Stefano Bagnera, la parola al presidente della Canottieri Casale

Inserito il 11 settembre 2009 12:46 da Matteo Veneri in Off Court
Abbiamo intervistato Stefano Bagnera, presidente della Canottieri Casale. L'avvocato Bagnera ci ha parlato in primis del torneo e dello scandalo delle due partite probabilmente gia' decise prima che iniziassero, e poi dell'attuale momento del tennis italiano.
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Intervista realizzata a Casale Monferrato da Matteo Veneri.

Nella giornata di ieri, dopo gli spiacevoli fatti accaduti con due quarti di finale probabilmente decisi già qualche ora prima che si disputassero, abbiamo intervistato il presidente della Canottieri Casale, colui che da nove anni dirige, con ottimi risultati, quello splendido circolo, Stefano Bagnera.

Come sta andando il torneo? Forse il livello è leggermente più basso rispetto allo scorso anno.
Sicuramente si. Non ci ha aiutato la concomitanza con il 100.000$ di Biella, anche perchè il target delle qualificazioni di Biella era il target del nostro main draw. Le italiane classificate 400 al mondo hanno giustamente preferito quel torneo, però le date non le scegliamo noi e le accettiamo.

Il tennis italiano si sta comportando bene in questo torneo. Sono appena finiti i quarti di finale, e abbiamo quattro azzurre in semi.
Non entro nel merito tecnico. Certo che la Di Giuseppe mi ha veramente impressionato, è italiana, è giovane, è allenata da un ottimo allenatore, Francesco Elia, il marito della Farina. I risultati si vedono, è una giocatrice che è passata qui da Casale e secondo me in futuro potrà fare molto bene. Italiane sugli scudi, anche perchè le straniere sono un pò mancate quest'anno. La collocazione a settembre ha inciso molto, è fine stagione e ciò ci ha privato di molte giocatrici, come per esempio le sudamericane che rientrano a casa in questo periodo, però devo dire che il livello è abbastanza simile a quello di molti 10.000. Va bene così anche perchè è un'edizione fortunata dal punto di vista metereologico, e fortunata anche dal rapporto che si è creato tra gli organizzatori, i soci e le giocatrici. Un buon feeling testimoniato da una partecipazione molto massiccia all'evento della festa di domenica sera, dove c'erano tutte le giocatrici e molti soci, un rapporto veramente di felicità delle ragazze durante il torneo, si sono trovate tutte bene, ed è quello che noi volevamo.

Passiamo all'argomento del giorno direi..
Indubbiamente i quarti di finale sono partite che, sia per livello tecnico, che per importanza poichè danno accesso alle semifinali, dovrebbero essere equilibrate. Su quattro ne abbiamo avute due non giocate. Sicuramente qualche riflessione sui match della Vaideanu contro la Grymalska e il match di fatto non giocato dalla Melzani contro la Remondina inducono a qualche riflessione che sarebbe ingiusto non fare. Organizzare tornei costa soldi e occorre che le giocatrici, che ovviamente si qualificano come professioniste, lo siano in concreto. Non voglio lanciare sospetti, però ci sono dei dati obiettivi. La Vaideanu non ha giocato il match, la Melzani non ha giocato il proprio match. Sappiamo che si sono presentate alle nove del mattino con le valigie pronte e non c'era la necessità di lasciare libero l'albergo perchè erano in famiglia, quindi le borse potevano rimanere lì. Sappiamo che la sera prima avevano prenotato un aereo che le avrebbe portato in questa giornata in un altro torneo in Portogallo, e sappiamo che avevano organizzato con un loro amico un trasporto alle cinque del pomeriggio. Questi sono i dati obiettivi, ovviamente ognuno tira le sue conclusioni. Certo che il comportamente è assolutamente grave e non è possibile che gli organizzatori non siano tutelati. E' chiaro che così facendo diventa sempre più rischioso organizzare i tornei perchè di fatto sei oggetto delle bizze delle giocatrici. In parte siamo comunque stati ripagati dal match più bello del torneo, quello tra Di Giuseppe e Salut, e da una Di Sarra di livello assolutamente superiore. Quindi un torneo come sempre con un chiaro-scuro, e credo che sia la normalità, non si può pensare di avere tutti i match tirati e tutti i match in cui le giocatrici giocano il loro miglior tennis. Non mi sarei aspettato invece un problema, non di forma, ma probabilmente di scelte fatte a tavolino.

