Numero uno a fine anno?

Inserito il 15 settembre 2007 00:49 da Matteo Veneri in ATP e dintorni

Nella classifica Race, cioè quella che parte da inizio anno, la distanza tra Roger Federer e Rafael Nadal è minima, li dividono solamente 159 punti. Sono pochi i tornei rimasti, chi sarà il numero uno a fine anno?
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Con la vittoria del suo quarto Us Open, dodicesimo Slam della carriera, il numero uno del mondo Roger Federer ha superato, nella tanto contestata classifica Race (la classifica che riparte da zero ad inizio anno), il suo acerrimo rivale Rafael Nadal. Lo svizzero è avanti nonostante abbia giocato quattro tornei in meno dello spagnolo (16 tornei Nadal, 12 Federer); il maiorchino ha anche giocato più partite, 73 (62 vittorie e 11 sconfitte), l’elvetico “solamente” 58 con un record di 52 vinte e 6 perse, perdendo solo da Canas, Nadal, Volandri e Djokovic.

Analizzando la stagione del numero uno del mondo si può notare come selezioni bene i tornei da giocare: oltre ai tornei dello Slam e ai Master Series ha disputato solamente il ricco torneo di Dubai a fine febbraio. Per il resto solo grandi appuntamenti, con le tre vittorie a Melbourne, Londra e New York sommate alla finale di Parigi. Sembra paradossale ma Roger era sembrato in crisi dopo la doppia sconfitta con Canas a Indian Wells e a Miami e quella, storica per noi, contro Filippo Volandri a Roma; ma la settimana dopo è riuscito immediatamente a riscattarsi riuscendo nell’impresa di battere Nadal ad Amburgo sulla terra, superficie sulla quale il tennista di Manacor non perdeva da ben più di due anni. Federer ha fatto poi una grande estate vincendo a Cincinnati e a New York, unica nota stonata quel tie-break del terzo set perso con Djokovic a Montreal in finale.

 

Nadal invece come suo solito ha giocato qualche torneo “minore” in più dello svizzero giocando, oltre a Slam e Master Series, i tornei di Chennai, Sidney, Dubai, Barcellona, Queen’s e Stoccarda. Molti i fastidi fisici che hanno condizionato la stagione di Rafa, costringendolo due volte a ritirarsi e a giocare alcuni tornei importanti in precarie condizioni, come in Australia dove perse comunque da un grandissimo Gonzalez e agli Us Open dove Ferrer l’ha battuto approfittando però di qualche problema di carattere fisico. Annata comunque molto buona per Nadal, che oltre a confermarsi imbattibile sulla terra (a parte la finale di Amburgo) vincendo Roland Garros, Roma, Montecarlo, Barcellona e Stoccarda, si dimostra sempre come può adattarsi bene anche alle superfici veloci, vedi per esempio la vittoria a Indian Wells e la finale a Wimbledon, con i quarti a Melbourne e la semifinale a Montreal. Per quanto riguarda Nadal e Wimbledon vorrei spendere un paio di paroline a parte, perché la maggior parte delle persone è rimasta stupita di queste due finali sull’erba londinese del torneo più prestigioso del mondo; ma bisogna a mio parere tenere conto che Nadal imposta tutta la sua preparazione fisica per la stagione sul rosso, e Wimbledon capita quasi per caso due settimane dopo la finale del Roland Garros e quindi Nadal è ancora “caldo” e riesce ad esprimersi al meglio.

 

Mancano ancora 58 giorni alla Masters Cup di Shangai, e i prossimi tornei per i due migliori giocatori del mondo dovrebbero essere i seguenti:

Federer: Tokyo, Master Series Madrid, Basilea, Master Series Parigi, Masters Cup Shangai.

Nadal: Bangkok, Master Series Madrid, Master Series Parigi, Masters Cup Shangai.

 

Vedo personalmente molto difficile che Nadal riesca a tornare in testa alla classifica Race, essendo tutti i prossimi tornei su superficie nettamente favorevole a Federer, cioè il sintetico indoor. Djokovic è distante duecento punti da Nadal, e solo uno straordinario finale di stagione potrebbe portarlo a superare lo spagnolo; stiamo sicuri però che l’anno prossimo ci divertiremo molto con questo “trio delle meraviglie”.


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