipedio annuale che è il doppio di quello che era ricevuto da Paolone Bertolucci. In un’azienda privata lo stipendio ricevuto dall’ex numero sette del mondo lo avrebe in qualche maniera obbligato a dare di piu’ a livello di risultati di Bertolucci magari di vincere la coppa davis visto che nel 1999 eravamo arrivati in finale..in Federazione basta invece qualche dichiarazione molto aziendalista dopo aver sconfitto i modesti polacchi..
Se qualcuno avesse un pò di pudore nel caso di una sconfitta molto netta con la Spagna invece delle solite dichiarazioni di rito tra cui la classica che loro sono nettamente piu’ forti dovrebbe prendersi le proprie responsabilità di una scelta non condivisa da molti e che sicuramente non sarebbe stata condivisa dalla Slovacchia (ho detto Slovacchia non Australia o Stati uniti...) che li ha battuti al primo turno guarda caso giocando su una superficie veloce...
Coraggio allora fra dieci anni saremo pronti a tornare in serie A, saremo maturi per battere l’Australia sul’erba, la Spagna sul rosso e gli Stati Uniti sul veloce fino ad allora limitiamoci a guardarli vincere come dice Binaghi perchè non siamo da A.....Siamo infatti una squadra di categoria e verebbe voglia di aggiungere parafrasando una famosa battuta del film Febbre da Cavalli...categoria invalidi..almeno fino a quando a pensarlo sono gli stessi che ci guidano...

Gianluca Dova

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