Non possono essere punite queste giocatrici?
I dati di fatto noi li porteremo all'attenzione, perchè sono dati oggettivi, e sono degli indizi. Poi non tocca a noi, ma tocca alla Federazione Internazionale valutare gli stessi. Sono dati assolutamente obiettivi. Non si è mai visto un pubblico civile come quello della Canottieri Casale che si mette a fischiare la Vaideanu, essendo manifesto il fatto che fosse qui solo di passaggio oggi. Veramente brutto.

Quanto costa un 10.000$ al circolo?
Tendenzialmente un 10.000$ costa intorno ai 23.000 euro. Quindi un costo che influisce sui bilanci dei circoli. Però per noi è la decima edizione e ci sarà sicuramente un'undicesima. Quello che non abbiamo mai fatto è quello di fare il salto di montepremi perchè la Canottieri investe anche in altre grandi manifestazioni come l'A1 maschile e l'A2 femminile.

Quest'anno chi rappresenterà i colori della Canottieri Casale?
Ci saranno uno straniero a scelta in base alla loro disponibilità tra gli sloveni Kavcic e Zemlja, e l'olandese Robin Haase, che è in fase di guarigione. Avremo poi come n°2 l'italiano Enrico Burzi, come n°3 il nuovo acquisto italo-argentino Antonio Pastorino, e poi come n°4 Marco Bella ed Elia Grossi. La speranza è quella di salvarci. Salvezza che abbiamo ottenuto nell'A2 femminile delle bravissime Irina Smirnova, Federica Grazioso ed Elena Vianello oltre che alle nostre due importantissimi riserve che sono del nostro circolo: Giulia Mecca e Martina De Michelis.

Si avvicina l'incontro di Coppa Davis tra Italia e Svizzera. Una tua opinione su chi potrà giocare?
La voglia che esprime nelle competizioni a squdre Starace induce ovviamente a puntare su di lui. Il doppio non si può mettere in discussione e dovrebbe essere Seppi e Bolelli. Per fortuna sarà Barazzutti, e non io, a dover scegliere se c'è un problema a mettere un singolarista che debba giocare anche il doppio, o se è meglio invece puntare su una forza fresca probabilmente anche molto motivata perchè gioca in casa, cioè Fabio Fognini. Quello che non so è augurarmi che Federer venga a Genova. Per il bel tennis ci vorrebbe, per i tifosi italiani sarebbe meglio non venisse.

Passando al tennis femminile invece, Flavia Pennetta sta risvegliando soprattutto l'interessa dei media..
Io mi ricorderò sempre un'edizione del torneo qui a Casale, cinque/sei anni fa. Giocava Monica Scartoni che a noi organizzatori parlava della Pennetta, e ci disse: la Pennetta entrerà sicuramente nelle prime 10 del mondo. Ovviamente non pensavamo che si avverasse, ma lei che la conosceva capiva che rispetto alle altre aveva un qualcosa in più, non solo di tecnico ma anche la voglia. Devo dire che ci aveva azzeccato. E' quello che serve.

Quanto può trascinare una campionessa così?
In tutti gli sport succede. Alberto Tomba nello sci, e in molti altri sport i grandi campioni trainano. Il fatto che sia nel femminile e non nel maschile credo che poco importi, perchè il tennis femminile, sia dal punto di vista dei montepremi che nell'attenzione dei mass media, è forse uno dei pochi sport in cui la componente femminile ha le stesse attenzione dei colleghi maschi. E' quello che ci vuole. Certo che se venisse fuori anche tra gli uomini qualcuno ancora più forte rispetto ai già buoni giocatori che abbiamo non sarebbe affatto male. Penso che col tempo si possa fare bene anche in campo maschile, come comunque già si sta facendo, perchè abbiamo cinque/sei giocatori di alto livello, manca però la punta di diamante.

Un ringraziamento al presidente della Canottieri Casale Stefano Bagnera che ci ha concesso questa intervista.

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