Aus Open day 5, le interviste

Inserito il 22 gennaio 2010 18:16 da Matteo Rinaldi in Notizie

Di seguito le dichiarazioni dei giocatori più importanti impegnati oggi:

Nadal: "La cosa più importante è  vincere, però non sono completamente soddisfatto della mia prestazione, anche se non si può sempre essere al 100%. Sono partito in modo lento, più del solito, poi nel secondo set a sprazzi sono riuscito a giocare meglio. Invece sia nel primo che nel terzo parziale non mi sono piaciuto, nelle prossime partite sarà fondamentale essere più aggressivo e soprattutto cercare di giocare con maggiore profondità. Se farò questo tutto sarà più semplice".

Del Potro: "Mi attendevo una partita non facile, Mayer nel turno precedente aveva sconfitto un ottimo giocatore come Troicki. E infatti si è visto che lui giocava davvero bene mentre io, specialmente nel secondo set, ero davvero molto confuso. Fortunatamente sono riuscito a riprendermi e soprattutto alla fine ho anche giocato degli ottimi punti".

Isner: "Sono fiero di me stesso. E'  una delle mie più belle vittorie ed è solo la seconda volta che riesco ad arrivare così avanti in uno Slam.  Ero avanti di un set e di un break e mi sono ritrovato sotto 4-1 al terzo, ma sono stato bravo a non mollare, giocando meravigliosamente i due tie-break."

Clijsters: "Non è il punteggio che mi demoralizza, ma il modo in cui ho giocato. Ero completamente fuori dalla partita, non sentivo la palla e sbagliavo tantissimo, rendendo alla Petrova tutto più facile visto che le concedevo tantissimo campo. E' una situazione che non vorresti mai accadesse, soprattutto in un torneo così importante come questo, non ho cambiato assolutamente nulla nella preparazione alla partita e la cosa più frustrante è non sapere il motivo di tutto ciò. E' lo sport..."

Henin: "Sono sollevata per essere riuscita a uscire fuori da una situazione molto difficile. In effetti ero abbastanza stanca, anche perchè dopo il match con la Dementieva non ero riuscita a dormire e anche la notte scorsa non era andata molto meglio. La Kleybanova non mi dava il tempo di impostare il mio gioco, tirava veramente forte ma alla fine in qualche modo ce l'ho fatta. Ho avuto però tanta paura.