Italiani al coperto

Inserito il 15 settembre 2005 16:01 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni


Dopo la Davis che si svolgerà settimana prossima, prenderà il volo la stagione che vedrà impegnati i nostri azzurri sui tappeti europei, nei palazzetti di tutta Europa si svolgeranno tornei che per i Big saranno la marcia di avvicinamento al Master di Shangai.
Nel nostro piccolo anche gli azzurri potranno difendersi più che degnamente in questi tornei.
Cercherò quindi di fare il punto e di valutare le possibilità dei nostri tennisti in questa che è l’ultima tappa della stagione.

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Player of the week

Inserito il 30 agosto 2005 16:54 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

"There's a starman waiting in the skyyyyyyy...." cantava David Bowie lustri e lustri orsono. Recentemente, questa grande hit mondiale venne associata come sigla di un famoso programma su Italia 1 dal titolo "Meteore" che si occupava di personaggi che avevano avuto notorietà e dopo erano scomparsi nel nulla. Ebbene gente, da questa settimana la vostra meteora è tornata e promette di diventare una supernova (sperando di non collassare in me stesso).

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La Patria ti chiama ma ti vuole per poco!!

Inserito il 30 agosto 2005 14:49 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni
La “querelle” su la davis ha tenuto banco negli ultimi giorni su i quotidini e riviste sportive facendo da antipasto agli Us Open. Ho letto pareri sinceramente un pò banali, anacronistici e in alcune occasioni offensivi nei confronti dei giocatori.

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Il doping non esiste e se esiste, va scusato

Inserito il 28 agosto 2005 02:43 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

Il mondo del tennis si differenzia dal resto della società che ci circonda per il semplice motivo che non ci sono furbi, imbroglioni o truffatori ma al massimo ingenui ed inesperti ragazzi peraltro bravissimi e simpatici fuori dal campo che qualche volta sbagliano per troppa innocenza. Questo è in breve sintesi il messaggio che la Federazione internazionale dei giocatori di tennis leggasi ATP per anni ha voluto far passare pubblicamente.

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Il doping della discordia

Inserito il 28 agosto 2005 02:41 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

Attendibilità di questo articolo: zero. Perchè si, confesso che lo amo.
Lo amo per tutto quello che ha dato e rappresentato nel tennis degli ultimi anni. Non voglio cadere nella retorica, ma togliere di mezzo Canas per due anni, oltre ad essere una barbaria (specie se paragonata alle precedenti sanzioni per doping) significa anche, nel suo piccolissimo, togliermi il mio giocattolo preferito.

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Barazza: perseverare è diabolico!

Inserito il 28 agosto 2005 02:36 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

E’ molto curioso il fatto che nell’ambiente tennistico italiano quando si è saputo del difficile sorteggio con la Spagna la stragrande maggioranza degli adetti ai lavora abbia senza esitaziani indicato come superficie migliore il veloce o addiritura l’erba. Curioso perchè il nostro commisario tecnico ha scelto senza esitazioni la terra rossa e molto diplomaticamente, molti degli stessi adetti ai lavori includendo tra questi allenatori e giocatori, hanno giustificato la scelta. La dichiarazione piu’ bella è quella che è stata riportata in telecronaca da Clerici in cui cita Binaghi che avrebbe dichiarato che non siamo una squadra da serie A come a dire meritiamo di perdere, inutile inventarsi niente....

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Bravo Roger!!! Altri meno bravi...

Inserito il 28 agosto 2005 02:33 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

Molti sono rimasti sorpresi della scelta di Roger Federer di saltare Roma, molti altri hanno fatto finta di essere sorpresi. Dico che hanno fatto finta perchè penso sia impensabile che Federer abbia deciso soltanto mezz’ora prima della chiusura delle liste di non partecipare al torneo romano mentre la mattina dopo gli organizzatori dichiaravano di avere in mano il certificato medico di un “presunto” dolore ai piedi dello svizzero. Credo che anche il piu’ ingenuo dei suoi sostenitori non creda all’infortunio dell’elvetico ma ugualmente è difficile pensare che la decisione di non giocare sia stata presa all’ultimo momento.

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Gasquet, Peter Pan della terra rossa

Inserito il 28 agosto 2005 02:30 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni

La favola di Richard Gasquet inizia quando il padre, maestro di tennis nel sud della Francia, gli mette a quattro anni una rachetta in mano. Il piccolo Richard timido ed introverso capisce subito che si esprime meglio a dritti e rovesci che a parole. Da allora non è cambiato molto e la sua vera gioia rimane quella di accarezzare o di maltatrare una palina di tennis ma sempre con movimenti eleganti e nobili.

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