Dubrovnik, e' una mission impossible?

Inserito il 9 aprile 2008 16:54 da Matteo Rinaldi in Il punto

Sulla carta la sfida con la Croazia vede l’Italia chiusa dal pronostico, è davvero così?

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Diciamolo subito, vedendo la classifica dei giocatori convocati per la sfida di Dubrovnik tra Croazia e Italia si fa fatica a pensare che il match valga solo come primo turno del gruppo I zona-euroafricana, la serie B della Coppa Davis. Infatti 6 degli 8 giocatori convocati sono nei primi 60 del mondo (sarebbero stati 7 senza il forfait di Volandri), tra cui Mario Ancic, top ten 2 anni fa prima di incappare in diverse disavventure.

Al momento del sorteggio, lo scorso settembre, il capitano croato Goran Prpic disse di ritenersi molto soddisfatto dell’accoppiamento, sicuramente per il fattore campo, ma anche perché in quel momento, senza considerare i “terraioli” doc Volandri e Starace, i giocatori più competitivi sul veloce(Seppi e Bolelli), non avevano certo un ranking che metteva paura: Seppi era n.76 e Bolelli n.87.

A oltre 6 mesi di distanza forse qualcosa è cambiato. I nostri due giovani giocatori sono sicuramente cresciuti, guadagnando una trentina di posti a testa nel ranking e mostrando dei miglioramenti che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione. Negli USA bene Bolelli, mentre Seppi deve prendersela più che altro con la jella, che gli ha consegnato due secondi turni praticamente impossibili con Djokovic e Blake.

E la Croazia? Nonostante l’addio di Ivan Ljubicic è una squadra davvero forte, che si trova in serie B più per sfortunate circostanze che per demeriti propri, difatti nel playoff dello scorso settembre giocato sul campo n.1 di Wimbledon contro la Gran Bretagna i croati ebbero diversi problemi di formazione con Ancic e Ljubicic infortunati e Karlovic ancora out per dissidi con la propria federazione. Risultato: assieme al giovane Cilic presero parte a quella trasferta Karanusic e Zovko, non due fuoriclasse.

Giusto fare una premessa, sarà una partita durissima. Per il valore degli avversari, per il fattore campo, per la superficie di gioco. Però qualche speranza c’è, a patto che i nostri giocatori scendano in campo con grinta e determinazione, stimolati nel modo giusto al capitano Corrado Barazzutti perché in Coppa Davis non bastano i colpi, ci vuole anche altro per vincere.

La Croazia è una squadra forte, ma non invulnerabile. Dopo 3 anni di assenza tornerà in Davis Ivo Karlovic, attualmente n.1 croato forte della 18ma posizione mondiale e di 3 tornei vinti nel 2007 su tre superfici diverse(Houston sulla terra, Queen’s sull’erba e Stoccolma indoor). Ma c’è un però,il gigante di Zagabria fa molta fatica nei tornei del Grande Slam, in cui il 3 su 5 è una regola: in 19 partecipazioni solo un ottavo di finale(Wimbledon 2004)con ben 11 eliminazioni al 1T e 8 sconfitte su 8 al quinto. In più andrà valutato l’approccio mentale del giocatore, che non veste la maglia della propria nazione da parecchio tempo e da cui sicuramente ci si attenderà molto.

Mario Ancic è un grande talento sin dalla categoria junior ed è stato in grado meno di 2 anni fa di salire fino al n.7 del mondo. Poi a partire dall’agosto del 2006 diverse sfortunate vicissitudini(infortunio al ginocchio facendo sci d’acqua, poi la mononucleosi, un infortunio alla spalla mentre si allenava in palestra ed infine, ad inizio 2008, un virus allo stomaco con conseguente forfait agli Australian Open)l’hanno costretto praticamente a ripartire da zero.

Visto giocare a Miami, Ancic ha dimostrato di non essere ancora al 100%, si vede che ha bisogno di accumulare partite per ritrovare la migliore condizione. Ha un po’ stupito soprattutto la propensione nel cercare un tennis più solido da fondo campo e meno offensivo, trasformando quelle che sono le sue caratteristiche principali: gran servizio, colpi potenti e ottime capacità nel gioco di volo.

Non sappiamo se sarà della partita il 19enne Marin Cilic, autore di un grande exploit agli Australian Open(ottavi di finale)ma che poi non ha più vinto due partite nello steso torneo, cedendo tra l’altro nettamente a Simone Bolelli a Zagabria. Giocatore poco appariscente ma molto solido e concentrato che, come i suoi connazionali più illustri, può fare affidamento su quasi 2 metri d’altezza e un gran servizio, da fondo campo è dotato di un ottimo rovescio bimane e nonostante la mole si muove abbastanza bene.

I nostri due singolaristi Andreas Seppi e Simone Bolelli, arrivano a questa sfida probabilmente nel momento migliore della loro carriera. Seppi, dopo aver passato un periodo molto buio tra il 2006 e la prima metà del 2007 ha saputo riprendersi brillantemente, non solo ottenendo risultati ma anche portando a casa vittorie prestigiose, in primis quella contro Rafa Nadal a Rotterdam.

Bolelli è andato ad un passo dal battere il futuro vincitore di Miami Nikolay Davydenko e ha giocato bene anche a Zagabria, dimostrando sicuramente di avere ancora delle lacune(risposta, spostamenti, pochissima propensione alla rete)ma di essere migliorato in altri aspetti del gioco, come ad esempio il rovescio.

Se i due singolari del venerdì saranno particolarmente duri Barazzutti potrebbe dare spazio in doppio a Potito Starace, che qualche buon risultato nel recente passato lo ha ottenuto. Ottimo doppista è Flavio Cipolla, chiamato per sostituire l’infortunato Volandri, ma all’esordio in un match così duro difficilmente il capitano azzurro lo schiererà.

Potito in Davis non ha mai perso in singolare(8 su 8), ma le uniche due vittorie sul veloce contro i lussemburghesi Scheidweiler e Bram non fanno assolutamente testo.

Insomma, sarà difficile ma vale la pena provarci. Naturalmente bisogna tirare fuori il meglio, ma questo lo sappiamo da mesi.

P:S: Sotto il record dei giocatori(singolare e doppio)

IVO KARLOVIC vinte-perse 4-5, singolare 2-4, doppio 2-1
MARIO ANCIC vinte-perse 15-13, singolare 9-11, doppio 6-2
MARIN CILIC vinte-perse 2-5, singolare 2-3, doppio 0-2

ANDREAS SEPPI vinte-perse 8-6, singolare 7-5, doppio 1-1
SIMONE BOLELLI vinte-perse 1-1, singolare 1-1
POTITO STARACE vinte perse 9-1, singolare 8-0, doppio 1-1


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